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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Giugno 2013
 
   
  LAVORO; IL FONDO SOCIALE EUROPEO NEL VENETO: UNO STRUMENTO PER GUARDARE OLTRE LA CRISI E COSTRUIRE IL VENETO DI DOMANI

 
   
  Altavilla Vicentina, 18 giugno 2013 - Si è svolto il 14 giugno, presso la sede del Cuoa di Altavilla Vicentina, la riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del Fondo sociale europeo nel Veneto, che ha approvato il rapporto annuale di esecuzione 2012 del Piano Operativo Regionale (Por 2007-2013), alla presenza dell’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan. Ai lavori del Comitato (nel quale è rappresentato tutto il territorio regionale, dalle organizzazioni datoriali e sindacali agli enti locali) hanno preso parte anche Gianna Donati, rappresentante dei Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Cinzia Masina della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea, che hanno avuto parole di plauso per la capacità dimostrata dalla Regione nella gestione dei fondi che l’Unione Europea mette a disposizione, studiando ed attuando interventi specifici per la realtà veneta. “Quello che vogliamo fare oggi – ha sottolineato l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan – è pensare e costruire il Veneto di domani, alla luce della nuova programmazione, superando la logica delle politiche passive, ovvero di un semplice sostegno ad aziende e lavoratori colpiti dalla crisi, per approntare invece un sistema di misure volte a guardare oltre questa difficile fase, creando le condizioni affinché le nostre aziende possano guardare al futuro con una prospettiva di crescita.” Dunque un 2013 come anno di svolta nelle politiche della Regione, che da un lato ricorda l’imponente lavoro fatto in chiave anticrisi fino al 2012, ma dall’altro attiva nuove iniziative e nuovi strumenti. “È evidente – ha aggiunto l’Assessore Donazzan - che la realizzazione di tale piano anticrisi necessita del coinvolgimento attivo di molti attori istituzionali che operano sul territorio e di un’opera di forte coordinamento e regia, che la Regione continua ad attuare per mettere a disposizione dei vari soggetti (imprese, lavoratori, disoccupati, studenti, ecc.) un ventaglio di opportunità che si integrino tra di loro e non si sovrappongano, per riuscire a coprire i diversi bisogni emergenti. E’ un sistema, un contesto favorevole alla crescita ed al buon lavoro quello a cui tendiamo.” Il Fondo sociale europeo (Fse) è uno degli strumenti finanziari dell´Unione Europea finalizzato a promuovere la coesione economica e sociale e a ridurre le disparità esistenti tra gli Stati e le diverse Regioni dell´Unione. Nell´ambito della politica di coesione l´Fse ha il compito di migliorare le possibilità di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro, con particolare riferimento ai giovani e alle donne. Complessivamente, nel periodo 2012-2013 è stato possibile finanziare progetti ed iniziative per un totale di oltre 110 milioni di euro. Sintesi Degli Interventi Promossi: Work Experience, per mettere in contatto giovani e imprese - L’iniziativa ha voluto mettere a disposizione di coloro che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro un’opportunità formativa altamente professionalizzante: un percorso formale di formazione la cui finalità non fosse direttamente quella di favorire l’inserimento lavorativo, bensì quella di affinare il processo di apprendimento e di formazione con una modalità di cosiddetta alternanza tra studio e lavoro. Ad oggi risultano finanziati 155 progetti per un totale di quasi sei milioni di euro. Le risorse disponibili sono state recentemente implementate con un ulteriore milione di euro. Tenuto conto degli esiti positivi registrati da tale iniziativa la Regione del Veneto ha inteso sostenere la prosecuzione delle attività mettendo a disposizione altri dieci milioni di euro. Linea 3 – Piani Integrati a supporto delle imprese venete 2012-2013 - Nel corso del 2012 hanno preso avvio i progetti finanziati nell’ambito della cosiddetta Terza Fase, che ha posto un particolare accento sull’innovazione di processo, attraverso le “procedure lean”, il trasferimento della capacità di generare nuove idee, l’innovatività in termini di strategie e metodiche tecniche, commerciali e organizzative, l’introduzione di forme di risparmio energetico, la riduzione dell’impatto ambientale, l’internazionalizzazione. Sono stati finanziati 72 progetti per un totale di 6.635.000 euro - Alla fine del 2012 si è provveduto, ad approvare l’ultimo avviso previsto nell’ambito di tale linea d’intervento, che ha permesso di finanziare 92 progetti per un totale di quasi sette milioni di euro. La finalità principale è stata quella di sostenere il finanziamento di piani integrati a supporto delle imprese venete per la valorizzazione dell’eccellenza e dei settori strategici e per rispondere alle sfide globali che impongono di investire su innovazione, internazionalizzazione, aggregazioni. Rilanciare l’impresa veneta – Progetti di innovazione e sviluppo 2013 - Nell’ottica di costruire un sistema integrato di interventi a supporto del sistema socio-economico veneto, la Regione ha previsto un finanziamento a supporto delle imprese per progetti di innovazione e sviluppo per incrementare la qualità del capitale umano, le cui competenze sono risorse fondamentali su cui investire per rafforzare la vitalità e la capacità di adattamento dei sistemi produttivi. Per detti progetti di innovazione e sviluppo sono stati recentemente stanziati quindici milioni di euro, con tempi molto brevi di approvazione dei progetti presentati. Azioni innovative per le imprese edili del settore industriale 2012-2013 - L’iniziativa ha permesso di co-finanziare 10 progetti per un totale di 341mila euro. L’obiettivo è quello di sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese del settore edile industriale puntando sulla crescita e sulla conoscenza delle persone che lavorano nell’impresa per fronteggiare una domanda che richiede prodotti sempre più evoluti e diversificati, favorendo nel contempo la sostenibilità delle attività imprenditoriali. Imprese e occupazione giovanile 2012-2013 - L’iniziativa “L’istituto tecnico come prima impresa” nasce dall’impegno di attuare il protocollo d’intesa siglato tra la Regione del Veneto, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Confindustria Veneto. Essa prevede un “Pacchetto Giovani” finalizzato a migliorare le opportunità di crescita formativa e occupazionale dei giovani, ottimizzando il rapporto scuola-lavoro anche attraverso la promozione dell’Istruzione Tecnica. Nell’ambito di tale iniziativa sono stati approvati 5 progetti a valenza regionale (per un totale di un milione di euro) che mettono a disposizione degli Istituti Tecnici e degli Istituti Superiori una serie di opportunità tese a ridurre il divario tra scuola e impresa e a favorire azioni di placement che implementino nuovi servizi di incontro domanda e offerta di lavoro per i giovani in uscita dal sistema scolastico. Inoltre, nel quadro di avvicinamento tra il mondo dell’istruzione e quello delle imprese, la Regione ha inteso promuovere un modello che coinvolgesse direttamente e attivamente il sistema produttivo nella definizione di progetti di alternanza scuola-lavoro mirati al potenziamento delle skills degli studenti, ridefinendo nel contempo il contenuto professionalizzante dell’esperienza. A dicembre 2012 sono stati messi a disposizione due milioni di euro per la promozione di percorsi di alternanza scuola – lavoro rivolti a studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado del Veneto, da realizzarsi negli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015. L’iniziativa si colloca in continuità con le precedenti iniziative, che hanno consentito l’approvazione di 118 progetti da realizzare durante gli anni scolastici 2011-2012 e 2012-2013. Assegni di ricerca - Un ulteriore impegno della Regione è stato quello di potenziare il sistema universitario e della ricerca veneto, rafforzando i rapporti tra università, centri di ricerca e imprese, attraverso la valorizzazione delle risorse umane impegnate nell’ideazione e nella realizzazione congiunta e sinergica di progetti di ricerca e di innovazione a beneficio della competitività delle imprese e dello sviluppo del territorio. Nel 2012 sono stati avviati 60 ”Assegni di Ricerca”, finanziati nell’ambito dell’avviso approvato a fine 2011, con un impegno di quasi un milione e mezzo di euro. L’assegno di ricerca a disposizione ammonta a 24mila euro. Nel 2012 inoltre, sono stati approvati altri 125 progetti individuali di ricerca, per un impegno finanziario di 3 milioni di euro, che sono attualmente in fase di avvio. L’apprendistato - Il contratto di apprendistato rappresenta un importante strumento nel quadro dell’azione regionale per l’occupazione giovanile, la cui logica fondante è quella di offrire ai giovani un sistema di opportunità adeguate alle loro capacità, consentendo loro di vincere l’attrito del primo ingresso nel mondo del lavoro. La Regione del Veneto, tra il 2012 e il 2013, ha messo a disposizione ingenti risorse (oltre 18 milioni di euro) destinate alla formazione degli apprendisti (circa 25mila) assunti con una delle tipologie di contratto previste (apprendistato per la qualifica e il diploma, apprendistato professionalizzante o di mestiere, apprendistato di alta formazione e ricerca). Ammortizzatori sociali in deroga e politiche attive del lavoro - Dal 2009 la Regione del Veneto è impegnata nel garantire la realizzazione di percorsi di politica attiva del lavoro per i lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga: cassa integrazione e mobilità. Nel corso del quadriennio 2009-2012 il numero dei lavoratori complessivamente interessati agli ammortizzatori sociali in deroga è stato di 234.982, di cui oltre 28.000 per mobilità e 206.000 per cassa integrazione, per una spesa complessiva erogata di oltre 443 milioni di euro. Tramite le cosiddette “doti lavoro” sono stati garantiti un sostegno al reddito e la realizzazione di servizi personalizzati finalizzati alla riqualificazione professionale e all´eventuale ricollocazione nel mercato del lavoro. Tra il 2009 e il 2012 sono stati stanziati complessivamente oltre 120 milioni di euro, di cui circa la metà per politiche attive del lavoro che concorrono alla copertura del cofinanziamento regionale dovuto per le indennità percepite dai lavoratori tramite Inps. In questi quattro anni sono stati finanziati 276 progetti per oltre 160 soggetti accreditati coinvolti nelle attività. Nel quadriennio 2009-2012, il numero dei lavoratori che sono stati segnalati agli enti accreditati per i servizi al lavoro e stato di 160.862 (34.040 nel 2009, 41.836 nel 2010, 33.632 nel 2011 e 59.828 nel 2012). Di questi, 114.017 lavoratori pari al 71,12% del totale dei segnalati hanno avuto accesso ai servizi di politica attiva con la sottoscrizione del patto di servizio con una percentuale crescente nel corso degli anni considerando anche la presenza di un medesimo lavoratore in annate diverse. Al netto di queste ripetizioni i lavoratori coinvolti sono stati 84.283.. Per quanto riguarda il 2013, è stato deliberato un nuovo finanziamento di 10 milioni di euro a valere sul Fondo sociale europeo per interventi di politiche attive diretti a specifiche tipologie di lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali e disoccupati di lunga durata con particolare difficoltà ad affermarsi nel mercato del lavoro.  
   
 

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