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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Giugno 2013
 
   
  L´ETICHETTATURA ENERGETICA IN UN SEMINARIO PRESSO LA CDC DI VERONA

 
   
  Verona, 6 giugno 2013 - Dal 2003 al 2009 il consumo medio degli apparecchi domestici venduti in Europa si è ridotto di quasi il 15% per i frigoriferi e del 10% per le lavastoviglie e le lavatrici. Solo per fare un esempio, le vendite di frigoriferi di classe A o superiore (A+) in Italia costituivano il 15% del totale dei frigoriferi venduti nel 2000 mentre hanno raggiunto quasi l’87% nel 2008. Uno dei principali risultati ottenuti dall’introduzione, fin dal 1992, dell’obbligo di dotare di un’etichetta energetica i principali elettrodomestici è stato infatti quello di promuovere la scelta di modelli con consumi sempre più contenuti ed elevate prestazioni e, conseguentemente, di favorire lo sviluppo tecnologico dei prodotti. Se si considera che, secondo stime dell’Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, i consumi di un frigocongelatore da 300 litri in classe A+++ (una delle classi energetiche di ultima introduzione) sono inferiori del 60% a quelli di un modello in classe A, e che quelli di lavatrici e lavastoviglie diminuiscono mediamente del 30% per le stesse classi di efficienza energetica, si può avere un’idea dell’impatto, in termini di risparmio sui costi dell’energia, che l’acquisto di elettrodomestici di maggiore impatto energetico può avere sui bilanci delle famiglie italiane. Di questo, ma non solo, si è parlato nel corso del seminario “La nuova normativa sull’etichettatura energetica”, che si è svolto ieri pomeriggio presso la Camera di Commercio di Verona. Il pomeriggio si è aperto con un intervento di Milena Presutto, dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’Enea, che ha illustrato le novità legislative in materia di etichettatura energetica introdotte dal D. Lgs. 104/2012, di recepimento della Direttiva comunitaria 2010/30/Ue, spiegando le principali modifiche previste: introduzione di tre nuove classi energetiche (A+, A++, A+++), obbligatorietà della dichiarazione del rumore, maggiore completezza delle schede di prodotto e della documentazione tecnica, neutralità linguistica delle etichette (i testi nelle varie lingue sono adesso sostituiti da pittogrammi che rendono evidenti ai consumatori in modo più immediato le caratteristiche e le prestazioni energetiche e funzionali degli apparecchi), indicazione dei consumi, sia di acqua che di energia, su base annua, calcolati su prove standard fissate dalla legislazione europea: tutto questo rende facilmente confrontabili gli apparecchi della stessa categoria, anche se il reale consumo energetico dipende poi ovviamente dalle condizioni quotidiane di utilizzo e può quindi variare rispetto ai valori indicati in etichetta. Nella seconda parte del seminario Simonetta Fumagalli, anch’essa dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’Enea, ha approfondito le caratteristiche della nuova etichetta energetica degli apparecchi di illuminazione, che diventerà obbligatoria a partire dal 1° settembre prossimo. Nel corso del suo intervento, la dott.Ssa Fumagalli ha brevemente illustrato anche le norme sulla progettazione eco-compatibile dei prodotti connessi all’energia, modificate dal D.lgs. 16.2.2011 n. 15, che ha recepito la Direttiva comunitaria 2009/125/Ue. La Direttiva stabilisce regole per la definizione dei requisiti tecnici ai quali i produttori dovranno attenersi, in fase di progettazione, per incrementare l’efficienza energetica dei propri prodotti e ridurne l’impatot ambientale durante tutto il ciclo di vita. Da questo punto di vista, elementi importanti nel ciclo di vita di un prodotto sono, per esempio, la selezione e l’impiego di materie prima, l’imballaggio il trasporto e la distribuzione, il consumo di materiali, energia, acqua e altre risorse, le emissioni in aria, acqua e suolo, l’inquinamento, i rumori, le vibrazioni e le radiazioni emesse, la possibilità di reimpiego e riciclaggio dei materiali. Le norme prevedono che tutti i prodotti connessi all’energia per circolare dovranno essere provvisti della marcatura Ce di conformità, a garanzia della rispondenza alle specifiche di progettazione ecocompatibile previste. “Le nuove norme – ha commentato Riccardo Borghero, Dirigente del Servizio Regolazione del Mercato – pongono specifici obblighi di informazione, attraverso la fornitura delle etichette e delle schede informative dei prodotti, a carico sia dei produttori che dei distributori degli elettrodomestici. Sull’osservanza di tali obblighi le Camere di Commercio saranno chiamate a svolgere attività di vigilanza, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico. Per questo motivo abbiamo voluto offrire agli operatori del settore – produttori e distributori – questo momento di approfondimento sul nuovo sistema di etichettatura”.  
   
 

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