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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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ELISOCCORSO, DALLA REGIONE TOSCANA 15 MILIONI E MEZZO PER IL 2013
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Firenze, 18
giugno 2013 – Dalla Regione 15.700.000 euro per lo svolgimento del servizio di
elisoccorso nel 2013. Lo stabilisce una delibera approvata oggi dalla giunta su
proposta dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni. Il finanziamento
complessivo sarà così ripartito: 6 milioni ciascuna alle Asl 1 di Massa Carrara
e 9 di Grosseto, dove operano i due apparecchi Pegaso 2 e Pegaso 3, che fanno
servizio diurno e notturno; 3.700.000 alla Asl 10 di Firenze, dove opera Pegaso
1, che fa servizio diurno. Nel 2012, i tre apparecchi Pegaso hanno effettuato
1.957 missioni di soccorso sanitario, di cui 128 sulle isole dell’arcipelago
toscano.
“Finora il
bilancio di questo servizio è molto soddisfacente – sottolinea l’assessore
Luigi Marroni – anche grazie alla grande professionalità e dedizione di tutti
gli operatori coinvolti nel servizio. In tutte le missioni compiute,
l’intervento di elisoccorso ha garantito il trasporto in tempi rapidi
nell’ospedale più appropriato. Ciò non toglie che si sia sempre alla ricerca di
un miglioramento di questo servizio così fondamentale per salvare vite dei
cittadini toscani e di quanti si trovano, anche per turismo, nella nostra
regione”.
L’elisoccorso
in Toscana-
In Toscana
il servizio di elisoccorso, attivato dal luglio 1999, è organizzato su tre basi
operative:
elicottero Pegaso 1, con base all’ospedale
Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri), nella Asl 10 di Firenze, con
competenza operativa prevalente nell’area Toscana centrale;
elicottero
Pegaso 2, con base all’ospedale Misericordia della Asl 9 di Grosseto, con
competenza operativa prevalente nell’area Toscana sud e isole dell’arcipelago;
elicottero
Pegaso 3, con base all’aeroporto del Cinquale, Asl 1 di Massa Carrara, con
competenza operativa prevalente nell’area Toscana nord e isole dell’arcipelago.
L’elicottero
Pegaso 1 opera in orario diurno, mentre
sia Pegaso 2 che Pegaso 3 sono in grado
di volare anche di notte, garantiscono 22 ore di operatività al giorno, con
turni di 11 ore intervallati da un’ora di fermo tecnico, e sono abilitati al
sorvolo del mare e pertanto garantiscono il soccorso nelle isole
dell’arcipelago toscano.
L’elisoccorso
viene utilizzato per:
interventi territoriali di emergenza/urgenza
(interventi primari);
trasporti interospedalieri di emergeza/urgenza
(interventi secondari);
attività di soccorso in ambiente
ostile/montano;
attività addestrativa, voli per ricognizioni,
sopralluoghi;
missioni tecnico logistiche su richiesta del
Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (Sast).
L’attività
dell’elisoccorso nel 2012
Nel 2o12,
l’elisoccorso ha effettuato in Toscana 1.957 missioni di soccorso sanitario,
delle quali 1.325 (67,7%) rappresentate da interventi primari (direttamente sul
luogo di evento). In particolare, 128
(9,7%) missioni di elisoccorso per interventi primario sono state
effettuate nell’arcipelago toscano, nelle seguenti isole: 1 a Montecristo, 14 a
Capraia, 6 a Giannutri, 96 al Giglio, 11 all’Elba. Gli interventi primari nelle
isole dell’arcipelago toscano sono effettuati quasi esclusivamente con gli
elicotteri 118, che rappresentano pertanto il mezzo di gran lunga più efficace
per effettuare il soccorso sanitario nelle isole.
Questi gli
interventi primari compiuti nel 2012: Pegaso 1 (Firenze): 577 (501 codice
rosso, 73 giallo, 3 verde); Pegaso 2 (Grosseto): 459 (370 codice rosso, 74
giallo, 2 verde, 13 bianco); Pegaso 3 (Massa): 289 (241 codice rosso, 44
giallo, 2 verde, 2 bianco).Queste le divisioni per codice: rosso 1.112; giallo
191; verde 7; bianco 15.
In tutte
le missioni, l’intervento di elisoccorso ha garantito il trasporto del paziente
direttamente dal luogo dell’evento all’ospedale appropriato, per dotazioni e
funzionalità, all’ottimale percorso di diagnosi e cura (in particolare per le
patologie tempo dipendenti quali trauma,
ustioni, infarto, ictus), nei tempi più rapidi possibile ed in linea con le
indicazioni internazionali secondo le quali la precocità condiziona
pesantemente gli esiti di mortalità e di disabilità residua (golden hour).
Gli interventi
secondari (da un ospedale all’altro, di emergenza/urgenza tempo dipendenti)
sono stati in totale 609, di cui 135 (22,1%) in partenza dall’ospedale di
Portoferraio. Nella quasi totalità dei casi, i trasferimenti interospedalieri
di emergenza urgenza si sono resi necessari per trasportare il paziente, in
tempi competitivi rispetto al trasporto via terra, verso presidi ospedalieri in
grado di garantire prestazioni diagnostiche
terapeutiche di emergenza urgenza non eseguibili nell’ospedale di
partenza.
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