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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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TOSCANA, PAGAMENTI AI FORNITORI: 126 GIORNI IN MEDIA. ATTIVATO PIANO STRAORDINARIO DA 256 MILIONI
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Firenze, 18 giugno 2013 –
“La questione della cassa è un problema generalizzato a livello nazionale, che
ha molte ragioni, alcune interne, altre esterne. La media di pagamento della
Toscana ai fornitori è di 126 giorni di ritardo, una media non certo
disprezzabile. Considerato il processo di concentrazione sugli Estav, l’Estav
Centro è quello che si ritrova le aziende più grandi, come Firenze, Careggi,
Meyer, che magari sono più in difficoltà con i pagamenti. E comunque la Regione
sta affrontando già da tempo questa situazione.” Risponde così l’assessore
Luigi Marroni alle affermazioni di Stefano Mugnai, vicepresidente della
Commissione Sanità in Consiglio regionale.
Tre i punti chiave
dell’azione della Regione:
L’assessorato al diritto
alla salute ha concordato con il Bilancio Regionale un piano di pagamenti
straordinario per il periodo marzo/settembre 2013 di 256,7 milioni di Euro che
si aggiunge alle usuali rimesse mensili. In particolare sono state riservate ad
Estav Centro 21,6 milioni di Euro, all’Asl 10 56,4 milioni di Euro ed all’Aou
Careggi 26,5 milioni di Euro.
Sulla base del rinnovato
modello di ripartizione delle risorse mensili da erogare alle aziende, rispetto
al mese precedente, nei mesi di giugno e luglio 2013 sono state/saranno
incrementate le risorse erogate ad Estav Centro per circa 2,8 milioni di Euro
al mese, per complessivi 5,6 milioni di Euro.
La Regione Toscana, alla
fine di maggio scorso, ha chiesto al Mef di accedere all’anticipazione di
cassa, ex D.l. 35-2013 (prima tranche), per un importo pari a 231 milioni di
Euro. E’ previsto l’incasso di tale importo nel corso del prossimo autunno,
risorse che saranno utilizzate dalle aziende e dagli Estav per la riduzione
dell’esposizione debitoria pregressa nei confronti dei fornitori.
Sulla questione interviene
anche Beatrice Sassi, direttrice di Estav Centro: “Abbiamo negoziato con le
aziende una modalità di rimessa della cassa, non tanto volta a coprire l’intero
fatturato in assenza di sufficiente liquidità, quanto a stabilizzare il flusso.
Ciò ci consente di stipulare accordi con i fornitori. Cosa che puntualmente
facciamo. La carenza di liquidità mi pare inoltre un problema diffuso, che si è
concentrato in Estav perchè in questo ente si è compiuto un ingente processo di
centralizzazione senza che la cassa sia stata proporzionalmente adeguata. La
regione sta facendolo e le aziende stanno aderendo. Tanto che nel mese di
maggio la rimessa complessiva ha uguagliato il fatturato.”
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