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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Giugno 2013
 
   
  UMBRIA: “L’ORA DI RELIGIONE A SCUOLA”; SPERIMENTAZIONI E POLITICHE DI GENERE TRA LE ATTIVITÀ ALTERNATIVE

 
   
  Perugia, 10 giugno 2013 - Politiche di genere, storia delle religioni, etica, diritti di cittadinanza sono alcune delle proposte alternative all’ora di religione nelle scuole secondarie dell’Umbria avanzate nel corso dell’incontro “L’ora di religione a scuola. Come organizzare quella alternativa?” che si è svolto nei giorni scorsi a Perugia. Organizzata da Aliseicoop e dall’Università di Perugia, l’iniziativa, che si è avvalsa della collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e della Regione Umbria, è servita per analizzare le motivazioni che portano un numero consistente di studenti italiani e stranieri che non si avvalgono dell’ora di religione cattolica ad uscire da scuola. Per questo – è stato detto durante l’incontro - l’ora alternativa deve passare dalla facoltatività alla opzionalità, mettendo gli studenti di fronte a scelte che siano effettivamente di loro interesse. Nel corso dei lavori, coordinati da Stefano Strona della Regione Umbria, Carla Barbarella e Cristina Papa, rispettivamente per Aliseicoop e per l’Università di Perugia, hanno proposto di inserire e strutturare un’ora alternativa sulla cultura di genere. Manca infatti, secondo le relatrici, una riflessione sulle relazioni di genere e sulla necessità di costruire consapevolezza e coscienza civica su questo tema. Ciò anche in considerazione che in Umbria, la Giunta Regionale è prossima all’approvazione di una apposita proposta di legge sulle politiche di genere, che ha già avuto una prima sperimentazione in alcune scuole con corsi finalizzati a promuovere studi di genere ed un approccio a un pensiero critico attraverso l’analisi di genere. Anche sul piano legislativo nazionale ci sarebbe un allineamento con la recente ratifica da parte del parlamento della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, siglata l’11 maggio 2011 dal Consiglio d’Europa. Nel corso dell’incontro sono state inoltre illustrate, da Silvano Salvadori per il Liceo Pontormo di Empoli, Antonello Famà per il Liceo Sociale di Torino e Valeria Ghiron per l’Iis Einaudi/casaregis/galilei di Genova, le sperimentazioni avviate in alcune scuole del Centro Nord con corsi di etica, storia delle religioni e diritti di cittadinanza. Ad introdurre il dibattito gli interventi di Silvia Angeletti e Lino Prenna, che hanno offerto, rispettivamente, il quadro conoscitivo europeo e nazionale relativo all’insegnamento di religione e alle modifiche introdotte nel 1984 al Concordato Vaticano- Italia. Benedetta Rinaldi di Aliseicoop ha infine presentato un’indagine realizzata in alcune scuole di Perugia e Terni. Al termine della riunione, cui ha partecipato anche Nadia Riccini in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale, è stato auspicato di realizzare un ulteriore incontro all’inizio del prossimo anno scolastico per confrontare le pratiche presentate con quelle condotte nelle scuole umbre.  
   
 

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