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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Luglio 2013 |
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VERTENZA NATUZZI. VENDOLA A ZANONATO: "OCCORRE CONVOCAZIONE TAVOLO NAZIONALE"
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Bari, 2
luglio 2013 - “Ho chiesto al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio
Zanonato, l’immediata convocazione, presso il ministero, di un Tavolo nazionale
dedicato alla ricerca di possibili soluzioni per la vertenza Natuzzi che, in
queste ore, sta prendendo una piega assolutamente inaccettabile e pericolosa.
Prendiamo
atto che il piano industriale, presentato
ieri mattina a Roma, presso la
sede di Confindustria, è un piano di lacrime e sangue, che va oltre ogni
ragionevole condivisione.
La chiusura
di ben due stabilimenti e la messa in mobilità di oltre 1700 dipendenti non può
che destare preoccupazione e allarme. E’ però indispensabile, a questo punto,
che intervenga il Governo nazionale e che intervenga con serie e credibili
proposte di politica industriale che, fino a questo momento, hanno più brillato
per assenza che non per efficienza e concretezza.
La
vertenza Natuzzi è anche la conseguenza di troppi anni di latitanza di
politiche industriali. Per quanto ci riguarda, ho già annunciato l’avvio di un
tavolo operativo di confronto per combattere la piaga del sommerso che, in
Puglia ma non solo, genera fenomeni pericolosissimi di abbassamento del costo
del lavoro e di cancellazione di diritti fondamentali.
Vorrei
rassicurare tutti i lavoratori che la Task force regionale per l’occupazione, e
la Giunta regionale nel suo complesso, saranno sempre al loro fianco per percorrere
insieme tutte le strade possibili e necessarie per l’individuazione di
soluzioni positive.
Intanto ho
già chiesto all’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli di convocare quanto
prima tutti i sindacati per fare il punto della situazione.
Vorrei
infine ricordare, anche a Pasquale Natuzzi, il lavoro straordinario e faticoso
che abbiamo dovuto portare avanti in questi anni per chiudere l’Accordo di
Programma sul mobile imbottito della Murgia, accordo che prevede risorse per
ben 101 milioni di euro. Ora la sfida, condivisa con imprenditori, sindacati,
istituzioni e lavoratori, è quella di saper guardare oltre, oltre il mobile imbottito,
innovando contenuti e processi e lavorando per la costruzione del distretto
della Casa e dell’Arredo”.
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