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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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NUOVO BIOMARCATORE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL CANCRO
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Bruxelles, 18
giugno 2013 - Quanto prima si scopre il
cancro, tante più possibilità ci sono di curarlo. Benché questo sia il
messaggio chiave alla base di molte campagne di informazione, i metodi di
diagnosi hanno ancora bisogno di essere migliorati.
Un modo per
scoprire la malattia è fare un test per rilevare alcune sostanze, conosciute
come marcatori tumorali, che si trovano nel sangue, nelle urine o nei tessuti
del corpo in caso di cancro. Solo pochissimi di questi marcatori sono stati
identificati per i tumori in fase precoce, ritardando la diagnosi e la cura.
Il progetto Flowerfields ("Early-stage Tumour
Markers Based on the Flower Proteins"), coordinato dal dott. Eduardo Moreno presso l´Università di Berna, ha
l´obiettivo di aiutare i medici a compiere la diagnosi prima che si sviluppino
tumori aggressivi. Il progetto è finanziato dal Consiglio europeo della ricerca
(Cer) nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Si tratta di un
progetto "Proof of Concept" che è stato assegnato al dott. Moreno per
il suo lavoro durante il progetto Supercompetitor, svolto con una sovvenzione
Starting Grant del Cer, nel quale ha esplorato il concetto di concorrenza tra
le cellule nel contesto della proliferazione del tumore.
La maggior parte
dei tumori umani sono in uno stadio piuttosto avanzato quando vengono scoperti,
poiché sono rilevati solo quando avvengono cambiamenti morfologici. A quel punto,
però, spesso le opzioni di cura sono limitate. Uno studio statunitense ha
scoperto che l´80 per cento delle donne affette da cancro epiteliale dell´ovaio
hanno già segni di diffusione al momento della diagnosi, di conseguenza solo il
19-32 percento sopravvive più di cinque anni. Al contrario, una diagnosi
precoce aumenta il tasso di sopravvivenza di cinque anni dell´80-90 per cento.
Il cancro nei suoi
stadi molto precoci e le cellule precancerose esprimono un codice molecolare
conosciuto come codice di Flower nelle forme di cancro dette "cancro
epiteliale". Queste includono il cancro alle ovaie, al seno, alla
prostata, ai polmoni, al colon e alla pelle. Sin dall´inizio del progetto, a
febbraio 2013, il team è già riuscito a provare che la proteina di Flower è
valida come biomarcatore per il cancro. Ulteriori test dimostreranno inoltre se
la stessa proteina possa essere usata per controllare se la cura è riuscita a
eliminare tutte le tracce di cancro.
Gli obiettivi di
Flowerfields sono duplici: sviluppare ligandi migliori (sostanze che si legano
a un´altra entità) che possano essere usati nei test diagnostici per
l´espressione del gene Flower e poi confermare il loro potenziale clinico,
usando esempi umani.
Questa seconda
fase sarà svolta in collaborazione con l´Istituto di patologia dell´Ospedale
universitario di Berna e con l´Hospital Clínic di Barcellona su almeno 50
campioni. Si tratta del minimo necessario richiesto da molte aziende
farmaceutiche, alcune delle quali hanno già espresso il loro interesse nella
ricerca, prima di prendere in considerazione la tecnica per una licenza.
Per maggiori
informazioni, visitare:
Università di
Berna
http://www.unibe.ch/
Consiglio europeo
della ricerca (Cer)
http://erc.europa.eu/
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