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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Giugno 2013
 
   
  OSSERVATORIO BIRRA MORETTI PRESENTA LA QUARTA RICERCA SOCIALE SUI GRANDI TEMI CHE ENTUSIASMANO L’ITALIA “ITALIANI: TIFOSI DA DIVANO!” A CASA PIÙ CHE SUGLI SPALTI, SUL DIVANO E IN COMPAGNIA DI AMICI, FRA SCARAMANZIE E RITUALITÀ: UN´INDAGINE FIRMATA BIRRA MORETTI E DUEPUNTOZERO-DOXA SVELA COME SI VIVE (E SI TIFA) IL CALCIO LUNGO TUTTO LO STIVALE. OBIETTIVI, SINCERI E CONVIVIALI: COSÌ SI DEFINISCONO I TIFOSI ITALIANI

 
   
  Dopo “Italiani? Sinceri, ma non troppo” del 2007, “Italiani a Raggi Eat” del 2010 e “Gli italiani? Kitchen People!” del 2012, l´Osservatorio Birra Moretti torna a indagare sui fenomeni che più entusiasmano il Bel Paese, sui grandi temi che animano e caratterizzano il nostro vivere sociale. Il sondaggio “Italiani: tifosi da divano!”, condotto dall´istituto di ricerca Duepuntozero Doxa, mette sotto la lente di ingrandimento gli aspetti più salienti e le tante sfaccettature della nostra irrefrenabile, genetica, viscerale e spesso parzialissima passione per il calcio. “Birra Moretti si è sempre fatta portavoce dei valori migliori del calcio, quali la convivialità, la gioia dello stare insieme, lo spirito di squadra e il rispetto delle regole ed ha sempre creduto che la maggioranza degli italiani creda proprio nel calcio vissuto in questo modo, ovvero in quello che possiamo chiamare con una parola fair play. Il fair play non solo del calcio giocato, dei giocatori, ma del calcio vissuto dagli spettatori. Ed è stato quindi proprio questo il focus della ricerca” dichiara Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione di Heineken Italia. 1.000 le persone tra i 18 e i 64 anni (rappresentative di 37 milioni di italiani) coinvolte nel mese di aprile dal sondaggio, secondo quote rappresentative della popolazione di riferimento per area geografica, sesso ed età. Il risultato è una cartina al tornasole su come, quanto, quando e dove in Italia si vive (e si tifa) il calcio. È un microfono aperto sui riti scaramantici e sugli sfottò del pre-e del post partita. È un termometro del tifo che traccia l´identikit del fan più accanito o del disinteressato assoluto. È una nitida istantanea su coloro che in Italia, soprattutto la domenica, corrono col cuore, con gli occhi e con la mente dietro a un pallone ma anche su coloro che (pochi, pochissimi, a onor del vero) quel pallone, magari di nascosto, lo vorrebbero bucare. Questi i dati più significativi emersi dalla ricerca: • Dal Super-tifoso al Desperate partner: i 6 volti del tifoso italiano • Meglio il divano che gli spalti. Ben il 48% dei tifosi ritiene ideale vedere la partita da casa e solo il 33% va allo stadio • La Partita è un momento sociale: con amici o parenti, l’importante è vederla in compagnia • È una questione di Fair-play (sia durante sia dopo la partita). Tifo si ma con rispetto! • Quadrifoglio e cornetti... Quando la ritualità conta più di tutto • Birra batte vino 48 a 2: la Birra (Moretti) è la “bevanda ideale da partita” • Italiani: un popolo di allenatori e opinionisti! • Da Del Piero a Totti e Belen, con chi si vorrebbe vedere la partita • Per la sfida del secolo si è disposti a rinunciare a tutto ma non ad amici e sesso I 6 volti del tifoso italiano Partiamo da un dato di fatto: il calcio è lo sport in assoluto più amato in Italia (il 60% dei nostri connazionali dichiara di seguirlo sempre o per lo meno spesso). Lo seguono a ruota (è proprio il caso di dirlo) la Formula 1 (57%) e il Moto mondiale (55%). Tennis (24%), pallavolo (20%), ciclismo (19%) sono ancora a distanza di sicurezza. Va da sé, però, che c’è modo e modo per vivere la propria passione: dall’indagine emergono ben 6 differenti profili che tratteggiano in maniera inequivocabile altrettanti livelli di affezione al mondo del pallone. Il Super-tifoso (che rappresenta il 12% degli italiani ovvero 4.400.000 individui) è colui che non perde mai una partita e quando può (pioggia o non pioggia) segue la squadra allo stadio. Per lui la domenica è sinonimo di calcio e la giornata ruota inevitabilmente intorno agli esiti del campionato. Le sue emozioni, infatti, sono molto influenzate dall’andamento del match e dai risultati della sua squadra del cuore. Ha una sua ritualità propiziatoria che passa dall’indossare sciarpe e cappellini della propria squadra al sedersi sempre nel medesimo punto per guardare il match alla Tv. I compagni ideali? I tifosi della stessa squadra: l’unione fa la forza. Il Tifoso da divano, che con una quota del 31% (11.470.000 individui) si guadagna di gran lunga lo spicchio maggiore nella torta delle 6 tipologie, è un vero appassionato che però non disdegna, anzi predilige, il divano di casa ai seggiolini dello stadio. Ama vedere la partita in Tv, invitando amici e magari preparando per loro cibi e bevande ad hoc. Vive il calcio con trasporto ma sempre nel rispetto delle regole, tifando ed esultando per la vittoria della propria squadra ma sempre disposto a confrontarsi con gli altri. L’opinionista della Domenica. Stiamo parlando di quel 18% (6.600.000) di italiani che ama il calcio senza però viverlo con particolari patemi e fissazioni. Gli piace vedere la partita da casa con gli amici ma anche da solo o nel ristretto nucleo familiare. Il calcio, in altre parole, è per lui puro intrattenimento e momento di stacco dalla routine del lavoro e dello studio. Lo spettatore delle grandi occasioni (ovvero il 15% degli italiani – 5.500.000 persone) si scopre appassionato solo di fronte a grandi eventi e a match importantissimi. La partita è vissuta come un evento mondano che, proprio perché tale, va vista sempre in compagnia. Il calcio cos’è? Per l’Antifoso (17% ovvero 6.290.000 individui) è uno sport come tanti altri: non lo segue e non si fa mai trascinare in discussioni sul tema. Se è proprio costretto a vedere la partita in Tv, si distrae facilmente con il cellulare e prova (incompreso) a chiacchierare con gli altri. Infine, per il Desperate Partner (che rappresenta il 7% degli italiani- 2.590.000 persone) il calcio è pura sofferenza: non lo ama affatto e spesso ha un partner Super-tifoso che glielo ha fatto andare di traverso. Non c’è verso, quando si parla di calcio si tappa le orecchie e si gira dall’altra parte. Laziali e Romanisti i tifosi più “affezionati” (in percentuale) Dal super tifoso al desperate partner: quali sono le loro squadre del cuore? Lazio, Napoli e Roma sono, fra le big, i club con la maggior percentuale di tifosi più appassionati (Super-tifosi + Tifosi da divano). Le preferenze dei tifosi da divano si dividono principalmente tra Lazio, Inter e Juventus. Fonte: Osservatorio Birra Moretti, 2013, Italiani: tifosi da divano! Parlare di calcio accende gli animi ma la stragrande maggioranza degli italiani affronta la discussione come puro momento di svago, da viversi con tranquillità e senza rancori. Tant’è che è opinione condivisa degli intervistati che a fine discussione ‘si debba tornare tutti amici’ (80%). Questo spirito positivo trova conferma anche in altre risposte: se è pur vero che piace molto il prendersi in giro (50%), il rispetto per gli altri non lo si perde mai (74%). E dopo la partita, qual è lo stato d’animo? Beh, se si vince il 43% degli italiani si dichiara soddisfatto e il 25% felice. Esiste poi un piccolo ma netto 4% che si dichiara addirittura in estasi (il dato sale all’11% se si considera il solo spaccato del Super-tifoso). E di rimbalzo, quando si perde, si parla di delusione (64%), tristezza (14%), disinteresse (9%). Solo il 6% si afferma arrabbiato. “Urlo e salto se segna la mia squadra”, questo è l’atteggiamento più diffuso tra i tifosi che seguono la partita da casa. Ma il fair play comunque non si scorda visto che il 67% non è solito imprecare o lamentarsi dell’arbitro. Ci si trattiene meno al momento del gol, dove il 60% esplode sul divano e salta di giubilo! Quadrifoglio e cornetti: i rituali del pre-partita Gesti propiziatori e immancabili e feticci, il tifo è fatto anche di questo. Basti pensare che quasi la metà degli appassionati di calcio (45%) ha una sua precisa posizione sul divano da rispettare quando guarda la partita in Tv, che il 25% non vuole vederla in compagnia del proprio partner e che il 19% indossa oggetti portafortuna (cappellini, sciarpette, maglie autografate…) della propria squadra del cuore e ben il 23% conosce (e se ne tiene alla larga) un clamoroso portasfiga. Birra batte vino 48 a 2: la Birra (Moretti) è la “bevanda ideale da partita Quando il tifoso, in fase pre-partita, apre il frigo non ha dubbi su quale sia la bevanda che meglio si abbina con una partita di calcio vista alla Tv: la birra. Il 48% infatti la preferisce a bibite gassate (28%), all’acqua (15%), ma soprattutto al vino (2%). Birra Moretti è considerata la birra da partita ideale (30% di citazioni spontanee) L’appetito vien…tifando. L’81% di chi guarda il match da casa mangia o spilucca: il 31% opta per stuzzichini e patatine, il 20% ordina una pizza o take away e il 16% improvvisa preparando qualcosa al momento. Ben il 25% invece si organizza e cucina qualcosa. Italiani: un popolo di allenatori e opinionisti …obiettivi e sinceri naturalmente! Italiani tutti mister? Per una buona percentuale sì. Il 37% infatti durante il match ipotizza cambi e sostituzioni immedesimandosi nell’allenatore, e la percentuale sale al 47% durante l’intervallo quando si commenta il primo tempo e si fanno previsioni sulla seconda frazione di gioco. Questa tendenza è ulteriormente confermata dalle risposte a un’altra domanda del sondaggio che chiedeva ai tifosi italiani di individuare il commentatore più affidabile e obiettivo: il 72% senza indugio, ha risposto “io”. Tra i professionisti spicca il nome di Gianluca Vialli (61%) e, a seguire Ilaria D’amico (55%) e Beppe Bergomi (54%)  
   
 

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