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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
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TOSCANA A FIOM CGIL: NEI BANDI RISORSE VINCOLATE AL MANTENIMENTO DELL’OCCUPAZIONE
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Firenze, 5 giugno 2013 – “Dalla crisi possiamo uscire
soltanto con una svolta a livello nazionale, che metta lavoro e sviluppo al
centro e con politiche industriali degne di un paese, come l’Italia, che è il
secondo a livello europeo per il manifatturiero. Dal Governo ci aspettiamo che
vengano messi in campo strumenti per sostenere la competitività delle nostre
imprese e per allentare la tensione sociale”.
Lo ha detto l’assessore alle
attività produttive lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini, che ha incontrato
ieri una delegazione della Fiom Cgil provinciale guidata dal segretario Daniele
Calosi. A richiedere l’incontro era stato il sindacato dei metalmeccanici, che
ha presentato un video dal titolo “Viaggio al centro della crisi”: una
carrellata delle principali crisi aziendali presenti sul territorio raccontate
dagli stessi protagonisti. Un viaggio che parla di quella che la Fiom ha
definito una “graduale deindustrializzazione del territorio fiorentino”,
riconoscendo l’impegno della Regione nel contrastarne il progresso. “E’ una
preoccupazione che la Regione condivide – ha spiegato l’assessore – convinta
che da questa situazione possiamo uscire con l’impegno di tutti. In Toscana la
crisi più grande è quella che colpisce la piccola e piccolissima impresa, che costituisce
oltre il 98% del tessuto produttivo e che, grazie alla qualità del suo
manifatturiero, ha fino ad oggi consentito alla Toscana, grazie all’export, di
reggere alla crisi. Per questo per la Regione sostenere il manifatturiero è una
priorità”.
Così, mentre sollecita il
governo ad una svolta nelle politiche industriali nazionali, la Regione
continua a fare la sua parte. L’assessore ha ricordato, a questo proposito, gli
interventi per la tenuta sociale, per gli ammortizzatori in deroga, gli incentivi
per l’occupazione e tutti gli strumenti per la tenuta sociali e l’attività
sulle vertenze. “Ma la Regione non si limita a mettere toppe – ha precisato –
il nostro principale sforzo è volto infatti a rendere più competitive le
imprese, alla crescita e allo sviluppo, con bandi per l’aggregazione delle
imprese, l’internazionalizzazione, ricerca e sviluppo e per favorire l’accesso
al credito. I numeri parlano chiaro: a fronte di 85 milioni per gli
ammortizzatori in deroga e i contratti di solidarietà, la Regione negli ultimi
due anni ha speso per sostenere lo sviluppo ben 597 milioni, e interventi per
l’ accesso al credito che hanno attivato investimenti per 1 miliardo e 400
milioni di euro”.
Ora al governo si chiede
un’azione più stringente. “Siamo soddisfatti perché il primo decreto ha
affrontato i problemi della cassa in deroga e dei contratti di solidarietà, ma
il rischio è che i soldi stanziati, che comunque reputiamo insufficienti per
tutto il 2013, arrivino troppo tardi. Siamo preoccupati per i tempi, perchè, ad
oggi, non sappiamo quando arriveranno queste risorse”.
L’assessore ha ricordato
ancora una volta che con le risorse decise dal decreto in Toscana si
arriverebbe appena ad autorizzare le richieste di cassa in deroga già arrivate
(come si ricorderà da aprile c’era stato uno stop per mancanza di fondi) con
l’aggiunta di quelle pervenute entro maggio.
Quanto ai prossimi bandi, in
vista del periodo di gestione dei fondi comunitari 2014-2020, l’assessore ha
risposto positivamente alla richiesta del sindacato di inserire nei bandi
vincoli più stringenti che leghino gli investimenti delle aziende beneficiarie
dei finanziamenti, al mantenimento dell’occupazione e alla permanenza sul
territorio.
Il segretario della Fiom
fiorentina ha ringraziato l’assessore per l’incontro, sottolineando la positiva
collaborazione già da tempo in atto e la volontà di rafforzarla ulteriormente
in vista delle sfide che ancora attendono la realtà fiorentina e l’intera
regione.
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