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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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REGIONI, UN WORKSHOP PER TROVARE LAVORO ALLE PERSONE PIÙ DEBOLI LA LIGURIA APRE APPALTI A COOPERATIVE SOCIALI
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Genova, 18
Giugno 2013. Trovare una ricetta comune per venire incontro alla forte
richiesta di inclusione sociale in tempi di crisi occupazionale e scarsità di
risorse per i servizi sociali.
La Regione
Liguria ricomincia dal Testo Unico delle norme per il terzo settore e dalle
normative sulle centrali acquisti e gli appalti pubblici che lo prevedono, per
destinare una quota del 5 % per cento degli appalti di servizio, in particolare
quelli sotto la soglia europea dei 200 mila euro, all´inserimento lavorativo
delle fasce deboli, quelle che comprendono persone disabili, emarginati in
grado di lavorare. Ma anche per i grandi appalti è possibile inserire una
clausola che consente di favorirne comunque l´inserimento.
"Una
cosa importante per la dignità di queste persone, un segno di civiltà per tutti
e un modo per sostenere la rete socio-assistenziale dei servizi per le persone
in difficoltà", afferma l´assessore all´Amministrazione Generale e
Bilancio Pippo Rossetti.
È
l´obiettivo del workshop, che si è svolto lunedì 17 giugno nel pomeriggio, al
Teatro della Gioventù di Genova promosso dalla Regione Liguria per indicare
agli enti del settore regionale, alle società in house della Regione Liguria il
percorso per affidare commesse pubbliche alle cooperative sociali di tipo B,
quelle con almeno il 30% di soci lavoratori appartenenti alle categorie
svantaggiate.
Le
cooperative sociali, possono occuparsi di diversi lavori, dalla manutenzione
del verde, alla piccola manutenzione edilizia, alle pulizie, ai traslochi e di
molte altre attività che interessano gli enti pubblici.
Frattanto,
la Regione Liguria, che con l´assessore Lorena Rambaudi ha il coordinamento dei
problemi del Welfare nelle Conferenza delle Regioni, punta anche a una modifica
della legge nazionale 381 del 1991 per aggiornarla rispetto ai soggetti
svantaggiati da inserire nel mondo del lavoro.
Purtroppo oggi
la platea delle parsone svantaggiate e molti più ampia, c´è bisogno di una
modifica normativa a livello nazionale, una richiesta che farò al ministro del
Lavoro e Politiche Sociali Enrico Giovannini con il quale abbiamo già parlato
delle modifiche normative che, al di là delle risorse finanziarie, possono
aiutare l´inserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate".
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