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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Giugno 2013 |
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LOMBARDIA.SPETTACOLO, ASSESSORE:FONDI NON EQUI,ORA CONFRONTO CON ATTUALE RIPARTO SONO PENALIZZATI I VIRTUOSI
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Milano, 10 giugno 2013 - Regione Lombardia intende avviare un
confronto a livello
nazionale in merito al governo e alle
modalità di ripartizione dei
contributi nazionali a favore delle
attività di spettacolo
(Fus-fondo Unico dello Spettacolo).
Lo annuncia l´assessore alle
Culture, Identità e Autonomie della
Lombardia spiegando che
´l´attuale riparto non è equo perché
l´entità delle risorse
destinate alla Lombardia (negli ultimi
anni all´incirca la metà
rispetto alla Regione Lazio) non premia
le gestioni virtuose
lombarde che nonostante la crisi mantengono
alto il livello dell´offerta
culturale in materia di
spettacolo´.
´Nel settore dello
spettacolo - aggiunge l´assessore - da anni
le Regioni sono in attesa di
avere un confronto responsabile in
merito alla governance
complessiva del sistema´; e questo anche
a seguito delle sentenze
della Corte Costituzionale, in
particolare la n. 255 del
2004 che, sollecitando la piena
applicazione del principio
della legislazione concorrente,
ravvisava la necessità di un
adeguamento della vigente
legislatura al ´nuovo´
dettato costituzionale dando spazio alle
Regioni, monito, peraltro,
che non ha ancora trovato spazio
nella legislazione
nazionale.
I Numeri - In Lombardia
risultano: 3.646 le imprese dello
spettacolo attive nei
settori cinema, musica, teatro, radioTv,
intrattenimenti vari, pari a circa il 13% a livello nazionale;
48.371 i lavoratori dello
spettacolo iscritti all´ex Enpals,
pari a oltre il 16% a
livello nazionale (dati Inps 2011);
169.960 gli spettacoli
rappresentati , pari al 18% del totale
nazionale; 15.219.589 gli
ingressi, pari a circa il 19% del
totale nazionale;
235.422.106 gli euro spesi al botteghino ,
pari a oltre il 20% , un
quinto della spesa nazionale al
botteghino (dati Siae 2011).
Il Mondo Dello Spettacolo
Nella Regione - ´Nonostante la crisi
nazionale stia pesantemente
interessando anche il settore dello
spettacolo lombardo con una
riduzione sia delle rappresentazioni
sia degli ingressi, la
Lombardia - aggiunge l´assessore -
continua a caratterizzarsi
per una forte presenza di soggetti
produttivi che rappresentano
l´area più imprenditoriale dello
spettacolo dal vivo
regionale, sostenuto da Regione Lombardia
principalmente col sistema
delle convenzioni triennali, cui si
affianca la rete dei 14
circuiti teatrali, la presenza di due
Teatri Stabili Pubblici, due
Teatri Stabili Privati, sette
Teatri Stabili di
Innovazione, due Teatri di Figura (per citare
solo quelli riconosciuti dal
Ministero)´.
Rilevante è pure la presenza
di istituti di alta formazione
(Università, Fondazione Accademia della Scala, Conservatori e
Istituti Musicali,
Fondazione Milano - ex Civica Scuola Paolo
Grassi, Centro Sperimentale
Lombardo di Cinematografia,
Fondazione Cineteca
Italiana) che concorrono a determinare
l´alto livello qualitativo
di artisti, tecnici, e personale
organizzativo di imprese e
istituzioni del settore.
Diversa Ripartizione Dei
Fondi - ´Nel merito della ripartizione
delle risorse Fus e della
loro assegnazione ai soggetti di
spettacolo - spiega ancora
l´assessore - Regione Lombardia
intende portare
all´attenzione della Conferenza Stato-regioni la
proposta di una diversa
ripartizione delle stesse che, tenendo
conto delle peculiarità del
territorio lombardo, valorizzi il
sistema dello spettacolo
regionale, attualmente sottostimato
rispetto ad altre realtà
nazionali, attraverso l´adozione di
criteri che sostengano il
merito, la buona gestione e la qualità
della proposta offerta´.
´E´ nostra intenzione -
conclude l´assessore - percorrere la
strada di una intesa tra
Mibac e Regione Lombardia già
praticabile a legislazione
invariata. Il tema trova già concordi
Regione Lombardia, le
associazioni di categoria lombarde dello
spettacolo e molte altre
regioni. Nella nostra regione è poi
attivo un tavolo di
confronto regionale che ha prodotto, tra
l´altro, una ridefinizione
dei criteri e dei parametri di
valutazione delle imprese
dello spettacolo dal vivo che
intendiamo portare all´attenzione del Governo´. |
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