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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Giugno 2013 |
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FIORE…COME ME, PRESENTATO LIBRO COVELLA SU DIECI DONNE UCCISE DALLA CRIMINALITÀ. CALDORO: REGIONE FINANZIA CENTRI ANTI-VIOLENZA
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Napoli, 25
giugno 2013 - E´ stato presentato il 21 giugno in Sala Giunta dal presidente
della Regione Campania Stefano Caldoro il libro "Fiore...come me",
scritto da Giuliana Covella e promosso dalla Fondazione Polis per le vittime
innocenti della criminalità e i beni confiscati.
Il libro
ripercorre le storie di dieci donne uccise dalla violenza criminale: Teresa
Buonocore, Enza Cappuccio, Nunzia Castellano, Giuseppina Di Fraia, Fiorinda Di
Marino, Emiliana Femiano, Mena Morlando, Palma Scamardella, Matilde Sorrentino,
Gelsomina Verde.
All´incontro,
introdotto da una lettura dell´attore Ferdinando Maddaloni, sono intervenuti,
oltre all´autrice, il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani e il
vicario episcopale per la Carità della Diocesi di Napoli don Tonino Palmese.
"Il
problema della tutela delle donne vittime di violenza e dei più deboli in
genere non va sottovalutato, occorre che ognuno faccia la propria parte",
ha evidenziato il presidente Caldoro.
"La
Regione ha stanziato 4,5 milioni del fondo nazionale dedicato alle politiche
sociali per finanziare i centri anti - violenza e dare maggiore efficacia alle
politiche di contrasto.
"Il
libro di Giuliana Covella non solo serve a fare memoria delle donne uccise ma
anche a focalizzare l´attenzione di tutti sul tema del femminicidio, quantomai
attuale", ha concluso il presidente.
"L´aiuto
alle vittime innocenti di criminalità e la lotta a tutte le forme di violenza è
una priorità assoluta di questa Regione e speriamo che lo diventi anche a
livello nazionale", ha sottolineato Paolo Siani.
"Per
noi familiari delle vittime è fondamentale sentire la più importante
istituzione locale al nostro fianco", ha aggiunto il presidente della
Fondazione Polis, che ha poi spiegato il senso di questo nuovo progetto
editoriale: "Vogliamo diffondere la cultura della legalità raccontando la
storia criminale di questo Paese dalla parte delle vittime e non dei carnefici,
anche per affermare un´immagine diversa del nostro territorio: qui si fa
un´ottima antimafia".
"Affinché
fatti così gravi non accadano mai più occorre ricordare e raccontare queste
storie", ha sottolineato Giuliana Covella.
"Siamo
di fronte a storie di esistenze che sono un dono alla nostra democrazia, come
tutti i familiari delle vittime innocenti della criminalità", ha concluso
don Tonino Palmese.
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