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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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SCAMBI EDUCATIVI FRA TOSCANA E COPENAGHEN: SE PINOCCHIO “INSEGNA” ALLA SIRENETTA
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Firenze, 18 giugno 2013 –
Può essere che il toscano “Pinocchio” insegni qualcosa alla mitica “Sirenetta”
di Hans Christian Andersen. Nei mesi scorsi è capitato a Copenaghen, in una
delle tre scuole d’infanzia paritarie intitolate alle “principesse” (ogni
plesso porta il nome di una delle principesse danesi: Benedikte, Anne-marie,
Margreth), più esattamente nella scuola Anna-marie: la distribuzione e la
concezione degli spazi interni è stata, infatti, riformulata alla luce di una
visita che un gruppo di insegnanti danesi aveva effettuato in Toscana
nell’ambito di un progetto (“I Care”) promosso da Regione Toscana e Comune di
Copenaghen per analizzare i rispettivi modelli nell’istruzione fra 0 e 6 anni.
“Il fatto che buone pratiche
come quelle di Scandicci vengano ‘adottate’ a Copenaghen – commenta Stella
Targetti, assessore toscano all’Istruzione dopo aver letto il report su questa
esperienza con una relazione di suoi funzionari – dimostra che la scuola toscana
può fare scuola e di questo non possiamo che essere piacevolmente colpiti”.
Nel progetto “I care”,
finanziato dall’Agenzia nazionale Lifelong Learning Programme per ottenere una
analisi comparativa sui due sistemi di istruzione per l’infanzia, sono
coinvolte alcune scuole per l’infanzia di Scandicci e le scuole di Valby,
quartiere di Copenaghen. Nel partenariato anche due musei di arte
contemporanea: il “Pecci” di Prato e il danese “Stantens Museum for Kunst”.
Dopo la visita delle
insegnanti danesi in Italia, è ora la volta di cinque insegnanti di Scandicci:
questa domenica partono per una rapida visita di studio a Copenaghen, nelle
scuole delle principesse, e saranno coinvolte in attività dentro le classi e
nel museo statale. Sono Francesca Galli e Chiara Poggi (scuola Ciari), Chiara
Taddei (scuola Turri), Catia Zetti e Patrizia Piazzini (scuola Makarenko).
Oggetto dello scambio anche
una verifica sulla creatività dei più piccoli: opere d’arte sono presentate ai
bambini e viene chiesto loro di utilizzare fogli e colori per riprodurre le
sensazioni percepite. Creatività anche per la preparazione dei pasti. A questo
proposito suscita interesse, nel report dalla Danimarca, l’esperienza dei
piccoli danesi chiamati una volta la settimana a preparare il pane oltre che a
cucinare le verdure coltivate e raccolte negli spazi della scuola: alimenti
che, poi, gli stessi bambini consumano a pranzo essendo inesistenti alcune
rigidità normative e burocratiche che da noi impediscono questo tipo di
attività.
Colpisce anche – nel
racconto del report – il fatto che i bambini delle tre scuole, nonostante la
piovosità e il freddo atmosferico, giochino tutti i giorni all’esterno,
ovviamente attrezzati con impermeabili, cappelli e stivali da pioggia. Per non
uscire fuori, nel pomeriggio, i bambini devono avere una precisa prescrizione
medica.
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