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Notiziario Marketpress di Venerdì 09 Marzo 2007
 
   
  VENETO / SENTENZA TAR SU ZTL – ZAIA: NETTA OPPOSIZIONE AD OGNI TICKET TURISTICO

 
   
  “Mi opporrò in ogni modo e in ogni sede a qualunque balzello punitivo per i turisti”. Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia, che sulla questione ha incontrato lo scorso 2 marzo a Palazzo Balbi una delegazione di operatori della filiera turistica, compresi i rappresentanti delle associazioni (Ascom e albergatori del Mirese e della Riviera del Brenta) che hanno ottenuto dal TAR la sospensiva della decisione del Comune di Venezia che intende “limare” i ticket sui bus, a patto che questi portassero i passeggeri in alberghi all’interno del territorio comunale. “Il mondo stende tappeti davanti ai turisti –hanno ricordato gli esponenti degli operatori– e Venezia di fatto li vuole penalizzare applicando balzelli di vario genere, come se portassero solo fastidi anziché ricchezza generalizzata”. “L’industria veneta del turismo –ha fatto presente Zaia– si traduce in un fatturato che ormai supera i 12 miliardi di euro, ma azioni come quelle del Comune di Venezia si trasformano in un danno diretto di immagine che si ripercuote su tutta l’economia regionale dell’ospitalità, per il cui sviluppo la Regione investe annualmente alcuni milioni di euro. Anche per questo stiamo valutando un’azione legale”. Non solo, ma c’è il rischio che l’esempio negativo dell’amministrazione veneziana venga copiato da altri Comuni, con il rischio di moltiplicare senza controllo i balzelli turistici. Il Comune sostiene che a Venezia arrivano troppi turisti che utilizzano servizi senza lasciare nulla; la qual cosa non è vera, è stato osservato, perché gran parte dell’economia della Venezia insulare è alimentata dal turismo e la stessa ACTV senza turisti dovrebbe chiudere o ridimensionare anche l’offerta per i residenti. “E i turisti non si portano l’immondizia da casa –ha fatto presente Zaia–, ma per la quasi totalità mettono tra i rifiuti parte di ciò che comprano sul posto. Questo, assieme ad altri, è un costo fisso aziendale, ma Venezia fa un ragionamento che non è aziendale. Così pure sfugge al Comune –ha aggiunto il vicepresidente della Giunta– che il problema non si risolve con l’applicazione di city tax più o meno mascherate o più o meno foriere di concorrenza sleale, ma con il federalismo, che significa far rimanere sul territorio gli introiti delle tasse pagate dai cittadini del territorio stesso: questa è la strada maestra, non le gabelle più o meno ‘creative’”. Per contrastare questa e altre azioni che penalizzano un’economia in crescita in tutto il mondo e anche nel Veneto, è stata prospettata tra l’altro la stesura di un Manifesto del Turismo, che individui le azioni positive per il settore da parte delle pubbliche amministrazioni. (fonte: Ufficio Stampa Giunta Regionale del Veneto) .  
   
 

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