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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Luglio 2013 |
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MAGGIO, ROSSI: “E’ DAVVERO UNA GRANDE QUESTIONE POLITICA”
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Firenze, 1
luglio 2013 - Pronta replica del prsidente Enrico Rossi al
commissario del Maggio Francesco Bianchi, che ha riproposto il 27 giugno, dopo
l’incontro con i sindacati, la liquidazione coatta amministrativa della
Fondazione.
“Mentre
aspetto che il commissario Bianchi mi invii due carte su cui fare una
valutazione basata su cifre e analisi precise – dice il presidente – leggo che
continua a dichiarare la sua irremovibile volontà di procedere alla
liquidazione della Fondazione del Maggio Fiorentino. Agli interessati vorrei
lanciare un avviso, in qualità di Presidente della Regione Toscana. Parlo come
socio fondatore e come Ente che contribuisce alla Fondazione in misura di poco
inferiore a quella del Comune di Firenze e di altri Enti.
Noi come
Regione Toscana abbiamo un buon nome che non vogliamo venga in nessun modo
messo in discussione, o anche soltanto macchiato da iniziative che giudichiamo
non sufficientemente valutabili nelle loro conseguenze, o poco chiare nei
percorsi da compiere”.
“La
Regione Toscana – prosegue – si onora di aver sempre pagato i suoi debiti verso
i fornitori e di aver regolarmente rimborsato i ratei alle banche, sia quando
si trattava di debiti propri, sia di quelli di aziende, enti e società
collegate. Intendo continuare così anche nel futuro, se possibile con
rigore ancora maggiore. Sia chiaro che
sinché sarò Presidente continuerò su questa linea. La Regione Toscana è
abituata ad onorare i propri impegni perché ha i bilanci sani e perché non
vuole venire meno a principi che sono alla base di una ordinata, corretta e sana relazione tra soggetti
economici, soprattutto quando uno è pubblico o appartiene alla sfera pubblica”.
“Nessuno
può permettersi di mettere in discussione il nome della Regione che
rappresento, con iniziative che potrebbero avere effetti negativi sulla sua
reputazione, sul suo rating, e anche nei rapporti con la stessa tesoreria. Su
tutto ciò vogliamo che ci sia il massimo della chiarezza e la chiediamo in
primo luogo anche al governo e al Ministro Bray, con cui domani ci
incontreremo.
Restiamo
infine convinti che il piano presentato dai Sindacati rappresenti una buona
base di partenza per il risanamento e che comunque sia necessario evitare la
liquidazione. Insistiamo nel chiedere un piano industriale da poter
attentamente valutare con il Ministro, il Comune e gli altri Enti interessati”.
“Infine –
conclude il presidente – un’ultima considerazione sul possibile effetto
liquidazione del Maggio. La notizia farà il giro del mondo, sulla rete e su
tutti i media, giornali e Tv, da Londra a New York, da Tokyo a Dubai. E si dirà
che dietro il Maggio c’era lo Stato italiano, la Regione Toscana e il Comune di
Firenze. Una figuraccia planetaria di insolvenza da parte di enti pubblici
italiani, un danno di immagine che non sarà certo rimediato dalla litania
assurda che “lo facciamo per rilanciarlo”. Un biglietto da visita davvero
efficace per attrarre gli investitori in questa città e in questa Regione.
Quella del Maggio è davvero una grande questione politica, e come tale va
affrontata con serietà e impegno”.
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