|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
|
|
|
|
|
IMU, IVA E... AUTO IL GOVERNO: LE RISORSE? NON RINVENIBILI FEDERAUTO: CHI DI TASSE FERISCE DI TASSE PERISCE
|
|
|
|
|
|
Roma, 18 giugno 2013 - I soldi al momento non ci sono. L´eliminazione
completa dell´Imu costa 4 miliardi e altrettanto il blocco di un punto
dell´Iva, cifre che «fanno ipotizzare interventi compensativi di estrema
severità che al momento non sono rinvenibili». Lo ha espresso il ministro
dell´Economia Fabrizio Saccomanni in Senato rispondendo ad alcune
interrogazioni. E, dagli studi di Porta a Porta anche il titolare dello
Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, conferma che l’aumento dell´Iva è
inevitabile.
"Noi confidiamo molto
che questo governo di larghe intese mantenga gli impegni che ha preso alla sua
nascita e che, prima ancora di abbassare la pressione fiscale su famiglie e
imprese, almeno non la aumenti. Se falliranno in questo banale e preliminare
obiettivo la fiducia degli italiani su questo esecutivo, e anche la nostra,
subirà un pesante smacco. Forse fatale. L´ennesima doccia fredda dopo la miopia
del Governo Monti che, se ha il merito di averci ´salvato´ dal disastro, ha il
demerito di non aver fatto nulla per rilanciare l´economia italiana, in primis
i consumi interni, il vero nostro pilastro", afferma il presidente di
Federauto, Filippo Pavan Bernacchi. "Per quello che ci compete sottolineo
con forza che i 170 euro in più che costerebbe un´auto a causa dell´aumento di
un altro punto di Iva, rischiano di diventare un peso insopportabile per il
settore automobilistico già in allarme rosso. Anzi, proprio l´Iva andrebbe
abbassata di qualche punto per agevolare famiglie e imprese a sostituire i
propri automezzi obsoleti, inquinanti e insicuri, e far ripartire i consumi.
L’ennesimo balzello sarà un boomerang per lo Stato, senza contare che affondare
un settore che contribuisce già per quasi 68mld di euro ogni anno è molto poco
lungimirante, per usare un eufemismo”.
Anche il ministro allo
Sviluppo economico, Flavio Zanonato conferma: «Fra 16 giorni senza che il
governo faccia nulla, visto che è stato un provvedimento già deciso dal
precedente esecutivo, noi avremo l´Iva aumentata di un punto dal 21 al 22%. Lo
ho già detto nella mia assemblea più difficile, quella della Confcommercio e lo
dico ora: in questo momento soldi per evitare l´aumento dell´Iva nel bilancio
dello Stato non ce ne sono».
Se fosse confermata questa
calamità, Federauto prevede che l’effetto boomerang per lo Stato si manifesterà
anche attraverso costi sociali altissimi dovuti all´estrema difficoltà di un
settore - quello autoveicolistico - da 1,2mln di addetti, e in miliardi di euro
di mancate vendite, con conseguenti mancati introiti dall’Iva ma anche da bolli
e Imposte Provinciali di Trascrizione.
"Ci chiediamo - ha
aggiunto il presidente dell’associazione che rappresenta i concessionari di auto,
veicoli commerciali, camion e autobus di tutti i brand commercializzati in
Italia - perché, nonostante sia cambiato il Governo, si perseveri con scelte
capestro per il Paese? Perché assistiamo a lunghi dibattiti sulla necessità di
rilanciare i consumi per far ripartire l´economia, il cui cardine sono i
consumi interni, e poi si fa l’esatto contrario e si chiedono una volta di più
inutili sacrifici agli italiani? Perché a suon di tasse si distruggono le
aziende, i posti di lavoro, e si uccide l´economia italiana che molto avrebbe
da esprimere?"
Conclude Pavan Bernacchi:
"La nostra idea è che – come nella Curva di Laffer – chi di tasse ferisce
di tasse perisce. Laffer ha dimostrato che aumentando le tasse diminuiscono i
consumi e lo Stato, paradossalmente, vede diminuire le entrate. La politica, e
il governo in particolare, oggi dovrebbe suonare una sola musica: diminuire la
spesa pubblica e fare ripartire l´economia, il Pil. Se non hanno il coraggio di
affrontare questi tagli drastici e urgenti il nostro paese andrà incontro ad
anni di sofferenza, proprio come in un´economia di guerra”.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|