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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Giugno 2013 |
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FORUM NON AUTOSUFFICIENZA: ILLEGALE NON CURARE CHI NE HA BISOGNO
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Bari, 6 giugno 2013 - “Dovrebbe essere considerato illegale non
curare chi ne ha. È fortemente in crisi il modello di welfare in tutta Europa,
per questo il welfare va ripensato ma non è la compressione della spesa sociale
pensata con la spending review, non è il suo dimagrimento a rappresentare la soluzione,
bensì la reale sussidiarietà che però in Italia si traduce nel pubblico che
abdica al privato”.
Così il Presidente della
Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina a Bari al convegno di
apertura del Forum sulla non autosufficienza “Le dimensioni della fragilità.
Riconoscere i bisogni, rappresentare le differenze".
“Il welfare non è solo
spesa, ma soprattutto economia che in Puglia rappresenta il 12% del Pil
(sociale e sanitario) – ha aggiunto Vendola - la Puglia, come l’Italia, si trova
nella situazione più paradossale degli ultimi decenni: proprio quando è
cresciuta la consapevolezza dell’importanza del welfare e dei diritti delle
persone in condizioni di fragilità, ci si è ritrovati con la parabola
discendente delle risorse finanziarie. Noi siamo nel punto più alto del
paradosso. Mentre le persone diversamente abili cercano e chiedono di poter
trovare le chiavi per aprire la porta della propria libera espressione di
talento, di competenze e di umanità – ha concluso Vendola - mentre hanno capito
questo, hanno osato capire questo, le politiche pubbliche presentano tabelline
e diagrammi rispetto a cui la loro coscienza dovrebbe arrendersi. Speriamo
davvero che insieme non ci arrenderemo a questo scempio”.
La presenza degli anziani in
Italia e in Puglia è decisamente rilevante. Una presenza che rende prioritario
per il sistema di welfare locale il soddisfacimento di alcuni bisogni tipici
della popolazione anziana: da quello di socializzazione e relazione fino a
quello di cura e presa in carico nei casi di non autosufficienza. Sono circa
770.000 gli anziani in Puglia e di questi quasi la metà ha superato i 75 anni
di età. Un numero davvero rilevante per un’incidenza sul totale della
popolazione che è del 19% per gli ultra sessantacinquenni e del 9,2% per coloro
che hanno superato i 75 anni. Le province di Lecce e Brindisi risentono
maggiormente di tale incidenza a differenza della provincia di Bari il cui dato
è decisamente più basso. Importante anche l’investimento infrastrutturale e in
servizi operato dalla Regione Puglia negli ultimi otto anni.
“La dotazione di strutture e
servizi a ciclo diurno e a ciclo residenziale (h24) per disabili e anziani è
cresciuta in modo significativo – ha detto l’assessore regionale al Welfare e
alle Politiche della Salute Elena Gentile intervenuta al Forum – prima di tutto
sul piano del completamento della filiera dei servizi per la presa in carico
della non autosufficienza che, in alcuni casi, ha determinato la nascita ex
novo di servizi. Stiamo parlando dei 75 centri diurni per anziani e disabili
non autosufficienti che solo 5 anni fa in Puglia non trovavano alternative di
presa in carico, se non nei servizi sanitari e riabilitativi; così come la
nuova offerta di strutture di accoglienza residenziale per disabili gravi che
non era neppure tipizzata e regolata fino all’inizio del 2007 e che oggi vanta
una rete capillare di 86 strutture e 1.150 posti utente”.
Da segnalare anche la quasi
totale riqualificazione dell’offerta sociosanitaria per anziani, con oltre 120
residenze sociosanitarie residenziali dedicate e oltre 6.300 posti letto, che
hanno dimezzato la distanza del territorio pugliese dalla dotazione media
nazionale per le stesse tipologie di strutture.
“Tuttavia – precisa ancora
Elena Gentile - la rete di infrastrutture e servizi ha ancora bisogno di essere
completata, sia rispetto ad alcune tipologie di servizi, sia rispetto ad alcuni
territori che risultano talvolta al di sotto dei fabbisogni medi della
popolazione di riferimento ed esprime ancora un importante potenziale di
crescita sia rispetto al completamento delle filiere territoriali di servizi
per la non autosufficienza, sia rispetto alla implementazione delle nuove
tecnologie, in particolare per l’ambient assisted living”.
Ma non sono queste le uniche
riforme da attuare, occorre soprattutto operare in maniera decisa e netta una
reale integrazione tra le politiche di welfare e quelle della salute: “In
questi anni – ha concluso Elena Gentile - non abbiamo fatto una scelta di campo
ma abbiamo attraversato più campi, privilegiando l’autonomia della scelta di
ciascuno. Siamo stati costretti a rivisitare il modello di offerta dei servizi
sanitari, ma questa è diventata anche un’opportunità per offrire una scelta
diversa con una medicina più di prossimità e del territorio. Infatti non ci
interessa spendere meno ma meglio, così si vincono le sfide migliori che
generano qualità della vita e buona e nuova occupazione”.
Il quinto “Forum sulla non
autosufficienza - Strumenti, idee e soluzioni per il lavoro di cura e
l’integrazione socio-sanitaria” ritorna per la seconda volta in Puglia a Bari,
organizzato dalla Maggioli Casa Editrice, con il patrocinio del Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. L’edizione pugliese ha il
patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Bari.
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