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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Luglio 2013 |
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CAPIRE COME L´ALIMENTAZIONE NELLA PRIMA INFANZIA PUÒ INFLUENZARE LA SALUTE NEL CORSO DI TUTTA LA VITA
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Bruxelles, 3
luglio 2013 - Una ricerca finanziata dall´Ue ha rivelato come la nutrizione nel
ventre materno e durante i primi anni di vita potrebbe influenzare la nostra
suscettibilità a obesità, diabete, malattie cardiache e malattie polmonari
croniche, nonché le funzioni comportamentali e cognitive per tutta la vita.
Questi risultati del progetto Earnest ("Early nutrition programming")
ora sono stati tradotti in consigli pratici, che potrebbero avere un impatto
positivo a lungo termine sulla salute della prossima generazione di europei.
Il progetto
Earnest, coordinato dal professor Berthold Koletzko della Ludwig
Maximilians-universität (Lmu), ha riunito un team internazionale di scienziati
per identificare i fattori che sono alla base del fenomeno della
"programmazione dell´alimentazione nei primi anni di vita". Il
progetto ha seguito oltre 1 000 bambini in cinque paesi dell´Ue, dalla nascita
all´età di due anni, con un ulteriore follow-up più tardi.
L´obiettivo finale
era quello di studiare gli effetti dell´alimentazione infantile sull´obesità in
età adulta. I risultati finora ottenuti dimostrano che i neonati alimentati con
latte artificiale a contenuto proteico più basso - più simile alla composizione
del latte materno - all´età di due anni avevano un peso significativamente
inferiore rispetto a quelli alimentati a regime proteico?più elevato e che il
loro peso era più simile a quello dei bambini allattati al seno. Le differenze
emergeva a partire dai sei mesi di età e persisteva, anche dopo che i bamabini
avevano interrotto l´intervento e seguivano diete simili.
In realtà, questa
differenza di crescita precoce predice una riduzione dell´obesità a 14 - 16
anni di ben il 13 %. Inoltre, una nuova tecnica di alta tecnologia applicata
presso l´Ospedale pediatrico Hauner presso Università di Monaco di Baviera,
permette di misurare un profilo di più di 200 metaboliti da una goccia di
sangue del bambino. Questa tecnica permette ai ricercatori di capire come
l´alimentazione infantile con differenti livelli di proteine?può influenzare le
vie metaboliche che modulano la crescita e la salute dei bambini.
Prove sostanziali
sono state raccolte sui "programmatori positivi", quali il latte
materno. Il latte materno non influenza soltanto la salute futura attraverso i
suoi nutrienti, ma anche eventualmente attraverso i suoi componenti non
nutritivi. Questa ricerca è servita a mettere in evidenza ancora una volta gli
effetti protettivi dell´allattamento al seno sul rischio di obesità in un
secondo momento, mediato principalmente dal contenuto proteico inferiore del
latte materno rispetto al latte artificiale. La riduzione del contenuto
proteico del latte artificiale a livelli più vicini a quella che si trova nel
latte materno potrebbe quindi fornire questo vantaggio protettivo per i bambini
allattati con il biberon.
Un altro
"programmatore positivo", la dieta mediterranea o dieta sana, è in
grado di proteggere le madri dal parto prematuro, dalla pre-eclampsia e dalla
depressione postnatale, nonché di migliorare la funzione immunitaria dei loro
bambini e il Qi dei loro figli all´età di cinque anni. Con il pesce, sembra che
sia la lunga catena di acidi grassi omega 3 a fornire i benefici, ma finora i
ricercatori non sono stati in grado di identificare un effetto specifico dei
folati nel verdure.
La
"programmazione" ha anche un altro lato. I fattori ambientali come il
fumo materno, l´inquinamento atmosferico e gli interferenti endocrini possono
agire come "programmatori negativi" e possono influire negativamente
sulla salute della madre e del bambino.
Il progetto
Earnest ha anche esplorato gli "effetti di genere nella
programmazione". Per esempio, in una delle prove del progetto, gli effetti
della nutrizione infantile sui risultati cognitivi successivi è risultato
diverso tra ragazze e ragazzi nati prematuramente, con effetti di maggiore
entità nei maschi. Anche gli effetti della nutrizione infantile sul fattore di
crescita Igf-1 erano molto diversi nelle ragazze e nei ragazzi.
"Questa
ricerca ha un enorme potenziale per migliorare la salute e il benessere delle
generazioni future, riducendo i costi per l´assistenza sanitaria e i servizi
sociali, e per migliorare la produttività e la ricchezza della società",
dice il professor Koletzko. In effetti, un obiettivo importante del porgetto
Earnest è stato quello di tradurre i risultati della ricerca consolidati nella
pratica. Per esempio, i partner del progetto hanno collaborato nello sviluppo
di raccomandazioni basate sull´evidenza per l´assunzione di grassi in
gravidanza, durante l´allattamento e nella prima infanzia.
Un´altra parte di
questa collaborazione di ricerca ha cercato di capire da cosa sono influenzate
le decisioni dei genitori in materia di nutrizione e stile di vita, e quali messaggi
vengono loro comunicati attraverso materiale informativo rilasciato, ad
esempio, dagli uffici governativi, dagli enti scientifici e da organizzazioni
non governative. Si attendono tuttavia nuove scoperte stimolanti in questo
campo, e per questo motivo il prof. Koletzko si sente "come un alpinista
che ha raggiunto una vetta, solo perché dietro ad essa ne appaia un´altra. Sono
necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno come i fattori ambientali
influenzano negativamente i risultati a lungo termine e la misura in cui la
madre è in grado di proteggere il suo bambino contro di essi".
Per maggiori
informazioni, visitare:
Earnest
http://www.metabolic-programming.org/
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