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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Giugno 2013 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UN PIANO D’AZIONE PER LA SIDERURGIA
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Bruxelles, 12 giugno 2013 - La
Commissione europea ha presentato ieri un piano d’azione per la siderurgia
europea che aiuti il settore a fronteggiare le sfide contingenti e a porre le
basi per riconquistare competitività in futuro grazie all’innovazione e agli
stimoli a favore della crescita e dell’occupazione. È la prima volta dal Piano
Davignon del 1977 che la Commissione propone un piano d’azione per l’acciaio.
La Commissione intende sostenere la domanda sia interna che estera di acciaio
prodotto nell’Ue grazie a interventi che permettano alle imprese siderurgiche
Ue di ottenere accesso ai mercati dei paesi terzi in condizioni di pratiche
commerciali leali. La Commissione europea vuole anche impegnarsi a ridurre i
costi dell’industria, compresi quelli causati dalla regolamentazione Ue. Innovazione,
efficienza energetica e processi produttivi sostenibili sono aspetti
imprescindibili dei prodotti d’acciaio di prossima generazione, essenziali in
altri importanti settori industriali europei. Il piano d’azione prevede anche
misure mirate per sostenere l’occupazione in questo campo, accompagnare le
ristrutturazioni e far restare in Europa una manodopera altamente qualificata
(Memo/13/523).
Antonio Tajani,
Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per
l´Industria e l´imprenditoria, ha affermato: “L’industria siderurgica ha un
futuro promettente in Europa. Se continua a primeggiare nei prodotti
innovativi, suo tradizionale punto di forza, può ottenere vantaggi competitivi
a livello mondiale. Con l’odierno programma per la rinascita del settore
siderurgico, vogliamo mandare un chiaro segnale all’industria riconoscendone
l’importanza strategica per l’Europa e il suo ruolo di motore della crescita.
L’ue ha più che mai bisogno della sua economia reale per sostenere la ripresa economica;
il nostro obiettivo è che l’industria fornisca il 20% del Pil entro il 2020. Si
tratta dell’inizio di un processo; Mi impegno a seguire da vicino la situazione
in modo da adattare i nostri sforzi a seconda delle necessità. Entro un anno,
cercheremo di stabilire se le azioni proposte abbia prodotto l’effetto
sperato.”
Le ineludibili sfide
dell’industria siderurgica
L’industria siderurgica
europea è contemporaneamente colpita dalla debolezza della domanda e
dall’eccesso di capacità a livello mondiale; al tempo stesso deve sopportare
prezzi energetici elevati e ha bisogno di fare investimenti per adeguarsi
all’economia verde e produrre prodotti innovativi in modo sostenibile. Ma la domanda mondiale
di acciaio è destinata ad aumentare
In Europa, la domanda di
acciaio è oggi inferiore del 27% rispetto ai livelli precedenti la crisi. Tra
il 2007 e il 2011, l’occupazione del settore è diminuita del 10%.
Ciononostante, l’Ue, con 177 milioni di tonnellate d’acciaio l’anno, pari
all’11% della produzione mondiale, è il secondo produttore mondiale d’acciaio e
occupa oltre 360 000 persone.
Secondo l’Ocse, la domanda
mondiale d’acciaio dovrebbe aumentare a 2,3 miliardi di tonnellate entro il
2025, grazie principalmente alle costruzioni, ai trasporti e all’ingegneria
meccanica, soprattutto nelle economie emergenti. È essenziale che l’industria
siderurgica Ue sappia pienamente approfittare di questo competitivo mercato.
La situazione attuale
richiede un nuovo piano strategico per il settore siderurgico. La Commissione
intende pertanto:
Mettere in atto un quadro
normativo adeguato: attraverso l’impegno a valutare, entro la fine del 2013,
l’onere normativo generale che le varie politiche fanno gravare sul settore e
il suo impatto sulla competitività.
Risolvere i bisogni di
competenza e facilitare la ristrutturazione: promuovere misure per lo sviluppo
delle competenze e per l’occupazione giovanile nel settore, tese ad aumentarne
la competitività, ed esplorare altresì la possibilità di ricorrere ai
pertinenti fondi Ue quando per aiutare i lavoratori a trovare un’occupazione
alternativa in caso di chiusura di siti di produzione. Il Fondo sociale europeo
e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione continueranno a
contribuire a questi sforzi. Tutti i fondi Ue seguono il principio della
specializzazione regionale intelligente e tengono conto della sostenibilità
dell’investimento ai fini della creazione e del mantenimento dei livelli
occupazionali in una determinata regione.
Rilanciare la domanda di
acciaio: attuando, tra l’altro, un’azione mirata per stimolare la domanda nei
settori della fabbricazione di veicoli e delle costruzioni sostenibili.
Migliorare l’accesso ai
mercati esteri e garantire condizioni di parità nella concorrenza così da
sostenere le esportazioni di acciaio Ue, contrastare le pratiche sleali e
garantire l’accesso a materie prime essenziali. Sarà attentamente monitorato il
mercato dei rottami per migliorare la sicurezza di approvvigionamento dei
produttori siderurgici dell´Ue che usano rottami come materia prima.
Garantire prezzi energetici
accessibili: il completamento del mercato interno dell’energia, la diversificazione
dell’approvvigionamento e una migliore efficienza energetica, aiuteranno a
ridurre i costi. La Commissione è decisa a dare orientamenti sui contratti a
lungo termine tra fornitori e clienti per l’elettricità e aumentare la
prevedibilità di tali costi. A breve termine, la riduzione dei costi energetici
per le industrie ad alta intensità energetica dipenderà dagli Stati membri. La
Commissione si impegna a perseguire questo obiettivo.
Politica in materia di
clima: il quadro politico 2030 dell´Ue in tema di clima sarà essenziale per
garantire competitività del settore; analogamente lo saranno i negoziati per un
accordo internazionale vincolante sui cambiamenti climatici. I prodotti in
ferro forgiato saranno aggiunti all’elenco dei settori esposti al rischio di
rilocalizzazione delle emissioni di Co2; gli Stati membri sono invitati a
stanziare i proventi delle aste Ets (Emissions Trading Scheme) a progetti di
R&s destinati a industrie ad alta intensità energetica.
Promuovere l’innovazione:
andranno promosse le tecnologie rispettose dell’ambiente, grazie a nuovi tipi
di acciaio, e attività innovative di R&s, molto costose nelle fasi pilota e
di dimostrazione. Per il periodo 2014-2020, il finanziamento della ricerca e
dell’innovazione proverrà principalmente dal programma Orizzonte 2020 che pone
un forte accento sulla leadership industriale nell’innovazione. La siderurgia
beneficia anche del Partenariato europeo per l’innovazione concernente le
materie prime e, per lo stesso periodo di programmazione, di 280 milioni di Eur
provenienti dal Fondo di ricerca carbone e acciaio.
La Commissione propone di
istituire un gruppo di alto livello che controlli l’attuazione del piano e farà
il punto dei progressi compiuti entro 12 mesi.
Contesto
Con 360 000 occupati, un
fatturato di 170 miliardi di Eur circa e la presenza nella catena del valore di
molti settori a valle, l’industria siderurgica ha, per l’economia, un ruolo
strategico.
L’acciaio è strettamente
connesso a molti altri settori industriali a valle (veicoli, costruzioni,
elettronica, meccanica ed elettromeccanica). E ha anche una notevole dimensione
transfrontaliera: nell’Ue, si contano 500 siti di produzione circa distribuiti
in 23 Stati membri; si tratta quindi di una vera e propria industria europea,
sia oggi che storicamente. L’acciaio, con la Comunità europea del carbone e
dell’acciaio, ha anche dato i natali al progetto europeo.
L’europa ha bisogno delle
sue industrie di base per aiutare altri settori nel processo di
reindustrializzazione. Settori come l’acciaio, la chimica, il vetro e il
cemento sono elementi essenziali di una catena del valore industriale capace di
rendere più verde l’economia. L’acciaio è riciclabile al 100% ed è il materiale
più diffuso alla base della catena del valore di un prodotto.
Ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/metals-minerals/steel/index_en.htm
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