|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
|
|
|
|
|
ZAIA: “IL VENETO SI CANDIDA A DIVENTARE IL LABORATORIO DEL FEDERALISMO FISCALE. DALLE RIFORME PASSA IL RILANCIO DELL’ECONOMIA”
|
|
|
|
|
|
Venezia,
18 giugno 2013 - “Potrebbe risultare stridente parlare di riforme, statuti e
federalismo, in un momento in cui alla politica si chiede soltanto di superare
le difficoltà economiche e sociali. Ma è proprio partendo dalle riforme
istituzionali che si garantisce un rilancio stabile dell’economia. Si stanno
bloccando le parti più virtuose del Paese, e il Veneto è fra queste”.
Lo ha
affermato ieri il Presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia,
intervenendo a Palazzo Ducale a Venezia al convegno “Dallo Statuto alle riforme
– Il regionalismo italiano nella stagione delle riforme”, organizzato dal
Consiglio Regionale del Veneto.
“La storia
e l’attualità ci dimostrano che tutte le democrazie che hanno dati economici
positivi sono passate attraverso un vero decentramento – ha detto Zaia –.
Dobbiamo abbandonare definitivamente il principio dell’uniformità per
abbracciare quello dell’autonomia differenziata”.
“Il Veneto
si candida a essere il laboratorio del federalismo fiscale, quello vero, quello
che consentirà finalmente di far tornare sui territori i surplus di gettito”,
ha annunciato Zaia che è tornato a chiedersi come mai, a parecchi anni dalla
riforma del titolo V della Costituzione, “ancora non si sia avuto il coraggio
di applicare i costi standard i quali, se avessero come modello quelli della
pubblica amministrazione del Veneto, libererebbero immediatamente circa 30
miliardi di euro, un terzo del costo annuale del debito pubblico”.
Riferendosi
poi all’anniversario del nuovo Statuto del Veneto, il Presidente Zaia ha
sottolineato: “La nostra Regione, maggioranza e opposizione insieme, ha fatto
la sua parte introducendo ciò che a livello nazionale sembra ancora tabù:
snellimento dei lavori consiliari, una nuova legge elettorale che dà la
possibilità di scegliere i propri rappresentanti, il limite ai mandati per
evitare incarichi a vita. Abbiamo poi tagliato davvero in modo sensibile i
costi della politica. E non vorrei mancare di sottolineare che il nostro
statuto ha una parola chiave: autogoverno”.
“Il federalismo
è centripeto mentre il centralismo è centrifugo” ha concluso Zaia con un
accenno alle pronunce della Corte Costituzionale: “Dal ‘48 ad oggi la Consulta
si è sempre ispirata a prìncipi centralistici. Se questa posizione poteva andar
bene quando c’era la necessità di difendere lo stato nazionale, quando il mondo
era diviso in due blocchi, ora queste esigenze sono tramontate. Tutti ormai
dicono che la carta istituzionale non è intoccabile. Risolviamo per sempre
questo federalismo imperfetto che è andato a discapito di chi è virtuoso e a
vantaggio di chi è inefficiente e sprecone. Introduciamo il Senato delle
Regioni: la sua assenza sta creando costi enormi in termini di ingestibilità
del sistema”.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|