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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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SERVONO IDEE NUOVE PER FAR RIPARTIRE L´ECONOMIA PAVESE
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Pavia, 18
giugno 2013 - Guardare avanti nonostante
la crisi, che continuerà anche per tutto il 2013, facendo leva sulle eccellenze
del territorio e mettendo in campo idee e nuove progettualità.
Dalla
undicesima edizione della “Giornata dell’economia”, tenutasi questa mattina (14
giugno 2013 n.D.r.) presso la sala consigliare della Camera di Commercio di
Pavia, il messaggio uscito dai relatori ufficiali e dagli intervenuti è stato
concorde: reagire.
I dati
macroeconomici e strutturali dell’economia pavese, presenti nel ricco e
voluminoso “Rapporto 2013” elaborato dal Centro studi camerale, sono stati
anche nel 2012 tutti di segno negativo: meno 0,2% il tasso di crescita delle
imprese che sono scese sotto quota 50 mila (sono 49.793), meno 3,50% il calo
della produzione rispetto al 2011. E il primo semestre dell’anno sembra
accentuare questa tendenza, con un ulteriore e sensibile calo del numero di
imprese e con casi recenti di cronaca come quello della multinazionale Merkel
che ha annunciato la chiusura. Con la conseguente perdita di 170 posti di
lavoro.
A questa
situazione si aggiungono i dati strutturali che contribuiscono a rendere il
sistema economico pavese molto debole: la presenza del 61,3% di ditte
individuali contro la media del 45% della Lombardia, e di conseguenza
l’esistenza di solo il 18,5% di società di capitali contro la media regionale
del 31,5%. Altro dato decisamente preoccupante il calo delle imprese giovanili
che, nel 2012, è stato del 4,5, parzialmente compensato dalla costituzione di
sole 16 srl semplificate, quelle che si possono aprire con 1 euro e che sono
riservate agli under 35.
Occorre
allora ancorarsi ai dati positivi fatti emergere dalla relazione del prof.Piero
Mella della Facoltà di Economia dell’Università di Pavia. Al patrimonio
famigliare dei pavesi la cui media, specie per i valori immobiliari, è
superiore a quella lombarda. Ma soprattutto alle infrastrutture della
conoscenza e dei servizi rappresentati dalla Sanità e dall’Università ed anche
dalle dotazioni energetiche, tutti settori in cui Pavia è ai primi posti in
Lombardia. E anche alle imprese pavesi che stanno puntando con decisione
sull’export e riescono così a penetrare con successo sui mercati esteri.
Occorre
soprattutto lanciare nuove idee, come ha fatto il presidente della Camera di
Commercio, Giacomo de Ghislanzoni Cardoli: “l’incidenza dell’agricoltura sul
Pil della nostra provincia è rilevante e abbiamo prodotti leader come riso e
vino: è venuto il tempo di pensare seriamente a costituire la facoltà di
Agraria presso l’ateneo pavese”.
La
proposta del presidente della Camera di Commercio ha un illustre precedente:
nel 1963 venne aperta la Facoltà di Economia a Pavia, grazie all’impulso non solo
finanziario dell’allora presidente Alberto Ricevuti. Un ruolo fondamentale
messo in evidenza dal Preside della Facoltà di Economia, prof.Antonella
Zucchella, che ha ricordato i 50 anni della nascita. Una facoltà che oggi con
le quattro lauree magistrali, due delle quali in lingua inglese, consente agli
studenti di studiare un anno in Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Australia e
recentemente anche ad Hanoi e, volendo, a conseguire la doppia laurea sia
italiana che estera.
A sferzare i
rappresentanti del mondo imprenditoriale e associativo che hanno gremito la
sala, ci ha pensato Sebastiano Barisoni, caporedattore News di Radio 24,
secondo cui “occorre uno sforzo complessivo di tutto il sistema Paese non
illudendosi di poter tornare alla situazione economica, alle abitudini e agli
stili di vita degli anni prima della crisi” e suggerendo come unica soluzione
agli industriali pavesi “la costituzione di reti di imprese”.
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