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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
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LO SPAZIO SCHENGEN SOTTO LA LENTE D´INGRANDIMENTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA
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Bruxelles, 5 giugno 2013
- La Commissione ha adottato il terzo "check up" dello spazio di
libera circolazione, che permette a oltre 400 milioni di persone di muoversi
senza ostacoli all´interno dell´Ue.
Lo spazio Schengen di libera
circolazione consente a oltre 400 milioni di cittadini dell’Unione, provenienti
da 26 paesi europei, e a un numero crescente di cittadini di paesi terzi di
viaggiare senza controlli alle frontiere interne. La Commissione ha
adottato il terzo “check up” di Schengen, una panoramica semestrale sul
funzionamento dello spazio Schengen. La relazione presenta con chiarezza la situazione dello
spazio Schengen per garantire l’attuazione coerente delle norme comuni in tutti
i paesi membri di tale spazio1.
“Schengen è uno dei
risultati europei più preziosi e concreti. Sta molto a cuore ai cittadini
dell’Unione e dà un apporto fondamentale alla nostra prosperità economica. La
questione di come possiamo rafforzare la nostra cooperazione e salvaguardare la
libera circolazione è estremamente importante. È nostro dovere garantire ai
cittadini che lo spazio Schengen rimanga uno spazio senza controlli alle
frontiere”, ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari
interni.
La terza relazione copre il periodo che va dal 1° novembre 2012
al 30 aprile 2013 e valuta in particolare i punti riportati di seguito.
Applicazione delle norme
Schengen -
Durante il semestre oggetto
della relazione, i controlli alle frontiere interne sono stati ripristinati una
volta, dalla Norvegia, in occasione della cerimonia di consegna del premio
Nobel per la pace svoltasi a Oslo il 10 dicembre 2012. Dal 3 al 12 dicembre
2012, 3 136 persone sono state oggetto di verifiche di frontiera, a 19 è stato
rifiutato l’ingresso e 8 sono state trattenute.
Per controllare che le norme
siano applicate correttamente sono state svolte verifiche a campione in
numerosi Stati dello spazio Schengen (attraverso il meccanismo di valutazione
Schengen), per quanto riguarda la cooperazione di polizia (in Estonia, Lettonia
e Lituania), le frontiere aeree (in Polonia, Slovacchia e Repubblica ceca), le
frontiere terrestri (in Estonia, Lettonia e Lituania) e i visti (in Estonia,
Polonia e Slovacchia). Dalle valutazioni non sono emerse carenze tali da
richiedere un intervento immediato da parte della Commissione.
Procedure di rilascio dei
visti e di sicurezza -
Il sistema di informazione
visti (Vis), recentemente lanciato in Africa occidentale e Africa centrale
(marzo 2013), è attualmente operativo in cinque regioni. Presto lo sarà anche
in Africa orientale e Africa meridionale (6 giugno 2013), in America meridionale
(5 settembre 2013), nonché in Asia centrale, in Asia sud-orientale e in
Palestina (14 novembre 2013). Il Vis sta dando buoni risultati e, al 6 maggio
2013, aveva permesso di trattare circa 2,9 milioni di domande di visto, di
rilasciare approssimativamente 2,4 milioni di visti e respingere circa 348 000
domande di visto.
Il 9 aprile 2013 il sistema
d’informazione Schengen di seconda generazione (Sis Ii) è entrato in funzione
(Ip/13/309 e Memo/13/309). Il Sis Ii mette a disposizione degli Stati membri
funzionalità e categorie di segnalazioni nuove e rafforzate, permettendo alle
autorità nazionali doganali, di polizia e di controllo delle frontiere di
scambiarsi agevolmente informazioni sulle persone che potrebbero essere
coinvolte in reati gravi o che potrebbero essere scomparse.
Situazione alle frontiere
esterne Schengen -
Nel periodo da ottobre a
dicembre 2012 sono stati rilevati circa 13 600 attraversamenti illegali delle
frontiere, con una diminuzione del 52% rispetto al quarto trimestre del 2011.
Mentre nel periodo da luglio a settembre 2012 oltre la metà di tutti i
rilevamenti di attraversamenti illegali sono stati segnalati dalla Grecia, la
situazione è cambiata nell’agosto 2012, quando la Grecia ha riassegnato circa 1
800 guardie di frontiera alla sua frontiera terrestre con la Turchia. Nel
periodo da ottobre a dicembre 2012 l’Italia ha comunicato il 31% di tutti i
rilevamenti (4 231 persone), seguita dalla Grecia con il 30% dei rilevamenti (4
035 persone).
Proseguiranno gli sforzi per
migliorare la raccolta di informazioni sui flussi migratori all’interno dello
spazio Schengen, al fine di iniziare nel 2014 la raccolta e l’analisi su base
regolare dei dati sui movimenti migratori irregolari.
Contesto
Nel settembre 2011 la
Commissione ha presentato alcune proposte per rafforzare l’efficacia e la
legittimità del sistema di Schengen (Ip/11/1036 e Memo/11/606). Nella
comunicazione “Governance Schengen - Rafforzare lo spazio senza controlli alle
frontiere interne”, la Commissione ha annunciato l’intenzione di presentare
alle istituzione dell’Ue, due volte l’anno, una panoramica sul funzionamento di
Schengen.
Tali relazioni getteranno le
basi per una discussione in seno al Parlamento europeo e al Consiglio e
contribuiranno a rafforzare gli orientamenti politici e la cooperazione tra i
paesi Schengen. La precedente relazione della Commissione è stata adottata nel
novembre 2012 (Ip/12/1256).
Inoltre, sono in corso i
negoziati sulle due proposte legislative presentate nel settembre 2011. Tali
proposte introducono un meccanismo più forte di valutazione e controllo a
livello dell’Ue per verificare e assicurare l’applicazione delle norme
Schengen, e un meccanismo decisionale europeo più strutturato che possa
permettere, in circostanze del tutto eccezionali, il ripristino temporaneo dei
controlli alle frontiere interne in caso di minaccia grave per l’ordine
pubblico e la sicurezza interna. Il 29 e 30 maggio è stato raggiunto un accordo
a livello di trilogo e Coreper sulle proposte Schengen, che rappresenta un passo
avanti verso un meccanismo più forte per la libera circolazione.
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