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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Giugno 2013 |
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LA REGIONE LAZIO SBLOCCA 41 MILIONI DI FONDI DALLŽEUROPA PER LŽAGRICOLTURA
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La Regione Lazio sblocca 41
milioni di euro di fondi europei per lŽagricoltura che andranno a molti Comuni
e a molti progetti per migliorare la qualità della vita della campagna, la
promozione di unŽidea bella di turismo fondata sullŽenogastronomia e su un
patrimonio rurale che va tutelato, perché produce lavoro e sviluppo.
Si tratta di risorse
nellŽambito del Psr 2007/2013 legati ai Pit, i Progetti i integrati
territoriali.
Nello stesso tempo sono
state semplificate le procedure di accesso ai fondi, per evitare la perdita dei
finanziamenti, che se inutilizzati tornerebbero a Bruxelles secondo la regola
del disimpegno automatico.
"Con questo
investimento - ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti -
vogliamo sviluppare la qualità dellŽagricoltura, la funzionalità e il sostegno
al turismo e agli agriturismi. Questi progetti erano bloccati per alcuni
vincoli burocratici, che abbiamo risolto".
Questo piano, ha spiegato
lŽassessore allŽAgricoltura, Sonia Ricci, "sono una modalità innovativa di
accesso alle risorse che mette in relazione più Comuni, più enti e più aziende
con unŽidea di sviluppo comune, attraverso la definizione di una strategia
condivisa".
UnŽidea che permette di
valorizzare le richieste del territorio. Come? "Fino a ieri venivano
finanziati solo 6 progetti, oggi con questo provvedimento, saranno 21", ha
ricordato Ricci.
"In tre mesi - ha
sottolineato il presidente Zingaretti - abbiamo lavorato molto sulla
programmazione europea: abbiamo iniziato con lo sblocco dei primi 30 milioni
che si erano arenati, proprio sullŽagricoltura, poi abbiamo messo in campo 150
milioni per le imprese, oggi ne aggiungiamo altri 41, per un totale di oltre
220 milioni di euro dallŽEuropa. Si tratta di uno sforzo enorme - ha ricordato -
per evitare che queste risorse tornino a Bruxelles. I fondi europei sono soldi
nostri, lŽunica grande risorsa per lo sviluppo del Lazio nei prossimi 8-10
anni, e perderli sarebbe una doppia beffa, perché non coglieremmo una grande
opportunità e finiremmo per finanziare lo sviluppo di altri Paesi
europei".
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