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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Giugno 2013 |
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AGRICOLTURA IN UMBRIA: SULLE COMUNITÀ MONTANE ASSESSORE, ITER CHIARO, NIENTE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE
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Perugia - "Con i sindaci interessati alle otto
costituende Unioni Speciali dei Comuni, cui, in base alla legge ´18´, saranno
trasferiti funzioni, personale e risorse delle Comunità Montane, ho tenuto
incontri a Perugia, Terni, Orvieto, Foligno, Marsciano, zona del Trasimeno e
Alta Valle del Tevere (il prossimo sarà nell´Eugubino), disegnando loro il
quadro preciso della situazione e la prossima ´road map´ della riforma,
all´insegna della chiarezza e delle responsabilità condivise". Risponde
così l´assessore all´agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini ad una
presa di posizione del consigliere del Pdl Raffaele Nevi sulla questione del
futuro delle ex-Comunità Montane e del ruolo delle Unioni Speciali dei Comuni.
"Creare, come fa Nevi, inutili allarmismi - sottolinea l´assessore Cecchini
-, per di più fondati su informazioni inesatte, significa ´remare contro´ per
pura strumentalizzazione politica".
Cecchini ricorda come dal 2010 lo Stato
abbia azzerato il trasferimento di fondi alle Comunità Montane che, a metà
degli anni 2000, ammontavano a 11 milioni di euro. A seguito della legge
"18"/2001, le Comunità Montane sono state poste in liquidazione,
devolvendone parte delle funzioni alla nuova Agenzia Forestale Regionale, che
ha preso in carico tutti i dipendenti con contratto forestale privatistico, 604
unità di cui 568 operai e 36 impiegati. La Regione è impegnata finanziariamente
nel sostegno del comparto con 30 milioni di euro.
"Il percorso messo in atto con i
sindaci, cui sono state affidate nuove e importanti funzioni strategiche di
governo del territorio - prosegue l´assessore -, si è svolto e si sta svolgendo
nello spirito della massima collaborazione. Questi sono i dati e i fatti: ai
sindaci ho riconfermato la volontà espressa dalla presidente della Regione di
mantenere gli impegni e accelerare la costituzione delle Unioni Speciali. Non
c´è scritto in alcun luogo della legge che le risorse sono a termine per due
anni. È interesse dei comuni concorrere per attuare la riforma, anche perché
non è che qualcuno possa poi pensare che arrivi Babbo Natale. Le Comunità
Montane erano anche prima associazioni di comuni. I comuni sono stati
rassicurati e - conclude Cecchini - non ci guadagna nessuno a creare un clima
di tensione".
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