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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Giugno 2013 |
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LAVORO. ENTRATA CROAZIA IN UNIONE EUROPEA. ZAIA SCRIVE A LETTA ALFANO GIOVANNINI “RIMANDARE LIBERA CIRCOLAZIONE IN ITALIA DEI LAVORATORI CROATI”
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Venezia, 13 giugno 2013
- Il Presidente della Giunta Regionale
del Veneto ha inviato al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, al Ministro
dell’Interno, Angelino Alfano, e al ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali, Enrico Giovannini, una lettera nella quale, richiamandosi all’atto di
adesione, chiede che venga rimandata a una fase successiva all’ingresso della
Croazia nella Ue la libera circolazione in Italia dei lavoratori croati.
“Sono da sempre favorevole
all’ingresso della Croazia nella Ue e mi sono battuto perché ciò accadesse. E
l’ho sostenuto con forza anche quando ho assunto la presidenza dell’Euregio,
auspicando che la macroregione con la Carinzia si allarghi presto proprio alla
Croazia e alla Slovenia. Considero i croati fratelli di sangue. L’istria croata
parla veneto – ha detto Zaia motivando le regioni dell’intervento nei confronti
del Governo - Ciò non deve tuttavia distoglierci da alcune problematiche che
l’ingresso della Croazia apre e che potrebbero avere risvolti drammatici in un
momento di crisi economica come quello che attanagliando i nostri territori”.
“A un’ora e mezza di strada
e a poche decine di miglia marittime esiste una massa di lavoratori per i quali
diventeremmo d’improvviso il principale mercato del lavoro – ha proseguito Zaia
- Alla vigilia dell’avvio di incontri specifici sul tema con il Governo
nazionale, voglio dirlo con grande chiarezza: con gli indicatori macroeconomici
che ci ritroviamo a gestire (170 mila disoccupati con indici in costante
crescita, domanda interna in calo, produzione industriale ai livelli di dieci
anni fa, pressione fiscale alle stelle, costo del lavoro più alto d’Europa) non
possiamo permetterci di introdurre un altro elemento di distorsione sul mercato
del lavoro e sull’economia veneta in generale. Qui si rischia che l’intero
veneto finisca fuori mercato. Quella che ho già definito una vera apocalisse”.
“Bisogna che assolutamente –
ha concluso il Presidente del veneto - come peraltro stanno chiedendo altri
paesi, e come fu fatto dalla Germania con la Romania, che il Governo ricorra
alle norme contenute nell’atto di adesione per rimandare ad altro momento la
libera circolazione dei lavoratori croati nel nostro paese”.
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