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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Luglio 2013 |
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L´ATTENZIONE INTERNAZIONALE SI CONCENTRA SU UNA "CAUSA SCATENANTE" DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
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Bruxelles,
1 luglio 2013 - La scienza dei cambiamenti
climatici ha condotto dei ricercatori internazionali finanziati dall´Ue a
un´area che si ritiene essere responsabile della redistribuzione e del
controllo del calore attorno al globo.
Si ritiene
che la corrente di Agulhas al largo della costa del Sudafrica stimoli la
cosiddetta circolazione di rovesciamento dell´Atlantico, che gioca un ruolo
significativo nel flusso verso nord della corrente del Golfo e quindi del clima
dell´Europa nordoccidentale e oltre. Su scala regionale la Agulhas influenza eventi
atmosferici estremi, mentre le variazioni delle precipitazioni annuali
nell´Africa meridionale sono correlate con anomalie calde e fredde nel sistema
Agulhas, a loro volta connesse con diversi modelli climatici dell´oceano
Indiano.
Tuttavia,
nonostante il suo ruolo fondamentale, il sistema Agulhas è stato per lo più
ignorato come possibile causa scatenante della variabilità climatica. Questo è
accaduto fino all´arrivo del progetto delle azioni Marie-curie Gateways
("Multi-level Assessment of Ocean-climate Dynamics: A Gateway to
Interdisciplinary Training and Analysis").
Il
professor Rainer Zahn, coordinatore del progetto, dell´Istituto di scienza e
tecnologia ambientale presso la Universitat Autónoma de Barcelona, spiega:
"Il progetto è innovativo poiché combina metodologie analitiche nuove e
altre già affermate non solitamente disponibili in singoli progetti di ricerca
. Esso collega moderni metodi oceanici e climatici con l´analisi di materiali
raccolti dal campionamento della colonna d´acqua e dei sedimenti allo scopo di
verificare a quale livello i materiali raccolti rappresentano i processi
oceanici".
Usando una
modellazione ad alta risoluzione all´avanguardia, il team Gateways ha scoperto
che l´atmosfera può avere un effetto sulla oceanografia nel corridoio tra
l´oceano Indiano e quello Atlantico a sud dell´Africa in un modo non
prevedibile intuitivamente. I forti venti in una direzione possono generare una
corrente oceanica superficiale in direzione contraria al vento, spingendo
quindi direttamente i trasporti marittimi dall´oceano Indiano a quello
Atlantico. Questa scoperta ha rappresentato un risultato inatteso del progetto,
e ha influenzato profondamente il modo in cui il team osserva ora le correnti
oceaniche generate dal vento, compresi i forti aumenti dello scambio di acqua
tra i due oceani.
"Anche
se questa è solo un´ipotesi, si tratta di un risultato fisicamente plausibile
che rivela come i modelli di circolazione suggeriti si adattavano bene con la
banca dati che la comunità della paleoclimatologia marina aveva redatto nel
progetto. Si tratta quindi di un fatto veramente importante e una nuova area di
conoscenza scientifica", rivela il prof. Zahn . Il consorzio Gateways,
formato da scienziati provenienti da Spagna, Germania, Israele, Paesi Bassi,
Regno Unito e Sudafrica, ha creato un partenariato interdisciplinare che
comprende competenze in oceanografia fisica, meteorologia, modellazione
numerica oceanica e atmosferica, e paleoclimatologia marina e terrestre.
Quest´ultima
ha permesso alla ricerca di applicare protocolli analitici a un´ampia gamma di
materiali, collegando competenze paleoclimatiche marine e terrestri per
effettuare il collegamento paleoclimatico terra-oceano che, suggerisce il
professore, è stato spesso ipotizzato, ma raramente effettuato.
Egli
ritiene che il progetto abbia avuto un simile successo grazie a questa
collaborazione interdisciplinare.
"Ci
sono volute sofferenze, tempo, pazienza e, soprattutto, pensieri fuori dagli
schemi da parte di tutti per far progredire la nostra collaborazione. E bisogna
proprio dire che abbiamo compiuto dei considerevoli passi in avanti. Ma è
chiaro che l´apprendimento deve continuare a lungo dopo la conclusione del
nostro progetto", conclude il prof. Zahn.
Per
maggiori informazioni, visitare:
Universitat
Autónoma de Barcelona
http://www.Uab.es/english/
Scheda
informativa del progetto Gateways
http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/92711_it.html
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