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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Luglio 2013 |
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CARRELLO DELLA SPESA PIÙ CARO PER LE FAMIGLIE LOMBARDE
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Milano, 1 luglio 2013 - Tra rincari e caccia alle
promozioni, la via del risparmio in Lombardia passa dalla Statale 36: conviene
riempire il carrello a Lecco dove la spesa costa meno, mangiare la pizza a
Monza e prendere il caffè a Milano. I prezzi degli alimentari aumentano in un
anno del 2,4% e per le famiglie lombarde il carrello costa circa 60 Euro in
più, un rincaro più contenuto rispetto a quello rilevato lo scorso anno ma che non
basta a frenare il calo dei consumi. L’inflazione del largo consumo si attesta
al 2% e le famiglie cercano di risparmiare cambiando le proprie abitudini di
acquisto: “nomadi” della spesa tra negozi e grande distribuzione, con tappe più
frequenti al discount e “sostituzioni” mirate negli acquisti (più carni bianche
a discapito di quelle rosse, più birra e meno vino). Un mix che permette ai
lombardi di recuperare un punto e mezzo di inflazione.
A Monza
l’aumento per la spesa alimentare è minore rispetto alla media lombarda (+2%):
un rincaro che vale per i portafogli dei monzesi circa 50 euro su base annua. I
prezzi degli alimentari crescono di più a Brescia (+2,7%) e a Lodi (+3,9%)
mentre Cremona è il capoluogo con gli incrementi più contenuti (+0,7%). Lecco e
Bergamo sono le città lombarde più economiche per riempire il carrello:
rispettivamente il costo della spesa vale il 3,8% e il 3,7% in meno rispetto
alla media lombarda. E sugli scaffali di negozi e dei punti di grande
distribuzione è boom delle promozioni: il 30% dei prodotti del “carrello tipo”
presentano almeno una referenza di marca e marchio commerciale in promozione. E
se si acquistano i prodotti a marchio commerciale, il risparmio è pari a circa
il 31%. Senza promozioni circa il 15% delle vendite non avrebbe luogo. Il nuovo
“lusso” è il biologico: con un costo superiore in media del 30%, i prodotti
biologici diventano i nuovi prodotti di marca, scelti sugli scaffali nonostante
i prezzi. Una tendenza che si manifesta anche nella crescita delle imprese bio
in Lombardia: +59% dal 2007, con 224 negozi di alimenti bio (+21%) e 145
aziende bio con vendita diretta (+150%).
Il costo
dei servizi E in Lombardia è in aumento anche il costo dei servizi: al bar, per
esempio, il caffè è cresciuto in media del 1,9% in un anno e una pizza in
pizzeria si paga l’1,8% in più rispetto
ad un anno fa. Sono alcuni dei dati che emergono dalla Rilevazione dei prezzi
di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza e in Lombardia realizzata
dalla Camera di Commercio di Monza e
Brianza con il coordinamento scientifico di Ref Ricerche, presentate oggi
presso la sede della Camera di commercio di Monza e Brianza.
Il carrello della spesa a Monza … vale
mediamente 166 Euro. Anche a Monza, come in Lombardia, aumenta il prezzo della
maggioranza dei generi alimentari rispetto allo scorso anno. In controtendenza
il pollo (-2,6%), mozzarella (-1,8%) e yogurt (-1,4%). Nel carrello costa di
più anche il dentifricio (+6,2%).
…e nelle
altre province lombarde Lecco è la provincia più economica della Lombardia per
il carrello della spesa (-3,8% rispetto alla media lombarda), seguita da
Bergamo (-3,7%). Monza e Milano sopra la media lombarda (rispettivamente +3,3%
e +6,8%). I prezzi degli alimentari crescono di più a Brescia (+2,7%) e a Lodi
(+3,9%) mentre Cremona è la provincia con gli incrementi più contenuti (+0,7%).
I prezzi
dei servizi a Monza e in Lombardia Tra i prezzi dei servizi al bar, il caffè in
un anno cresce a Monza di +3,1%, un aumento superiore alla media lombarda (+1,9%).
Gustarsi l’espresso al bar è un’abitudine che costa circa 1 Euro a Monza e
nella maggior parte delle province lombarde, soglia che si abbassa a Como e a
Milano. Tra le consumazioni al bar il “toast veloce” della pausa presenta gli
aumenti più significativi (+3,2% in un anno). In aumento a Monza il prezzo per
un’uscita a pranzo in pizzeria (+0,6% in un anno), rincaro più basso rispetto
alla media lombarda (+1,8%). Anche se concedersi una pizza a Monza (9,3 Euro)
costa meno di Milano (10,5 Euro), Varese (10,7 Euro) e Pavia (10,9 Euro).
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