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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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MABRO, ROSSI E SINDACATI: “PRIMA DI TUTTO PAGARE GLI STIPENDI ARRETRATI”
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Firenze, 18 giugno 2013 – Mattinata di lavoro tutta dedicata alla
Mabro il 15 giugno nella sede della giunta regionale. Il presidente Enrico
Rossi ha incontrato Maurizio Santoro, nuovo amministratore delegato, segnalato
dagli advisor di Cross Border e nominato dal consiglio di amministrazione di
Abbigliamento Grosseto. Il presidente era accompagnato dall’assessore alle attività
produttive Gianfranco Simoncini. Hanno partecipato all’incontro anche gli
assessori al Comune e alla Provincia di Grosseto Emanuel Cerciello e Gianfranco
Chelini.
L’incontro del presidente
Rossi con il nuovo amministratore delegato è stato cordiale. Maurizio Santoro
ha assicurato il proprio impegno per trovare una soluzione che consenta di
uscire dallo stallo attuale e che permetta all’azienda di rispondere agli
ordini produttivi, che ammonterebbero a un valore di oltre 800 mila euro.
L’amministratore delegato ha anche nuovamente confermato a presidente e
amministratori le potenzialità dell’azienda, che per qualità del prodotto e
know out, ha affermato, ha ancora mercato.
Successivamente presidente e
amministratori hanno incontrato le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e
Uil. Al termine i rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati hanno
convenuto sui punti che seguono.
“Si rileva che non si sono
ancora avute dalla proprietà risposte chiare né sulla volontà di procedere al
pagamento dei salari arretrati né sulla volontà di presentare entro il 30
giugno al Tribunale di Grosseto, così come concordato dal precedente
amministratore delegato Barontini con istituzioni e sindacati stessi, la
richiesta per la “Prodi bis”, che prevede la continuità produttiva e la ricerca
di un nuovo imprenditore tramite procedura concorsuale.
Istituzioni e sindacati
ribadiscono la necessità del mantenimento della continuità produttiva. Ciò deve
avvenire attraverso l’immediata corresponsione degli stipendi arretrati alle
lavoratrici della Mabro, la maggior parte delle quali non li riscuote da metà
dello scorso mese di gennaio. Questa è la condizione minima perchè in azienda
si possa creare un clima che consenta di mantenere la necessaria continuità
produttiva.
Istituzioni e sindacati
ribadiscono con forza la necessità che siano rispettati gli impegni presi dal
precedente amministratore delegato (rispondente per altro alla stessa proprietà
dell’azienda) di presentare entro il 30 giugno la richiesta per la “Prodi bis”.
Al momento, infatti, questa soluzione appare la più trasparente e funzionale
alla individuazione di una nuova proprietà, che sia in grado di mettere in
campo capitali, processi organizzativi e tutto quanto è necessario per il
rilancio dell’azienda.
L’azienda affronti subito il
rapporto con le organizzazioni sindacali e, con il supporto della Regione
Toscana, si attivi per la messa in sicurezza delle procedure per la cassa
integrazione. La Regione Toscana si adopererà presso il Ministero competente
per la definitiva autorizzazione.
La vicenda Mabro – hanno
convenuto i rappresentanti istituzionali e sindacali – appare emblematica.
Mentre tutti dichiarano che nella Mabro continuano ad esistere le potenzialità
produttive per proseguire e rilanciare l’attività, dopo ben 7 anni di tentativi
si deve purtroppo registrare la mancanza di un imprenditore che voglia
affrontare il rischio di impresa e mettere a disposizione i capitali che, anche
con eventuali ristrutturazioni, consentirebbero all’azienda di avere un futuro,
di mantenere a Grosseto un presidio produttivo fondamentale e di intraprendere
un rapporto corretto con le maestranze.
Qualora questo imprenditore
si presentasse, la Regione – si è concluso – sarebbe disponibile come sempre è
accaduto a mettere in campo tutti gli strumenti di supporto a disposizione:
incentivi alle assunzioni, a percorsi di formazione, per lo sviluppo
tecnologico e l’innovazione. La Regione infine sollecita l’amministratore
delegato ad incontrare quanto prima le organizzazioni sindacali, cosa che lo
stesso Ad ha assicurato che farà a breve. Istituzioni e sindacati ritengono che
nelle prossime due settimane ci saranno gli elementi per valutare le reali
intenzioni della proprietà e per poter assumere, rispetto all’evoluzione della
vicenda, le necessarie determinazioni. Per questo si sono date appuntamento
prima del 30 giugno, data di scadenza dei termini per la “Prodi bis”.
Il presidente della Regione,
inoltre, si è detto disponibile a tornare a Grosseto per un ulteriore confronto
qualora le organizzazioni sindacali lo ritengano necessario.
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