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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Luglio 2013
 
   
  CONSIGLIO EUROPEO – CONCLUSIONI, OCCUPAZIONE GIOVANILE E CRESCITA, COMPETITIVITÀ E OCCUPAZIONE

 
   
  Bruxelles, 1 Luglio 2013 – Di seguito le conclusioni adottate dal Consiglio europeo il 27 giugno 2013 per quanto riguarda la parte I (Occupazione giovanile) e la parte Ii (Crescita, competitività e occupazione) dell´ordine del giorno. In un contesto di deboli prospettive economiche nel breve periodo, in parecchi Stati membri la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli senza precedenti con costi umani e sociali pesanti. È pertanto necessario agire con urgenza. Oggi il Consiglio europeo ha convenuto un approccio globale alla lotta contro la disoccupazione giovanile muovendo dalle misure concrete seguenti: accelerare l´iniziativa a favore dell´occupazione giovanile e anticiparne il finanziamento nella fase iniziale; accelerare l´attuazione della Garanzia per i giovani; potenziare la mobilità dei giovani e il coinvolgimento delle parti sociali. Il Consiglio europeo ha altresì discusso delle modalità per favorire gli investimenti e migliorare l´accesso al credito. Ha chiesto che si mobilitino le risorse europee, comprese quelle della Bei, e ha varato un nuovo piano per gli investimenti a sostegno delle Pmi e a favore del finanziamento dell´economia. La stabilità finanziaria sta migliorando, ma l´Ue e gli Stati membri devono prendere ulteriori provvedimenti per riportare decisamente l´Europa sul cammino della crescita sostenibile e dell´occupazione. Finanze pubbliche sane e politiche a sostegno della crescita sostenibile e dell’occupazione si rafforzano a vicenda. Nel contempo sono necessarie, a tutti i livelli, iniziative più incisive per portare avanti le riforme strutturali e favorire la competitività e l’occupazione. In questo contesto il Consiglio europeo ha approvato le raccomandazioni specifiche per paese volte a fornire orientamenti per le politiche e i bilanci degli Stati membri, concludendo in tal modo il semestre europeo 2013. Il Consiglio europeo ha inoltre valutato i progressi verso l´unione bancaria, cruciale per la stabilità finanziaria e il buon funzionamento dell´Uem. Ha infine delineato le prossime tappe per il rafforzamento dell´architettura dell´Uem e ha esortato a proseguire i lavori su tutti questi aspetti in vista del Consiglio europeo di dicembre. Il Consiglio europeo ha accolto calorosamente la Croazia tra i membri dell´Unione europea dal 1º luglio 2013. Si è altresì congratulato con la Lettonia per aver soddisfatto i criteri di convergenza del trattato, il che le permetterà di adottare l´euro il 1º gennaio 2014. I. Occupazione Giovanile - La lotta alla disoccupazione giovanile è un obiettivo specifico e immediato, considerato il numero inaccettabilmente alto di giovani europei disoccupati. Occorre mobilitare tutti gli sforzi per l´obiettivo condiviso di far sì che i giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione intraprendano un nuovo lavoro o un ciclo di istruzione o formazione entro un periodo di quattro mesi come stabilito nella raccomandazione del Consiglio sulla "Garanzia per i giovani". Muovendo dalla comunicazione della Commissione sull´occupazione giovanile, si impone un´azione determinata e immediata a livello sia nazionale che dell´Ue. L´ue mobiliterà tutti gli strumenti disponibili a sostegno dell´occupazione giovanile. Il Consiglio europeo conviene un approccio globale fondato sulle misure concrete seguenti: nell´attuazione dei fondi strutturali l´accento sarà posto in particolare sull´occupazione giovanile, anche riprogrammando fondi non spese ove opportuno. La Commissione e gli Stati membri sfrutteranno tutte le possibilità offerte dal Fondo sociale europeo (Fse), che rappresenta uno degli strumenti finanziari principali a tal fine a livello dell´Ue, anche sostenendo la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani lavoratori. Ove opportuno gli Stati membri miglioreranno la propria capacità amministrativa avvalendosi di un´assistenza tecnica rafforzata da parte della Commissione e facendo affidamento sulle migliori pratiche; si effettueranno tutti i preparativi necessari affinché l´iniziativa a favore dell´occupazione giovanile sia pienamente operativa entro gennaio 2014, in modo da consentire i primi pagamenti ai beneficiari nelle regioni dell´Ue con tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25%1. Affinché l´iniziativa possa svolgere appieno il suo ruolo i 6 miliardi di Eur a questa assegnati dovrebbero essere erogati nei primi due anni del prossimo quadro finanziario pluriennale2. Inoltre i margini di disponibilità entro i massimali del Qfp per gli anni 2014-2017 saranno usati per costituire un "margine globale per gli impegni" al fine di finanziare, in particolare, misure di lotta contro la disoccupazione giovanile. Gli Stati membri beneficiari dell´iniziativa a favore dell´occupazione giovanile dovrebbero adottare un piano che affronti la disoccupazione giovanile, anche attraverso l´attuazione della "Garanzia per i giovani" entro la fine dell´anno. Gli altri Stati membri sono incoraggiati ad adottare piani analoghi nel 2014. Nel 2016 la Commissione riferirà sull´attuazione della "Garanzia per i giovani" e sul funzionamento dell´iniziativa a favore dell´occupazione giovanile; la Bei contribuirà a lottare contro la disoccupazione giovanile attraverso la sua iniziativa centrata sui posti di lavoro per i giovani e il suo programma a favore degli investimenti nelle competenze, che dovrebbero essere attuati senza indugio; si compiranno nuovi sforzi per promuovere la mobilità dei giovani in cerca di lavoro, anche rafforzando il programma "Il tuo primo posto di lavoro Eures". Gli Stati membri sono incoraggiati a utilizzare parte dei contributi Fse per sostenere i programmi di mobilità transfrontaliera. Il programma "Erasmus +", che favorisce altresì la formazione professionale transfrontaliera, dovrà essere pienamente operativo da gennaio 2014. L´accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul riconoscimento delle qualifiche professionali è accolto con particolare favore. Dovrebbero essere esaminate con rapidità le proposte della Commissione tese alla creazione di una rete di servizi pubblici dell´occupazione. Sono necessari maggiori sforzi, soprattutto in ordine alla proposta sul mantenimento dei diritti a pensione complementare, che dovrà essere adottata nel corso dell´attuale legislatura; si promuoveranno apprendistati di alta qualità e apprendimento basato sul lavoro grazie, segnatamente, all´Alleanza europea per l´apprendistato che sarà varata in luglio. Il quadro di qualità per i tirocini dovrebbe essere messo in atto all´inizio del 2014; occorre che le parti sociali siano pienamente e attivamente coinvolte in questi sforzi. Il Consiglio europeo accoglie con favore il "Quadro di azioni sull´occupazione giovanile", approvato dalle parti sociali l´11 giugno 2013. A livello nazionale, ove si colloca la maggior parte delle competenze in materia di occupazione, gli Stati membri dovrebbero portare avanti le loro riforme. Gli Stati membri stanno prendendo misure per modernizzare i sistemi d´istruzione e formazione professionale, rafforzare la cooperazione tra istruzione e imprese per agevolare il passaggio dall´istruzione al lavoro, migliorare l´integrazione nel mercato del lavoro dei giovani scarsamente qualificati, affrontare lo squilibrio tra le competenze disponibili e quelle richieste e promuovere apprendistati e tirocini in settori economici chiave, nonché l´imprenditorialità e le imprese in fase di avviamento. Una serie di Stati membri hanno già presentato piani ambiziosi a sostegno dell´occupazione giovanile. Non di meno occorre ancora adoperarsi. In particolare gli Stati membri con un´alta disoccupazione giovanile dovrebbero rafforzare le misure attive per il mercato del lavoro. È importante prestare la debita attenzione alla partecipazione al mercato del lavoro dei gruppi di giovani vulnerabili che si trovano confrontati a problemi specifici. Tenendo presenti le competenze degli Stati membri al riguardo, il Consiglio europeo ha ricordato l´importanza di alleggerire la fiscalità sul lavoro, anche riducendo eventualmente i contributi sociali come strumento per aumentare l´occupabilità e favorire la creazione di posti di lavoro e la competitività. Il Consiglio europeo ha chiesto che le migliori pratiche nazionali siano maggiormente condivise e, al riguardo, ha accolto con favore l´imminente conferenza di Berlino. Ii. Crescita, Competitività E Occupazione Semestre europeo - Sulla scorta di uno scambio di opinioni approfondito il Consiglio europeo ha concluso il semestre europeo 2013 approvando in linea generale le raccomandazioni specifiche per paese. Spetta ora agli Stati membri recepire queste raccomandazioni nelle loro prossime decisioni in materia di bilancio, riforme strutturali, politiche del lavoro e politiche sociali, promuovendo al contempo la piena titolarità nazionale e preservando il dialogo sociale. Il Consiglio e la Commissione ne seguiranno con attenzione l´attuazione. Il Consiglio discuterà e valuterà periodicamente la situazione economica europea. La promozione della crescita e il risanamento di bilancio sono sinergici. Finanze pubbliche sane sono fondamentali se si vuole che le autorità pubbliche mantengano la capacità di sostenere la crescita sostenibile e l’occupazione. A questo riguardo il Consiglio europeo accoglie con favore l´abrogazione della procedura di disavanzo eccessivo per vari Stati membri nonché gli sforzi degli Stati che dovrebbero conseguire gli obiettivi di bilancio. Rammenta le opportunità offerte dal vigente quadro di bilancio dell´Ue per equilibrare le necessità in investimenti pubblici produttivi con gli obiettivi della disciplina di bilancio nel braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita. Per alcuni Stati membri il ritmo di risanamento dei conti pubblici è stato adattato in funzione delle condizioni economiche, come previsto nel quadro di bilancio dell´Ue. Gli Stati membri dovrebbero nel contempo accelerare le riforme strutturali. Quest´azione sosterrà gli sforzi per riequilibrare l´economia dell´Ue, contribuirà a ripristinare la competitività e farà fronte alle conseguenze sociali della crisi. Un nuovo piano per gli investimenti per l´Europa Nella congiuntura economica attuale è essenziale ripristinare la normale erogazione dei prestiti all´economia e agevolare il finanziamento degli investimenti. Considerata l´importanza delle Pmi per l´economia, soprattutto in ordine alla creazione di posti di lavoro, sarà prioritario sostenere il finanziamento delle medesime. L´intervento è particolarmente importante nei paesi con un´alta disoccupazione giovanile e in cui sono necessari nuovi investimenti per promuovere crescita e occupazione. È altresì importante promuovere l´imprenditorialità e il lavoro autonomo. Il Consiglio europeo ha pertanto convenuto di varare un nuovo piano per gli investimenti. Il Consiglio europeo si è compiaciuto dell´accordo raggiunto sul quadro finanziario pluriennale (Qfp) dell´Ue per i prossimi sette anni. Ha ringraziato i negoziatori del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione per il lavoro svolto e gli sforzi prodigati instancabilmente, che hanno consentito oggi di raggiungere questo accordo. Il Qfp svolgerà un ruolo essenziale nel sostenere l´economia, agendo da catalizzatore per la crescita e l´occupazione in tutta Europa e moltiplicando gli effetti degli investimenti produttivi e in capitale umano. Il Consiglio europeo ha chiesto che sia formalmente adottato in tempi rapidi il regolamento Qfp e il correlato accordo interistituzionale. A questo proposito il Consiglio europeo ha accolto inoltre con favore gli accordi raggiunti su nuovi programmi quali Erasmus, Cosme, Orizzonte 2020 e il programma per l´occupazione e l´innovazione sociale. Il Consiglio europeo ha sottolineato l´importanza di quanto segue: adottare entro la fine dell´anno i vari programmi dell´Ue che sostengono la realizzazione della strategia Europa 2020; assicurare la cooperazione tra Stati membri e Commissione al fine di concludere al più presto gli accordi di partenariato e i programmi operativi; attuare rapidamente i fondi strutturali, nonché i programmi per la competitività delle imprese e le Pmi (Cosme) e per la ricerca e l´innovazione (Orizzonte 2020), particolarmente importanti nel contesto del sostegno alle Pmi; accelerare l´attuazione della fase pilota delle obbligazioni per il finanziamento di progetti. La Commissione intende presentare la sua valutazione entro il 2013. Il Consiglio europeo ha accolto con favore la relazione della Commissione e della Bei sul finanziamento dell´economia. Ha approvato le misure seguenti e ha apprezzato l´intenzione della Commissione e della Bei di attuarle in via prioritaria e di presentare una relazione esauriente sulla loro attuazione prima della riunione di ottobre 2013, con obiettivi quantitativi, strumenti e scadenze: potenziamento degli sforzi della Bei intesi a sostenere l´erogazione di prestiti all´economia sfruttando appieno il recente aumento di capitale di 10 miliardi di Eur. Il Consiglio europeo invita la Bei ad attuare il piano volto ad aumentare, nell´Ue, l´attività di prestito di almeno il 40% tra il 2013 e il 2015. A tal fine la Bei ha già individuato nuove opportunità di prestito per più di 150 miliardi di Eur in una serie di priorità cruciali, quali innovazione e competenze, accesso delle Pmi ai finanziamenti, efficienza delle risorse e infrastrutture strategiche; espansione degli strumenti finanziari a rischio ripartito, comuni alla Commissione europea e alla Bei, per incentivare gli investimenti nelle Pmi da parte del settore privato e dei mercati dei capitali. Queste iniziative dovrebbero assicurare l´aumento del volume dei nuovi prestiti alle Pmi in tutta l´Ue nel rispetto dei principi di solidità e trasparenza finanziaria, nonché dei massimali del Qfp. Il Consiglio, in consultazione con la Commissione e la Bei, preciserà senza indugio i parametri per la concezione di tali strumenti cofinanziati dai Fondi strutturali, puntando a notevoli effetti moltiplicatori. Dovrebbero essere effettuati i preparativi necessari per consentire che questi strumenti inizino a funzionare nel gennaio del 2014; aumento della capacità di supporto di credito del Fondo europeo per gli investimenti; progressiva espansione dei programmi della Bei di finanziamento al commercio al fine di favorire l´attività delle Pmi in tutta l´Unione, specie nei paesi partecipanti ai programmi; rafforzamento della cooperazione tra banche nazionali di sviluppo e la Bei al fine di accrescere le opportunità di prestito congiunto e gli scambi di buone pratiche; sviluppo di fonti di finanziamento alternative in stretta collaborazione con gli Stati membri. Attuare il patto per la crescita e l´occupazione Un anno fa il Consiglio europeo ha approvato il patto per la crescita e l´occupazione, un pacchetto di misure a effetto rapido a favore della crescita, sostenuto da un finanziamento di 120 miliardi di Eur. Si sono realizzati buoni progressi nell´attuazione di queste misure, alcune delle quali stanno già dando frutti, ma sono necessari ulteriori sforzi. Le istituzioni dell´Ue e gli Stati membri dovrebbero adoperarsi il più possibile per assicurare che tutti gli elementi contenuti nel patto siano rapidamente attuati, come affermato nelle precedenti conclusioni del Consiglio europeo, in particolare in ordine a mercato unico, innovazione, agenda digitale, servizi, energia e fiscalità. Il Consiglio europeo attende con interesse una relazione di avanzamento aggiornata sul patto nel dicembre del 2013, basata su un riesame periodico da parte del Consiglio. Come convenuto lo scorso marzo il Consiglio europeo seguirà attentamente l´attuazione degli orientamenti da esso definiti per promuovere la crescita economica e favorire la competitività, segnatamente tenendo discussioni tematiche periodiche. In questo contesto il Consiglio europeo ha proceduto a un primo scambio di opinioni su due aspetti chiave: l´importanza fondamentale di una solida base industriale europea quale componente essenziale dell´agenda dell´Ue per la crescita e la competitività. Il Consiglio europeo ha chiesto un ampio approccio orizzontale e coerente a una politica industriale europea moderna che accompagni i cambiamenti strutturali e il rinnovamento dell´economia. Ha accolto con favore il piano d´azione della Commissione per una siderurgia competitiva e sostenibile. In vista della riunione di febbraio 2014 il Consiglio europeo attende con interesse ulteriori contributi della Commissione in linea con le conclusioni del Consiglio europeo di marzo e di maggio 2013. La presidenza entrante è invitata a portare avanti i lavori preparatori in sede di Consiglio; rammentando le sue conclusioni del marzo 2013, il Consiglio europeo ha accolto con favore, come contributo iniziale, la comunicazione della Commissione sulle dieci regolamentazioni più onerose. Attende con interesse un programma dettagliato di lavoro comprendente ulteriori e, ove opportuno, nuove proposte concrete volte a ridurre l´onere complessivo della regolamentazione e a promuovere la competitività, prima della riunione di ottobre 2013, tenendo sempre presente la necessità di tutelare adeguatamente consumatori e lavoratori dipendenti. Ha chiesto di proseguire gli sforzi per rendere la normativa dell´Ue e nazionale più efficiente, coerente e snella. Ritornerà su tali aspetti alla luce delle proposte in questione. In previsione delle discussioni tematiche che si terranno nella riunione di ottobre 2013 per dare nuovo slancio ai settori dell´innovazione, del mercato unico digitale e dei servizi, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare, prima di tale riunione, una relazione sulla revisione inter pares della direttiva "servizi" nonché sul processo "Licenza all´Europa". Ricordando il contributo che il commercio apporterà a favore della crescita e dell´occupazione, il Consiglio europeo ha accolto con favore l´avvio dei negoziati su un partenariato transatlantico in materia di commercio e investimenti con gli Stati Uniti.  
   
 

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