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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Luglio 2013 |
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PIU´ EFFICIENTE E VICINA ALLE PERSONE. ECCO COME STA CAMBIANDO LA SANITA´ DEL LAZIO
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Roma, 2
luglio 2013 - 540 milioni di euro del piano di rientro sbloccati. 780 milioni
destinati a pagare i fornitori. La Regione Lazio ha messo in sicurezza il
sistema sanitario.
“Sono
decisioni fondamentali, che ci hanno permesso di eliminare gli sprechi e liberare
risorse indispensabili alle cure”, ha sottolineato il presidente, Nicola
Zingaretti.
In questi
tre mesi, grazie alla Cabina di regia costituita ad hoc per affrontare i tanti
problemi e le questioni irrisolte della sanità, è stata data una forte accelerazione
allo sblocco delle richieste degli accreditamenti. Sono 187 i decreti firmati,
132 di questi hanno avuto come oggetto l’accreditamento istituzionale
definitivo.
Sono state
sbloccate le richieste per 416 posti nelle Residenze socio assistenziali del
Lazio. Un segnale importante perché queste strutture sono parte essenziale
della nuova sanità territoriale e mancano ancora circa 3000 posti.
Poi la
stipula di un accordo con l’Inail per la riconversione del Cto, storico
ospedale della Garbatella che tornerà ad essere punto di riferimento regionale
e per tutto il centro sud, per
traumatologia, riabilitazione e produzione protesi. Da ospedale simbolo
delle tante strutture in abbandono è diventato l’esempio di come si può
riconvertire un nosocomio.
Fondamentale
è stato il bando per la selezione dei nuovi Direttori generali, che ha
certificato la volontà di creare una barriera alle ingerenze della politica
nella scelta dei manager. Per la prima volta la commissione che esaminerà i
curricula degli aspiranti Dg sarà interamente composta da esperti indicati
dall’Agenas. Le domande potranno essere presentate fino al prossimo 4 luglio,
solo in modalità on line.
Dopo tre
anni di attesa è stato firmato il decreto che impone ai Direttori generali di
sincronizzare la ‘carta d’identità’ di ogni singola azienda con la realtà. In
pratica organizzazione dell’azienda, numero di dirigenti amministrativi e
primari sono rimasti invariati (in alcuni casi dal 2004), mentre sono spariti
più di 5mila posti letto. Con la carta d’identità si faranno le dovute
proporzioni, tenendo conto delle esigenze dei pazienti prima di tutto.
Un passo
importante è stato compiuto anche per la fecondazione assistita: la Regione ha
posto fine al caos normativo in cui hanno operato fino ad oggi i centri per la
procreazione medicalmente assistita.
Approvato
anche il progetto per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. I
pazienti del Lazio ospitati in strutture fuori dal territorio della regione
sono 132. In base al nuovo piano saranno realizzate cinque residenze, a diversa
intensità di cura, una delle quali dedicata esclusivamente alle donne.
Prorogati
i contratti a circa 2800 lavoratori precari che prestano servizio, anche da
anni, nel servizio sanitario regionale. La Regione ha posto il tema della loro
stabilizzazione presso il Tavolo tecnico interministeriale per il piano di
rientro.
”Uscire da
sei anni di Piano di rientro è possibile, anzi lo riteniamo a portata di mano –
ha spiegato Zingaretti - ma per farlo occorre l’impegno di una intera
comunità”.
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