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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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LIGURIA: AGROALIMENTARE, LO SVILUPPO RURALE DI MARE E MONTAGNA LE RISORSE EUROPEE DELLA LIGURIA TRA SERRE, FILARI E ORTI RISPETTATE LE QUOTE DEL PSR, TUTTI I FONDI IMPEGNATI (290 MLN) ENTRO LA FINE DELL’ANNO
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Finale Ligure (Savona).
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 , la Regione Liguria ha ampiamente
superato la soglia necessaria di investimenti per evitare il “disimpegno
automatico” delle risorse per il comparto agricolo previsto dalle norme
comunitarie per coloro che non spendono i fondi europei e si colloca tra le
regioni italiane più "virtuose".
Lo ha detto, aprendo il
forum sullo sviluppo rurale “Tra mare e montagna” di Finalborgo, l´assessore
all´Agricoltura Giovanni Barbagallo.
"Se in questi anni la
macchina regionale non avesse funzionato a dovere si sarebbe verificata una
perdita secca di ingenti risorse economiche, come accaduto in altre regioni,
con danni enormi per le aziende agricole liguri e a tutta filiera rurale
regionale", ha detto l’assessore.
Rispetto ai 290 milioni del
totale delle risorse assegnate alla Regione Liguria per il periodo 2007-2013,
sono stati già impegnati 245 milioni. Ai beneficiari sono stati liquidati 163
milioni di euro di cui 121 mln per investimenti e 43 milioni a sostegno delle
diverse attività nei terreni, fra cui l’agricoltura biologica. Sono 6.240 le
imprese che hanno ricevuto aiuti dal Psr, oltre tremila i privati cittadini e
le famiglie e 76 gli enti pubblici.
Fondi che hanno favorito
l’insediamento in agricoltura di 467 giovani, di cui 206 donne, la realizzazione di 45 chilometri di strade
interpoderali e di diversi acquedotti consortili con 70 km di condutture, 100
mila metri quadrati di muretti a secco, antichissimo patrimonio storico e
ambientale della Liguria dell’Età del Ferro (1000 a.C), il sostegno agli agriturismi per incentivare le fattorie
didattiche e alla conservazione del patrimonio forestale che in Liguria
rappresenta il 70 per cento del territorio.
Entro la fine del 2013 le
Regione Liguria conta di impegnare quasi tutte le risorse. L’obiettivo è di
arrivare al 95% . Un piccolo “margine di manovra” è consentito dalle norme
europee per tenere conto dell’andamento della spesa e introdurre piccoli
correttivi.
Per quanto riguarda la
prossima programmazione Psr 2014-2020 la Regione Liguria punta alla
concentrazione delle risorse nelle azioni sempre più efficaci, alla semplificazione
delle procedure,a coniugare lo sviluppo dell’agricoltura con la difesa attiva
del territorio, all’ambiente, al turismo, ai servizi ai cittadini. Previsti
adeguati sostegni finanziari per il
recupero dei terreni agricoli e dei boschi abbandonati, una priorità generale
della politica regionale e una maggiore attenzione ai temi dell’occupazione e
dell’inclusione sociale delle popolazioni delle aree rurali.
Con il disegno di legge
sull’inclusione sociale in agricoltura, che nelle prossime settimane sarà
discussa e approvata dalla giunta Burlando, la Regione Liguria punta ad
avvicinare, almeno sul piano giuridico e amministrativo, due mondi finora
lontani e diversi, il sociale, il welfare e l’agricoltura. Creare nuovi servizi
dall’accoglienza alla terapia verde e poter attingere dal sociale per creare
nuovi posti di lavoro nelle aziende.
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