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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Marzo 2007
 
   
  GIORNATA MONDIALE DEL RENE. PRESENTATO A VERONA STUDIO EPIDEMIOLOGICO

 
   
  Verona, 6 marzo 2007 - In Veneto, oltre 250. 000 persone con più di 40 anni hanno una malattia renale di varia gravità e, di queste, circa la metà (125. 000) hanno un’insufficienza renale cronica; purtroppo la maggior parte di quelle 250. 000 persone, si stima l’80 per cento, non ne è a conoscenza. E’ quanto risulta da uno studio epidemiologico a livello regionale della Divisione di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Verona che è stato presentato oggi, all’Ulss 20 di Verona, nel corso di una conferenza stampa organizzata per illustrare le iniziative venete in occasione della Giornata Mondiale del Rene dell’8 marzo prossimo. All’incontro erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alle politiche sanitarie, Flavio Tosi, la dott. Ssa Annamaria Bernardi, Coordinatore Fir (Fondazione Italiana del Rene onlus) per il Veneto, il prof. Antonio Lupo, Direttore della Cattedra di Nefrologia dell’Università di Verona, la dott. Ssa Gina Meneghel, Referente della Società Italiana di Nefrologia per il Veneto e il dott. Claudio Ronco, Direttore del Dipartimento di Nefrologia di Vicenza. “Le malattie renali – ha detto Tosi – sono un’epidemia silenziosa che rappresenta un problema emergente per la sanità veneta. Per questo iniziative come la Giornata Mondiale del Rene dell’8 marzo sono importanti per sensibilizzare maggiormente i cittadini nell’aiutarci a controllare preventivamente il loro stato di salute per quanto riguarda i loro reni, per adottare stili di vita sempre più sani, evitando eccessi di cibo, praticando l’esercizio fisico”. “Questa necessità di sensibilizzazione – ha aggiunto Tosi – nasce dal fatto che in tutto il mondo negli ultimi 10 anni si è verificato un progressivo aumento del numero di pazienti che iniziano la dialisi (rene artificiale) perché i loro reni hanno irrimediabilmente perso le loro funzioni. Per quanto riguarda il Veneto negli ultimi cinque anni il numero di pazienti in dialisi è aumentato di circa 1. 000 unità (attualmente sono circa 4000) con un incremento annuo di circa il 7%. Questo progressivo aumento della necessità di dialisi (nella comunità scientifica internazionale si parla di “epidemia”) è legato da una parte al progressivo invecchiamento della popolazione e, dall’altra, all’aumento crescente di malattie croniche quali l’ipertensione, diabete e aterosclerosi, a loro volta conseguenza di stili di vita scorretti”. “Per la prevenzione delle nefropatie – ha concluso Tosi – stiamo preparando un progetto di screening regionale, mentre per la cura stiamo effettuando un’efficace campagna di comunicazione volta a incrementare le donazioni e i trapianti”. Nella Giornata dell’8 marzo nelle piazze di molte città venete saranno presenti ambulatori mobili (“camper”) nei quali sarà possibile effettuare gratuitamente controlli della pressione arteriosa ed esami delle urine”. .  
   
 

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