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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Luglio 2013 |
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DONNE: IL COMUNE DI MILANO VARA REGOLE CONTRO PUBBLICITÀ SESSISTA
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Milano, 2
luglio 2013 - Per contrastare la
diffusione della pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità soprattutto delle
donne, la Giunta di Palazzo Marino ha approvato il 28 giugno le regole per la
valutazione dei messaggi da affiggere sugli spazi in carico all’Amministrazione
comunale. Gli stessi indirizzi saranno seguiti anche dalle società ed enti
partecipati dal Comune. In questo modo la città di Milano rafforza il proprio
impegno affinché i cartelloni pubblicitari, a partire da quelli sugli spazi
comunali, siano ispirati sempre ai criteri di rispetto delle Pari Opportunità
tra donne e uomini e di corretta rappresentazione dell’identità di genere,
lontano da stereotipi avvilenti per la dignità delle persone.
Viene
garantita così una maggior effettività all’azione del Comune con
l’individuazione di 5 tipologie di messaggi ritenuti incompatibili con
l’immagine che il Comune di Milano intende promuovere: 1) le immagini che
rappresentano o incitano atti di violenza fisica o morale; 2) le immagini
volgari, indecenti, ripugnanti, devianti da quello che la comunità percepisce
come “normale”, tali da ledere la sensibilità del pubblico; 3) i messaggi
discriminatori e/o degradanti che, anche attraverso l’uso di stereotipi,
tendono a collocare le donne in ruoli sociali di subalternità e disparità; 4)
la mercificazione del corpo, attraverso rappresentazioni o riproduzioni della
donna quale oggetto di possesso o sopraffazione sessuale; 5) i pregiudizi
culturali e gli stereotipi sociali fondati su discriminazione di genere,
appartenenza etnica, orientamento sessuale, abilità fisica e psichica, credo
religioso.
“L’avevamo
promesso e l’abbiamo fatto. Un bel lavoro condiviso tra Giunta, Consiglio e
delegata alle Pari Opportunità. Questa delibera vuole sancire il rispetto della
persona: non vuole ‘censurare’, ma evitare che il corpo delle donne, ma non
solo, sia usato e volgarizzato per meri fini economici”, ha spiegato la
vicesindaco Ada Lucia De Cesaris.
“Sono
particolarmente soddisfatta di questo obiettivo raggiunto – dichiara la
delegata del Sindaco alla Pari Opportunità Francesca Zajczyk – sia per il
contenuto sia per il metodo. Questo provvedimento, infatti, è il risultato di
un lavoro comune con le altre figure istituzionali in prima fila sui temi della
parità e dei diritti, ognuna con le proprie competenza e sensibilità, come le
consigliere Marilisa D’amico e Anita Sonego. Ma è anche il prodotto di un
percorso di ascolto e confronto con esperte ed esperti, professioniste e
politiche impegnate su questi temi. A settembre ci saranno una discussione e un
confronto pubblico con quelle città con le quali si è lavorato in rete su
questi temi, per definire e valutare insieme gli strumenti più adeguati a
rendere davvero efficace, o più efficace, l’azione delle Amministrazioni
comunali.”
“Si tratta
di un provvedimento molto importante – ha detto Marilisa D’amico, presidente
della Commissione consiliare Affari Istituzionali – frutto di un lavoro che il
Comune sta facendo da tempo su questo tipo di argomenti. È fondamentale
promuovere il principio di parità a tutti i livelli, anche come assunzione di
responsabilità per quanto riguarda la diffusione di immagini femminili. Ora in
Consiglio comunale possiamo iniziare a lavorare sui regolamenti”.
“Questa
decisione della Giunta – ha affermato Anita Sonego, presidente della
Commissione consiliare Pari Opportunità – accoglie il contenuto di una mozione
votata all’unanimità dal Consiglio comunale e dà concretezza a quanto discusso
nella Commissione Pari Opportunità. La mercificazione dei corpi, soprattutto -
ma non solo - di quello delle donne, è un sintomo di imbarbarimento e non di
libertà. Quanto deciso oggi non è una censura moralistica, ma un impegno per la
dignità e inviolabilità della persona”.
La
delibera di oggi è un ulteriore passo concreto importante e innovativo, dopo la
recente adesione del Comune alla campagna “Città libere dalla pubblicità
offensiva” promossa dall’Unione Donne in Italia (Udi): un passo avanti che
conferma l’attenzione di Milano verso il tema della pubblicità sessista e, più
in generale, di ogni forma di violenza contro le donne. Va ricordato anche che,
per le sue azioni di valorizzazione del ruolo e dei talenti femminili, il
Comune ha ricevuto il Premio Immagini Amiche, iniziativa promossa dal
Parlamento europeo e dall’Udi.
La
delibera approvata dalla Giunta parte dalla considerazione che, oggi più che
mai, il tema della violenza alle donne non può essere affrontato senza
intervenire anche sull’utilizzo dell’immagine femminile nella pubblicità.
Questo nuovo provvedimento, pertanto, continua il percorso dettato dall’Unione
europea con la risoluzione n. 2038 del 3 settembre 2008, verso l’obiettivo di
valorizzare una comunicazione che si impegni a veicolare messaggi commerciali
positivi.
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