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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Luglio 2013 |
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UNA SETTIMANA DA… NOBEL 7 GIOVANI SCIENZIATI LOMBARDI E 2 VENETI VIVRANNO UN’ESPERIENZAUNICA: SEI GIORNI A TU PER TU CON I PREMI NOBEL AL PRESTIGIOSO MEETING OF NOBEL LAUREATES A LINDAU, IN GERMANIA.
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Milano, 1
luglio 2013 - Giovani e intraprendenti.
Sono il volto nuovo della Ricerca italiana.
Impegnati
nei laboratori di chimica, di biotecnologie mediche o di ricerche
neuroscienze
Grazie al
recente accordo siglato tra Fondazione Cariplo e Foundation Lindau e
Council
for the Lindau Nobel Laureate Meetings, nove giovani scienziati, 5
ragazze e
4 ragazzi, nei prossimi giorni approderanno al 63th Lindau Nobel
Laureates
Meeting, uno dei più prestigiosi eventi scientifici previsti nel corso del
2013. Un
appuntamento, divenuto ormai tradizione, che quest’anno vedrà
impegnati
dal 30 giugno al 5 luglio sul Lago di Costanza oltre 600 giovani
ricercatori
provenienti da tutto il mondo che si confronteranno su tematiche di
frontiera
con 35 Premi Nobel per la Chimica.
Quelli
italiani sono i lombardi Fabio Parmeggiani del Politecnico di Milano,
Maria
Vittoria Dozzi e Sergio Rossi dell’Università di Milano, Cristina Airoldi e
Francesca
Re dell’Università di Milano Bicocca, Giuseppe Memeo dell’Università
di Pavia,
Laura Borgese dell’Università di Brescia; e i veneti Chiara Nardon e
Mirco
Zerbetto dell’Università di Padova e Rovigo che, come nella passate
edizione,
sono stati selezionati grazie al supporto della Fondazione Cassa di
Risparmio
di Padova e Rovigo.
Per
un’intera settimana potranno dialogare, conoscere ed interagire con la
“squadra”
dei Nobel composta da scienziati del calibro di Peter Agre (Nobel
2003 per
le scoperte riguardo ai canali nelle membrane cellulari), Aaron
Ciechanover
(Nobel 2004 per gli studi sulla degradazione delle proteine regolata
dall´ubiquitina),
Gerhard Ertl (Nobel 2007 per i suoi studi dei processi chimici
sulle
superfici solide), Ada Yonath (Nobel 2009 per studi della struttura e della
funzione
dei ribosomi), Akira Suzuki (Nobel 2010 per scoperte riguardanti la
chimica
del palladio), Dan Shechtman (Nobel 2011 per la scoperta dei
quasicristalli).
I più fortunati potranno ritrovarsi a chiacchierare anche al Pub, in
incontri
meno formali e molto “inspiring”, secondo il format ormai consolidato
del Lindau
Meeting.
Giovani
che, con ogni probabilità, faranno il futuro della Ricerca Scientifica del
nostro
Paese. Della delegazione italiana, infatti, fanno parte studiosi che si sono
già
cimentati su ricerche importanti; ad esempio, Maria Vittoria Dozzi ha
lavorato
per dieci mesi presso il Catalysis Research Center dell´Università di
Hokkaido a
Sapporo (Giappone) sullo sviluppo di fotocatalizzatori per la
conversione
di energia solare ed importanti applicazioni ambientali, Francesca
Re ha
caratterizzato nuove nanoparticelle per la terapia della malattia di
Alzheimer
ed è titolare di un brevetto internazionale e di un brevetto americano,
Sergio
Rossi si è dedicato alla sintesi di agenti fluorurati da utilizzare a scopo
terapeutico
per la risonanza magnetica.
Il meeting
di Lindau rappresenta per loro un grande laboratorio, un eccezionale
incubatore
concentrato in un fitto programma di eventi in pochi giorni dai quali
raccogliere
l’ esperienza, personale e tecnica, trasmessa vis a vis dai Premi Nobel
di tutto
il mondo che, in linea con il motto dell’evento: “educate and inspire”,
si pongono
a disposizione della collettività per formare giovani ricercatori di
talento in
grado di contribuire in modo consistente al progresso scientifico.
I giovani
talenti vengono segnalati da oltre 200 organizzazioni del mondo e
vengono
successivamente selezionati da un Comitato Scientifico composto dalle
più
rinomate personalità della comunità scientifica ed accademica sulla base di
stringenti
criteri meritocratici e tramite un moderno meccanismo di valutazione.
Tra queste
organizzazioni, punto di riferimento per il panorama italiano è la
Fondazione
Cariplo che dal 2010 è stata accreditata dalla Foundation Lindau e
dal
Council for the Lindau Nobel Laureate Meetings – organizzazioni responsabili
dell’evento
– come partner esclusivo di riferimento nel panorama nazionale per
la
selezione e nomina dei talenti italiani.
“Sono solo
una piccola parte dei giovani ricercatori che ogni anno lavorano a
progetti
realizzati con il sostegno di Fondazione Cariplo – ha dichiarato il
Presidente
Guzzetti - In questi anni sono infatti più di duemila i giovani scienziati
coinvolti
a vario titolo in iniziative. Un piccolo esercito di menti eccellenti. A
testimonianza
del valore che diamo al sostegno del capitale umano, fattore
strategico
per l’innovazione e la crescita del nostro Paese”.
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