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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Giugno 2013
 
   
  AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLA MISURA STATALE A FAVORE DELLA SCANDINAVIAN AIRLINES (SAS)

 
   
  Bruxelles, 20 giugno 2013 - La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita per verificare se una misura di sostegno pubblico concesso nel 2012 da Svezia e Danimarca per Scandinavian Airlines (Sas) è in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato. La Commissione ha inoltre esaminato le altre misure a favore della Sas nel 2009, 2010 e nel 2012 ed è giunto alla conclusione che questi siano stati effettuati a condizioni di mercato e pertanto non comportano aiuti di Stato. Sas è la principale compagnia aerea in Scandinavia. I suoi quattro maggiori azionisti sono la Svezia (21,4%), la Danimarca (14,3%), Norvegia (14,3%) e la Knut e Alice Wallenberg Foundation (Kaw) (7,6%). La posizione finanziaria Sas ´è stata debole per diversi anni e la sua performance finanziaria si è deteriorata in modo significativo dal 2008. Al fine di attuare un programma di riduzione dei costi, la Svezia, la Danimarca e la Norvegia, insieme con Kaw e diversi giocatori private, capitale iniettato in Sas nel marzo 2009 e nell´aprile 2010, attraverso due questioni giuste (caso Sa.29785 ). La Commissione ha concluso che tali misure coinvolto nessun aiuto di Stato perché sono state effettuate a condizioni di mercato e, pertanto, non hanno fornito alcun vantaggio indebito a Sas. Questo risultato è in particolare sulla base del fatto che soggetti pubblici e privati ​​hanno partecipato ugualmente nelle questioni dei diritti. Nel mese di aprile 2012, Sas e lo svedese compagnia statale Swedavia stipulato una transazione di vendita-and-lease-back per quanto riguarda beni immobili appartenenti al Sas (caso Sa.36327 ). La Commissione ha concluso che l´operazione non comportava un aiuto di Stato in quanto è stata effettuata a condizioni di mercato. In particolare, il processo di vendita è stata effettuata tramite asta e il prezzo è stato stabilito sulla base di una valutazione indipendente. Anche nel 2012, Sas ha preparato un piano di business, con l´obiettivo di ridivenire redditizia. In questo contesto, una linea di credito revolving (Rcf) concessi in passato a Sas da un certo numero di banche è stata sostituita da una nuova Rcf di Sek 3,5 miliardi (circa € 400 milioni). La metà dei nuovi Rcf è fornita da Svezia, Danimarca e Norvegia in proporzione alla loro quota di partecipazione e il restante 50% dalla maggior parte delle banche che hanno partecipato al vecchio Rcf e Kaw (caso Sa.35668 ). La Commissione dubita che la nuova Rcf è stata effettuata in condizioni di mercato, come i soci pubblici, da un lato, e le banche e Kaw d´altra parte non si trovavano in una situazione analoga. In particolare, mentre gli azionisti pubblici hanno aumentato la loro esposizione al Sas attraverso la partecipazione alla nuova Rcf, le banche significativamente ridotto il loro dato che hanno all´incirca dimezzato il loro contributo alla nuova Rcf rispetto alla precedente Rcf. Inoltre, la Commissione ha preoccupazioni per quanto riguarda l´affidabilità del business plan, sulla base del quale gli azionisti pubblici hanno deciso di partecipare al nuovo Rcf. Si è quindi aperto un´inchiesta sulla partecipazione di Svezia e Danimarca in questa misura. L´avvio di un´indagine approfondita offre ai terzi interessati la possibilità di formulare osservazioni sulle misure in esame. Essa non pregiudica l´esito delle indagini.  
   
 

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