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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Giugno 2013 |
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RICERCATORI CREANO VIE NERVOSE SINTETICHE PER NUOVE CURE ANTIBATTERICHE
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Bruxelles, 20
giugno 2013 - I batteri, per lo più, prosperano a temperature estreme e in
condizioni aride. Alcuni tipi di batteri hanno però la capacità di fare questo
e altro: crescono in diversi ambienti e si adattano facilmente. Una di queste
specie è il Bacillus subtilis. Conosciuto per la sua capacità di stabilirsi nel
terreno e nell´acqua, i ricercatori hanno trovato prove che il B. Subtilis è
frequentemente presente anche nell´intestino umano.
Il B. Subtilis
forma endospore che sono in grado di proteggerlo dalla privazione di sostanze
nutritive. I ricercatori hanno sfruttato questo aspetto e hanno spesso usato il
batterio controllabile geneticamente come fabbrica di cellule nella
biotecnologia. Qui entra in gioco Basynthec ("Bacterial synthetic minimal
genomes for biotechnology"), un progetto lanciato nel 2010 con un
finanziamento dell´Ue di quasi 3 milioni di euro. Il suo scopo era sviluppare
un approccio basato su modelli per ingegnerizzare B. Subtilis e creare moduli
sintetici per produrre metaboliti e proteine di interesse. Questa ricerca
potrebbe in definitiva portare a nuove cure antimicrobiche per le infezioni
batteriche.
I risultati
potrebbero tuttavia anche portare a una migliore sicurezza del ceppo, riducendo
la capacità dei ceppi di batteri di sopravvivere e facendo diminuire gli
effetti collaterali indesiderati presenti in tutti gli organismi naturali.
Questo a sua volta ridurrebbe i trasferimenti genetici accidentali e le
interazioni indesiderate con l´ambiente, gli esseri umani o i prodotti.
Il progetto è
sostenuto nell´ambito del tema "Bioeconomia basata sulla conoscenza"
del Settimo programma quadro (7° Pq). Coordinati dall´Institut National de la
Recherche Agronomique (Inra) in Francia, i partner del progetto hanno usato la
biologia computazionale e sperimentale con nuove metodologie ad alto rendimento
per modificare e ridurre il cromosoma di questo particolare ceppo "a
piacimento".
Il team ha
prodotto, raccolto e sottoposto centinaia di ceppi cancellati (ceppi nei quali
parte di un singolo cromosoma era andato perduto) a uno screening ad alto
rendimento per individuare obiettivi antimicrobici e altre applicazioni. Il
team di Basynthec ha inoltre creato percorsi sintetici per la traslazione delle
proteine e per la produzione della vitamina B5, permettendo così ai ricercatori
di testare il loro pieno potenziale. Per questo lavoro è stato richiesto un
brevetto.
Il consorzio è
partito dalla convinzione che era necessario identificare sia nuovi
antimicrobici per la cura delle infezioni batteriche, sia obiettivi per gli
antimicrobici all´interno della cellula batterica. I ceppi di cancellazione
generati nello studio hanno permesso ai ricercatori di determinare quali ceppi
sono relativamente resistenti al Sublancin 168, un peptide antimicrobico innescato
dal B. Subtilis che ha la capacità di distruggere diversi organismi di un certo
tipo.
Ci sono molte
aziende che producono enzimi per l´industria farmaceutica. La specie del
Bacillus è già conosciuta per il basso costo e per la sua efficienza nella
produzione di catene, ma si può ancora migliorare, per esempio eliminando gli
effetti collaterali indesiderati durante la produzione. Il team spera che
associando il quadro di modellazione di Basynthec a ceppi batterici convalidati
e meno complessi si potranno incoraggiare gli scienziati a usarlo come
piattaforma biotecnologica generica per un migliore controllo e una migliore
manipolazione del metabolismo cellulare durante i processi industriali.
Il team di
Basynthec ha riunito esperti di Novozymes A/s (Danimarca), Inra Transfert
(Francia), Ernst-moritz-arndt-universität Greifswald (Germania), Academisch
Ziekenhuis Groningen (Paesi Bassi), Dsm Nutritional Products (Svizzera),
Eidgenössische Technische Hochschule Zürich (Svizzera) e l´Università di Chicago
(Stati Uniti).
Per maggiori
informazioni, visitare:
Basynthec
http://www.Basynthec.eu/
Institut National
de la Recherche Agronomique (Inra)
http://www.Inra.fr/en/
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