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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Giugno 2013 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE LA DECISIONE DEL CONSIGLIO SULLA PORTABILITÀ DELLE PENSIONI
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Bruxelles,
25 giugno 2013 - Il Commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e
l´inclusione László Andor accoglie con favore la decisione del Consiglio Ue del
20 giugno sulla proposta della Commissione in materia di portabilità delle
pensioni.
La
Commissione accoglie con favore la decisione del Consiglio sulla portabilità
delle pensioni
Pensioni
trasferibili in tutta l’Ue.
Tutti i
cittadini dell’Unione Europea potranno percepire la pensione in qualsiasi Stato
membro decidano di trasferirsi. Un regime pensionistico complementare
consentirà infatti ai cittadini dell´Ue di ottenere diritti a pensione in
qualsiasi paese che adotti la legislazione dell´Ue.
Il 20
giugno 2013, la tutela dei diritti dei lavoratori europei ha compiuto un
decisivo passo in avanti. La Commissione, in accordo col Consiglio, agevola
così ulteriormente la mobilità del lavoro nei paesi membri dell’Unione. Infatti
i cittadini europei potranno circolare nel mercato unico senza rinunciare ai
loro diritti a pensione.
Il
Commissario per l’Occupazione, gli affari Sociali e l’inclusioneLàszlò Andor
sostiene che la trasferibilità dei benefici pensionistici costituisce un
prerequisito fondamentale per il rafforzamento del mercato del lavoro in
Europa. La direttiva in questione richiede ai singoli stati nazionali di
implementare misure minime per l’acquisizione e la protezione dei diritti
pensionistici, in modo che tali benefici possano essere garantiti a tutti i
cittadini europei che trasferiscono la loro vita lavorativa in un qualsiasi
Stato membro. Le norme contenute nella direttiva parlano chiaro: per “diritti a pensione acquisiti”, si
intendono tutti quelli ottenuti in applicazione delle condizioni stabilite da
un regime pensionistico collettivo (o, eventualmente, ai sensi della
legislazione nazionale). E’ evidente che la rimozione degli ostacoli alla
libera circolazione delle persone fa parte delle misure contro l’alto tasso di
disoccupazione che attualmente affligge l´Europa .
La
Commissione europea aveva già da tempo riconosciuto gli effetti negativi che
una scarsa trasferibilità del lavoro può avere per il funzionamento globale del
mercato Ue. In passato le parti sociali europee si erano mostrate più volte
restie ad aprire negoziati su una maggiore mobilità dei lavoratori in Europa.
Da questo punto di vista la direttiva proposta dalla Commissione nell’ottobre
del 2005, relativa al miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione
complementare, arriva oggi finalmente a un punto di svolta. Il commissario
Andor si augura infatti che il Parlamentoeuropeo si affretti ad adottare la
direttiva il prima possibile.
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