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Notiziario Marketpress di Venerdì 05 Luglio 2013
 
   
  PAPUA NUOVA GUINEA: DOVE LA REALTA´ SUPERA LA FANTASIA - VIAGGIO DI 17 GIORNI / 13 NOTTI

 
   
  La Nuova Guinea è stata una delle ultime regioni del pianeta a essere esplorata. Nell’ultimo mezzo secolo l’isola principale e l’arcipelago costituito da altre seicento isolette hanno subito un lento ma inesorabile cambiamento: la popolazione locale è stata proiettata nel corso di una sola generazione dalla preistoria all’Era Moderna. Quasi quattro milioni e mezzo di individui, suddivisi in settecento tribù, vivono in prevalenza in insediamenti rurali e il reciproco millenario isolamento ha determinato nel corso dei secoli la nascita dei settecento linguaggi che rappresentano quasi la metà di tutti gli idiomi oggi parlati nel mondo. A noi giungono le contraddittorie immagini di una realtà in evoluzione con persone ancora vestite di piume e di conchiglie. L’attenzione che queste società danno alla decorazione corporale è legata alle cerimonie nel corso delle quali sono scambiati dei beni di valore come appunto le conchiglie e che forniscono all’individuo e ai gruppi l’occasione di organizzare dei “concorsi di decorazione corporale” che sono venuti a sostituire le lotte intertribali. I gruppi Huli, Hagen, Asaro sono alcuni dei tanti e diversi gruppi tribali che, con le loro sfarzose “parure”, animano quel grande spettacolo che è il Sing Sing di Mount Hagen. La partecipazione a questa festa merita da sola la decisione di venire in questo splendido paese. Due giorni di immersione completa in un caleidoscopio di colori, canti, acconciature, piume, conchiglie che lasciano un ricordo indelebile nella nostra mente. La Papua Nuova Guinea è anche il grandioso Fiume Sepik. Nonostante i fiumi siano sempre stati la via privilegiata di comunicazione, in questa regione si è sviluppata un’enorme varietà linguistica e sociale che non ha contrastato tuttavia intensi scambi commerciali e interazioni culturali. Anche se è difficile crederlo, esistono ancora luoghi, in questo mitico Pese, dove l’arrivo di un piccolo gruppo di viaggiatori è un evento. L’ambiente, come le culture che da esso hanno avuto origine, è unico. La Papua Nuova Guinea è un crocevia biologico dove si mescolano specie di origine australiana e asiatica e dove l’evoluzione ha creato a creature e a forme di comportamento che non si trovano in nessun’altra parte del mondo. Qui vivono trentasette delle quarantatré forme di uccello del paradiso, più di settanta specie di rettili, farfalle ed orchidee rare. --- 1° e 2° giorno ( Venerdì 09/08/2013 e Sabato 10/08/2013 ) - Partenza dall´Italia per Port Moresby, via Singapore. Arrivo la mattina del 3° giorno Partenza con voli di linea per Singapore via Francoforte. Arrivo a Singapore nel pomeriggio del secondo giorno. In serata proseguimento per Port Moresby, la capitale della Nuova Guinea, dove l’arrivo è previsto la mattina del 3° giorno. Dopo le formalità doganali, incontro con il nostro corrispondente locale e trasferimento in hotel. Resto della mattinata libera da dedicare a un meritato riposo dopo un viaggio così lungo (camere in day use). --- 3° giorno ( Domenica 11/08/2013 ) - Nel pomeriggio volo Port Moresby Wewak Verso le 13.00, trasferimento in aeroporto e volo di linea Air Niugini Px 126 per Wewak (via Madang). All’arrivo, trasferimento in hotel. Cena e pernottamento all’Hotel In-wewak Boutique***sup. O similare (www.In-wewak.com). Si consiglia di avere con sé un bagaglio a mano da portare in hotel, perché arrivati a Port Moresby cercheremo di fare subito il check-in per Wewak e quindi dovremo spedire il bagaglio grande. L’in-wewak Boutique hotel è un piccolo hotel di recente costruzione, con ampie verande che si affacciano sul Mare di Bismarck. Le camere sono piccole, ma ben arredate e dotate di aria condizionata. E’ dotato di una piccola piscina e le strade attorno all’hotel sono tranquille. Il ristorante serve pasti di buona qualità, certamente i migliori in città. --- 4° giorno ( Lunedì 12/08/2013 ) - Attraverso vari villaggi si arriva alla missione di Pagwi nel Medio Sepik e con le canoe a motore si scende lungo il fiume fino al villaggio dove è previsto il pernottamento Dopo la colazione, partenza in minibus per Pagwi, punto di partenza per il Fiume Sepik. La strada tra Wewak e Pagwi è quasi tutta asfaltata e piuttosto piacevole da percorrere. Dalla costa, percorrendo una strada di curve, saliamo verso le fresche foreste della Catena del Principe Alessandro. Dopo circa due ore ci fermiamo lungo la strada in un piccolo mercato per acquistare frutta tropicale, verdure e noci di cocco. Riprendiamo il nostro cammino, per scorgere presto, attraverso gli alberi, le pianure del Sepik, e lo stesso fiume, un nastro marrone all’orizzonte. Scendendo verso la savana del bacino del Sepik, attraversiamo un certo numero di villaggi prima di arrivare alla missione di Pagwi nel Medio Sepik, nel primo pomeriggio. Con le canoe a motore (4 pax per canoa + equipaggio), scendiamo il fiume per circa due ore fino al villaggio di Kanganum o Palimbei. Arrivando nel pomeriggio avremo modo si sistemarci nella guest house e di passeggiare nel villaggio e visitare la Haus Tambaran (Casa degli Spiriti), dove le nostre guide ci mostreranno l’artigianato tambu e ci illustreranno il culto del coccodrillo. Il fiume Sepik nasce vicino al confine tra la Papua Nuova Guinea e la Papua Occidentale (Irian Jaya) e, scorrendo verso est, attraversa una regione della Nuova Guinea Centrale, formando un vasto bacino paludoso per raggiungere il mare di Bismark. Nel tardo Pleistocene tutto il bacino era allagato e costituiva un mare interno di acqua salata poi. In seguito, sono riaffiorate gradualmente alcune parti di terra e si è formato il bacino fluviale. Ad Angoram per esempio, durante la stagione secca, è ancora possibile vedere formazioni coralline che emergono dalla riva del fiume. Il corso del fiume (oltre 1.100 km,) è quasi interamente navigabile ed è caratterizzato da numerosi meandri e da laghi formati dai cambiamenti del corso d’acqua, il più grande dei quali è il Lago Chambri. A causa dei movimenti del corso d’acqua capita che interi villaggi debbano essere ricostruiti in un altro posto. La regione del Sepik si distingue in Superiore, Medio e Basso Sepik. Tutta la regione, ma in particolar modo le culture del Medio Sepik sono rinomate per la produzione artistica: in pratica ogni villaggio ha sviluppato uno stile particolare di sculture lignee, associate tradizionalmente alle Case degli Spiriti o Haus Tambaran, luoghi di culto maschile in cui si praticano le iniziazioni. Oggi molti rituali legati alla religione ancestrale sono solo una memoria, ma le architetture e le decorazioni rituali delle case degli spiriti sono diventate uno dei simboli non solo per le culture del Sepik, ma anche dell’identità nazionale della Papua Nuova Guinea. Le società della regione del Sepik si suddividono in popolazioni che abitano villaggi sulle rive dei fiumi e quelle dell’entroterra, associate alle foreste. Il modo di sussistenza tradizionale delle popolazioni fluviali è basato principalmente sulla caccia e la raccolta. Quello del fiume è un ambiente ricco di risorse acquatiche e la pesca nelle lagune è abbondante. L’altra risorsa importante di quest’ambiente è la palma da sago che fornisce la principale fonte di carboidrati. La pianta non è coltivata, ma cresce spontanea. Gli uomini cacciano maiali selvatici e uccelli casoari nella foresta e sia gli uomini sia le donne coltivano dei piccoli appezzamenti d’ignami e altri ortaggi. Gli abitanti dei villaggi lungo le rive del fiume si definiscono pescatori e considerano i fiumi e i laghi, il proprio habitat e disprezzano le popolazioni della foresta. Essi attribuiscono agli abitanti della foresta conoscenza e poteri magici negativi. In generale le popolazioni del Sepik vivono in villaggi popolosi composti di diversi gruppi o clan di discendenza patrilineare, in cui l’antagonismo sessuale è pronunciato, ma i legami con il clan materno sono promossi da relazioni tra i ragazzi e il fratello che contribuisce al nutrimento dei bambini e assumono un ruolo protettivo e di sostegno durante le fasi più dure dell’iniziazione. Queste relazioni che s’intersecano con quelle patrilineari che determinano l’appartenenza al clan, servono a imbastire una serie di relazioni che facilitano la convivenza di membri dei diversi gruppi in villaggi numerosi, nonostante un ethos violento e individualista. Pensione completa e pernottamento in guest house. (Oltre al cibo locale, saranno fornite delle integrazioni alimentari e acqua in bottiglia. La sistemazione sarà, o in camera doppia o in spazi più grandi, in capanne – dipende dal numero di capanne disponibili al momento. Saranno inoltre forniti: materassini gonfiabili e zanzariere. Nella zona del Sepik il clima è caldo umido, quindi potrebbe essere utile avere con sé un ventaglio o un piccolo ventilatore a batterie). --- 5° e 6° giorno ( Martedì 13/08/2013 e Mercoledì 14/08/2013 ) - Trasferimento in canoa a motore al villaggio di Avatip (Upper Sepik) dove trascorreremo due notti e che sarà la nostra base per assistere al Festival del Coccodrillo ad Ambunti Dopo la colazione, cercheremo di conoscere maggiormente il culto del coccodrillo, ancora praticato nel Medio Sepik. Gli anziani del villaggio ci spiegheranno le loro tradizioni, specialmente le scarificazioni rituali che segnano il passaggio di un ragazzo dallo stato di adolescente a quello di uomo adulto. Ci sarà la possibilità di vedere il corpo scarificato di alcuni uomini che si sono sottoposti a tale rituale e capire perché è chiamato ‘culto del coccodrillo’.(Può capitare di essere nel villaggio proprio durante il vero e proprio nella settimana in cui è organizzato tale rituale, ma in questo caso sarà necessario pagare una somma extra al capo villaggio per partecipare a tale cerimonia e comunque non è possibile sapere in anticipo se e in quali giorni tale rituale sarà eseguito).Visiteremo anche un altro villaggio per vedere un’altra Casa degli Spiriti (quasi ogni villaggio costruisce la sua casa degli spiriti e non sono mai tutte uguali). Dopo il pic nic, trasferimento in canoa a motore al villaggio di Avatip (2 ore) dove trascorreremo due notti e che sarà la nostra base di partenza per partecipare al Festival del Coccodrillo ad Ambunti. E’ un piccolo e tranquillo villaggio (in lingua locale pidgin questi villaggi sono chiamati ‘stazioni’) con alcuni uffici governativi, dei piccoli negozi, alcune chiese e una pista d’atterraggio per piccoli aerei. La popolazione non raggiunge le 1.000 persone che diventano 5.000 durante il festival. Non ci sono strade, ma solo sentieri erbosi tra le case e altri edifici, percorsi dai pochi trattori che trasportano merce varia – la maggior parte delle persone cammina anche perché è tutto vicino e a portata di “mano”. Il villaggio sembra addormentato durante le giornate calde, ma si risveglia quando improvvisamente gruppi di ragazzi decidono di formare delle squadre di calcio che si sfidano nella pista di atterraggio o in altri spazi aperti. Spendiamo il resto del pomeriggio a girovagare in questo tranquillo villaggio. La mattinata seguente è dedicata alla partecipazione al Festival del Coccodrillo. Questi animali rivestono un ruolo importante nel patrimonio culturale delle popolazioni del Medio Sepik. Nei villaggi di Yentchen, Palembei e Kanganaman, gli attributi del coccodrillo sono così invidiati che gli uomini stessi cercano in tutti i modi di assomigliargli. Il passaggio dei ragazzi dallo status di giovane a quello di adulto prevede un doloroso rituale di scarificazione durante il quale sono praticati dozzine di tagli sulla schiena dalle spalle ai fianchi e brandelli di pelle sono staccati dal corpo. Nel momento in cui i tagli si rimarginano, appaiono come cicatrici “sollevate” che assomigliano al dorso del coccodrillo. Tali iniziazioni sono eseguite in segreto solo una volta o due l’anno e agli estranei non è normalmente consentito di assistervi. I coccodrilli sono importanti non soltanto per il ruolo che giocano nelle credenze spirituali, ma anche come dieta locale e per la microeconomia del villaggio. Ovunque, nel bacino del fiume Sepik, il coccodrillo è una fonte occasionale di proteine e la pelle è venduta. La raccolta delle uova di coccodrillo nella foresta rappresenta una minaccia alla sopravvivenza della specie, per questo motivo il Wwf sta cercando di portare avanti dei progetti di educazione delle popolazioni rivierasche per incoraggiarli a cercare delle alternative a questa fonte d’entrata che può essere sostituita dall’ecoturismo. Le due specie di coccodrillo esistenti nel bacino del Sepik sono il coccodrillo comune di acqua salata (Crocodilus porosus) e il coccodrillo di acqua dolce della Nuova Guina (Crocodilus novaeguineas). Oggi queste due specie si stanno rifugiando sempre più verso i tributari più remoti del Sepik, lontani dai loro predatori, gli uomini. Il Sepik Crocodile Festival è un’iniziativa del Wwf e ha lo scopo di promuovere la caccia controllata dei coccodrilli selvaggi. Il festival ha luogo ad Ambunti, nel Sepik Superiore, dove si concentrano le attività del Wwf ed è organizzato in agosto, a metà della stagione secca, quando è più difficile che venga cancellato a causa della pioggia. Il festival celebra la centralità di quest’animale nelle vite delle popolazioni del Sepik e attira gente da tutta l’area del fiume. Gruppi si esibiscono in danze e drammi tradizionali, mentre altri vendono artigianato, in particolare sculture a forma di coccodrillo o collane fatte con i denti di questi animali. Molto spesso le prue delle canoe utilizzate dalle popolazioni del fiume, hanno la forma del muso del coccodrillo e quando la canoa non è più utilizzabile, la prua è tagliata e venduta come souvenir. I gruppi di danzatori arrivano anche da lontano e la qualità dei costumi tradizionali indossati è superba; alcuni gruppi danzano addirittura con dei coccodrilli vivi. Sorprendentemente, ogni villaggio ha il proprio costume e la propria danza – è incredibile vedere quante culture diverse si sono evolute lungo lo stesso fiume! Nel pomeriggio, dopo il Festival, ci sarà la possibilità di scegliere se andare in canoa al lago Wagu per vedere l’avifauna o raggiungere il piccolo villaggio di Waskuk, un villaggio del Sepik Superiore famoso per l’arte semi-astratta. Per arrivare a Waskuk è necessario deviare dal fiume principale e percorrere un canale secondario. Nel tardo pomeriggio, rientro ad Avatip. Pensione completa e pernottamento in guest house. Nota bene: il trasferimento in barca da Kanganam/palimbei ad Avatip sarà nelle ore calde della giornata e le canoe non sono dotate di copertura, per cui si consiglia di indossare il cappello, crema solare ed eventualmente un ombrellino per ripararsi dal sole (o dalla pioggia). --- 7° giorno ( Giovedì 15/08/2013 ) - Volo charter per Mount Hagen Dopo la colazione, prepariamo i nostri bagagli e ci trasferiamo nuovamente ad Ambunti per partecipare alla seconda giornata del Festival del Coccodrillo. Il nostro volo charter per Mount Hagen è previsto nelle prime ore del pomeriggio. All’arrivo a Mount Hagen, incontro con la nostra guida e trasferimento all’hotel in tempo per una doccia e la cena a buffet. -- 8° giorno ( Venerdì 16/08/2013 ) - Escursione scenica attraverso la valle di Nebilyer verso il villaggio di Paiya per assistere alla festa che precede il grande show di Mount Hagen del giorno dopo Dopo la colazione, partiamo per un’escursione scenica attraverso la valle di Nebilyer verso il villaggio di Paiya per assistere al sing-sing che è celebrato il giorno prima del grande show di Mount Hagen. Arrivando prima che inizi la performance, ci sarà la possibilità di vedere i danzatori che si adornano con piume, conchiglie e pitture corporali. E un’esperienza questa quasi più interessante del grande show, perché ci dà l’opportunità di incontrare i danzatori prima che si esibiscano. Saranno felici di spiegarci il loro costume tradizionale “bilas” e di mettersi in posa per le fotografie. Si esibiranno circa dieci diversi gruppi, provenienti principalmente dagli Altopiani. Alcuni di loro si esibiranno anche il giorno dopo allo Show di Mount Hagen. Questa escursione include anche la visita del villaggio, con la sua Casa degli Spiriti e la casa dei “crani” degli antenati. Ci sarà presentato il capo e le sue tre mogli così come alcune usanze tradizionali, come i rituali di corteggiamento e matrimonio. Dopo il sing sing, ci dirigiamo con il nostro minibus al Magic Mountain Lodge per una passeggiata nei giardini dove potremo ammirare diversi tipi di orchidee (in stagione), felci, funghi colorati, licheni e muschi. Pensione completa e pernottamento in hotel. --- 9° giorno ( Sabato 17/08/2013 ) - Mount Hagen Show Mattinata dedicata allo straordinario spettacolo del Sing Sing: sembra di stare in un museo d´arte moderna trasportato all´età della pietra. Migliaia di guerrieri unti di grasso, il viso dipinto con colori sgargianti seguendo i contorni di modernissime geometrie, copricapo elaboratissimi (talvolta alti anche un metro!) fatti con piume e fiori e con i materiali più disparati (pellicole fotografiche, sigarette),danzano per due giorni al ritmo ossessivo dei tamburi. Il Sing Sing, questa grande festa ispirata alle vecchie danze di guerra, fu istituita dal governo australiano al tempo in cui l´Australia amministrava la Nuova Guinea, per cercare di convogliare lo spirito bellico delle tribù delle Highlands in gare e feste pacifiche, e per creare un´occasione d’incontro fra tribù che si odiavano. Dato che gli Huli degli altopiani meridionali molto spesso vincevano la competizione grazie ai loro incredibili “cappelli-parrucche” e alle decorazioni del viso, si attiravano le antipatie degli altri gruppi. Il problema è stato risolto alcuni anni fa attraverso una politica di distribuzione del premio in denaro in parti uguali tra tutti i partecipanti. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio escursione in minibus in un tipico villaggio dell’altopiano. Cena e pernottamento in hotel. --- 10° giorno ( Domenica 18/08/2013 ) - volo charter per Simbai, casa della tribù Kalam, una delle popolazioni meno sviluppate della Papua Nuova Guinea Dopo la colazione, raggiungiamo l’aeroporto in tempo utile per il volo charter per Simbai, casa della tribù Kalam, una delle popolazioni meno sviluppate della Papua Nuova Guinea che vivono ancora un’economia di sussistenza in villaggi tradizionali sparsi in territori incontaminati, poco toccati dall’occidentalizzazione. Si trova a mezz’ora di volo da Mount Hagen ed è a metà tra quest’ultimo e Madang. Amministrativamente l’area cade dentro la Provincia di Madang, ma culturalmente la popolazione dell’area di Simbai è più simile alle popolazioni degli altipiani piuttosto che a quelle della costa. L’area circostante – la valle del Fiume Simbai a est e la valle del Fiume Kairong a ovest – è popolata dalla tribù Kalam. Scavi archeologici in quest’area hanno portato alla luce reperti di lapita (una particolare ceramica) che indica che l’occupazione di questa regione da parte della popolazione kalam risale a qualche migliaio di anni fa. Il dialetto parlato in quest’area è una delle lingue più strane della Papua Nuova Guinea, caratterizzato da schiocchi della glottide. Anche la cultura tradizionale è unica tra le quasi mille tribù del Paese. Le case dei nativi hanno una forma a esagono irregolare, la cerimonia d’iniziazione degli uomini contempla il piercing al naso e l’uccisione del maiale e in speciali occasioni gli uomini iniziati indossano enormi copricapo esotici – i più grandi della Papua Nuova Guinea – decorati con pelli e pellicce d’animali e gli esoscheletri di centinaia di scarafaggi verdi luminescenti. Appena ci si allontana dalla “stazione” di Simbai, nei villaggi vicini, la gente vive ancora in capanne di paglia, indossa abiti tradizionali e si dedica alla caccia e alla raccolta nella foresta. A parte alcuni piccoli aerei che atterrano ogni giorno a Simbai per raccogliere il caffè e lasciare qualche funzionario governativo, la popolazione kalam accoglie pochi visitatori. Essi continuano ad avere un’economia di sussistenza, cacciano, raccolgono e coltivano solo piccoli appezzamenti sufficienti alle loro necessità. Mentre altre aree della Papua Nuova Guinea si sono ormai occidentalizzate nell’ultimo secolo di colonizzazione, la cultura unica dei kalam è ancora intatta. Il loro aspetto colorato rivaleggia con gli Huli (uomini parrucca) della regione di Tari. Il loro abito tradizionale include perizomi di paglia, collane di nodi di gambi di orchidee gialle, grandi ornamenti nasali di ossa, conchiglie o penne di casuario infilate nel setto nasale. Un aspetto importante della cultura kalam è l’iniziazione annuale dei giovani che avviene durante il Festival della Cultura Kalam, ogni settembre. Prima di ogni iniziazione ogni ragazzo costruisce il proprio copricapo e lo indossa per la prima volta in occasione della sua iniziazione. In seguito, ogni ragazzo-uomo continuerà a indossare lo stesso copricapo nelle diverse cerimonie nel corso della sua esistenza. Durante il festival d’iniziazione ogni ragazzo dovrà uccidere un maiale in pubblico per dimostrare che adesso è un uomo. Le foreste di alta montagna e la boscaglia sub-tropicale dell’area di Simbai ospitano un’ampia gamma di flora e fauna nativa. Ovviamente, i locali cacciano molti degli animali selvaggi presenti per nutrimento, inclusi i casoari e i canguri degli alberi. Altre specie, come gli uccelli del paradiso sono cacciati per fornire materiale decorativo per i costumi tradizionali. La caccia da parte dei Kalam è sostenibile perché hanno una densità di popolazione molto bassa, grandi aree di ricca boscaglia nella quale cacciare e perché essi usano ancora armi da caccia tradizionali come le lance e gli archi e le frecce per catturare solo ciò di cui hanno bisogno. La foresta è ancora brulicante di vita selvaggia ed essendo esperti cacciatori, i Kalam sono anche guide eccellenti e sanno dove e come aiutare i visitatori ad arrivare abbastanza vicini da osservare e fotografare le varie specie. Negli ultimi cinquant´anni, sono pochi i visitatori che si sono spinti fino a Simbai, non essendo mai stata promossa come destinazione turistica. Nel 2004 la guida di Madang, Steven Mago, visitò l’area e spinse la popolazione a ricevere turisti. Il risultato è stato la costruzione della Kalam Guest House che dista circa 45 minuti a piedi dalla pista d’atterraggio (sono previsti dei portatori che ci aiuteranno a trasportare i bagagli alla guest house) e di un Museo Tribale. Dopo aver sistemato le nostre cose nella guest house, visiteremo il piccolo Museo Tribale Kalam e i giardini di orchidee. Cena e pernottamento alla Kalam Guest House Nota bene: la Kalam Guest House è una costruzione rustica ma pulita, in stile tradizionale, gestita dalla comunità locale. E’ fornita di servizi esterni, con serbatoio di raccolta dell’acqua piovana per la doccia (calda). Sono serviti pasti preparati in stile locale, basati su prodotti freschi che si trovano in loco e preparati dalle donne della comunità. Le stanze sono fornite di biancheria da letto. --- 11° e 12° giorno ( Lunedì 19/08/2013 e Martedì 20/08/2013 ) - Escursione a piedi al remoto villaggio di Dopla (4/5 ore) e pernottamento in semplice capanna. Ritorno a Simbai il giorno seguente La mattina è dedicata all’escursione a piedi al remoto villaggio di Dopla (4/5 ore secondo le condizioni del terreno). La camminata attraversa pianure aperte e foresta fitta con cascate – una stupenda esperienza di immersione nella natura, con diverse opportunità di catturare delle immagini uniche. Nel pomeriggio assisteremo alle attività locali, come l’uccisione del maiale e la sua preparazione come banchetto. L’intero villaggio sarà coinvolto nella preparazione di questo banchetto e noi saremo in mezzo a loro. Un pomeriggio d’immersione totale in una cultura molto lontana dalla nostra, ma forse proprio per questo interessante. Il secondo giorno, ancora una mattinata dedicata alla scoperta di Dopla e dopo il pranzo, rientro a piedi a Simbai. Pensione completa e pernottamento in una semplice capanna nel villaggio di Dopla il primo giorno e alla Kalam Guest House il secondo giorno. Nota bene: il primo giorno, la camminata prevede circa un’ora e mezza o due di salita, un’altra ora di camminata in piano attraverso la foresta e infine un’altra ora per giungere al villaggio di Dopla. I portatori saranno a disposizione per aiutare chi dovesse averne bisogno. Tuttavia, la camminata sarà ad un passo rilassato e con frequenti fermate. In ogni caso, per coloro che lo desiderano, è possibile fermarsi al Kalam Guest House e non intraprendere questa escursione. La nostra cena sarà consumata all’aperto, sotto una costruzione di canne e frasche, attorno ad una tavola di legno e seduti su delle panche, il tutto costruito dagli abitanti del villaggio. Il tutto appare “primitivo”,ma naturalmente e quanto siamo venuti a vedere!!! Il secondo giorno, il ritorno a Simbai, avviene lungo un percorso diverso dal giorno prima e la strada è quasi tutta in discesa e quindi più facile rispetto al giorno prima. Ovviamente, le condizioni atmosferiche (pioggia) potrebbero rendere più disagevole la nostra escursione, ma vale la pena rischiare!! --- 13° giorno ( Mercoledì 21/08/2013 ) - Volo charter per Mount Hagen e coincidenza con volo Air Niugini per Port Moresby Dopo la colazione, ci dirigiamo verso la pista d’atterraggio ad aspettare il nostro volo charter per Mount Hagen. L’orario del volo dipenderà dalle condizioni atmosferiche e di conseguenza, bisogna essere preparati ad una possibile attesa (è lo scotto che si paga per andare a visitare luoghi non battuti dal turismo). Compatibilmente con il nostro orario di arrivo a Mount Hagen andremo in città per pranzo o consumeremo un packed lunch all’aeroporto. Proseguimento per Port Moresby con volo di linea dell’Air Niugini. Al nostro arrivo in aeroporto, trasferimento in hotel. Cena e pernottamento al Gateway hotel. --- 14° giorno ( Giovedì 22/08/2013 ) - Visita della capitale e partenza in traghetto per Loloata Island Dopo la colazione, visita della capitale. I punti d’interesse della città sono: il Museo Nazionale e le sue collezioni di geografia, fauna, cultura, etnografia e storia del paese; un negozio d’artigianato che espone la più grande collezione di oggetti provenienti da tutte le regioni del Paese; la libreria dell’Università e il Parlamento, un impressionante edificio costruito sullo stile di una haus tambaran (casa degli spiriti). Pranzo a pic nic nel Giardino Botanico della città e trasferimento in minibus al molo per il trasferimento in barca all’isola di Loloata (circa 20 minuti). Nel pomeriggio, possibilità di passeggiare attorno all’isola o di fare snorkeling nella vicina Lion Island. Pensione completa e pernottamento al Loloata Island Resort. (www.Loloata.com) --- 15° giorno ( Venerdì 23/08/2013 ) - Escursioni al villaggio di Tubusereia e alla Lion Island Dopo la colazione, partenza per un’escursione privata in barca al villaggio di Tubusereia lungo la costa. I clan Motuani provenienti da Tubusereia, sono i proprietari dell’isola di Loloata. Nel villaggio ci sono più di un centinaio di case costruite su palafitte nell’acqua. Durante la Ii Guerra Mondiale, i bombardamenti giapponesi hanno distrutto gran parte della vegetazione lungo la costa attorno a Port Moresby e dopo la guerra il governo ha fornito le popolazioni delle isole e della costa di materiale da costruzione moderno, per cui in queste zone le case tradizionali fatte di bambù, stuoie intrecciate e foglie seccate non esistono più. Al villaggio, assisteremo a una dimostrazione della tradizionale danza Motuana, chiamata skirt-swaying (gonna ondeggiante) e vedremo una dimostrazione del tatuaggio consuetudinario. Pranzo al Resort. Nel pomeriggio, escursione alla Lion Island con le sue belle spiagge bianche per nuotare o fare snorkeling. (Il Resort è anche un centro diving ufficiale). --- 16° giorno ( Sabato 24/08/2013 ) - Ritorno a Port Moresby e volo per Singapore. Proseguimento per l´Italia dove l´arrivo è previsto il giorno successivo via Francoforte Dopo la colazione, ritorno a Port Moresby e tempo libero per gli ultimi acquisti prima di andare in aeroporto in tempo utile per le operazioni d’imbarco per Singapore. Proseguimento per Francoforte. Pasti e pernottamento a bordo. --- 17° giorno ( Domenica 25/08/2013 ) - Francoforte - Italia Arrivo a Francoforte. Cambio di aeromobile e proseguimento per Milano. Info, programma, quote di partecipazione: www.Kel12.com  
   
 

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