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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Giugno 2013 |
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A SIENA DOPPIO TRAPIANTO DI RENE IN MODALITÀ “ALTRUISTICA”, IL PRIMO IN ITALIA
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Firenze, 6 giugno 2013 – Effettuato a Siena,
all’ospedale delle Scotte dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, un
doppio trapianto di rene in modalità cross over “altruistica” tra due coppie di
coniugi. E’ il primo caso in Italia. In pratica, una coppia che aveva comunque
compatibilità per donazione diretta tra moglie e marito ha scambiato il rene
con un’altra coppia, nella quale invece non c’era compatibilità, solo per
altruismo. La seconda coppia ha quindi finalmente trovato la compatibilità che
non aveva direttamente. La prima invece ha migliorato la differenza di età tra
donatore e ricevente.
Il singolare caso si è
verificato all’ospedale Santa Maria alle Scotte, grazie all’ottimo lavoro
effettuato dal team di Chirurgia dei Trapianti di Rene, diretta dal professor
Mario Carmellini, insieme al reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianto,
diretto dal dottor Guido Garosi, all’équipe anestesiologica e a tutto il
personale del blocco operatorio. “Mi congratulo con tutto il team che ha
effettuato il doppio trapianto – è il commento dell’assessore al diritto alla
salute Luigi Marroni – Ma prima di tutto voglio congratularmi con le due coppie
di coniugi, che hanno aggiunto un valore ancora maggiore a un gesto già da sé
generoso come quello della donazione”.
“Si tratta del primo caso
italiano di donazione altruistica – spiega Carmellini – dove la prima coppia,
con un minimo vantaggio, fa un grosso favore alla seconda, modalità abbastanza
diffusa negli Usa ma mai applicata in Italia”. I complessi interventi sono
stati effettuati attivando in contemporanea tre sale operatorie. Le riceventi
sono due donne, una della provincia di Perugia e l’altra della provincia di
Napoli. “Altra particolarità legata al caso – aggiunge il chirurgo Andrea
Collini – è che una delle due coppie ha rifiutato ogni trattamento
emotrasfusionale e, quindi, per consentire un maggiore risparmio di sangue,
abbiamo eseguito, per la prima volta a Siena, un prelievo renale con il robot
Da Vinci, in collaborazione con il dottor Stefano Signori dell’Uo Chirurgia
Generale e Trapianti della Aou Pisana”.
I donatori hanno avuto una
breve degenza, le trapiantate sono state dimesse una dopo due settimane e una a
distanza di un mese. “L’assistenza prima e dopo il trapianto – conclude Garosi
– è fondamentale per la corretta riuscita degli interventi e ringrazio quindi
tutto lo staff multidisciplinare che ci ha permesso di raggiungere questo bel
risultato. In Italia, sino ad ora, i trapianti cross over tradizionali sono
stati realizzati solo a Siena e a Pisa”.
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