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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Luglio 2013 |
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DALLA GIUNTA CALDORO 44 MILIONI IN TRE ANNI PER RILANCIARE I SERVIZI PER LŽINFANZIA IN CAMPANIA
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Napoli, 2
luglio 2013 - In questi primi tre anni di governo regionale, la Giunta Caldoro,
attraverso lŽassessorato allŽAssistenza sociale ha investito con il Piano della
governance dei servizi alla persona voluto dallŽassessore Ermanno Russo 44
milioni di euro in servizi dedicati allŽinfanzia.
Si tratta
di risorse sia nazionali che europee, che hanno consentito di rilanciare
lŽinfrastruttura sociale sul territorio (asili-nido e micronidi) e di
sperimentare interventi innovativi per la prima infanzia che tengano conto di
esigenze specifiche della popolazione.
In un
primo momento sono stati impegnati 4,5 milioni di euro (3 milioni di risorse
del Fondo Sociale Europeo e 1,5 milioni frutto dellŽIntesa nazionale sulla
conciliazione dei tempi di vita e di lavoro) per creare sul territorio servizi
che innovassero e consentissero alle donne che lavorano di poter continuare la
loro esperienza professionale senza venir meno al ruolo di mamma.
Dopodiché
la Giunta è intervenuta direttamente nel contesto lavorativo attraverso Accordi
Territoriali di Genere, anche con le aziende (7 milioni di euro a valere su
fondi Fse), che hanno consentito di poter vivere appieno la fase della
maternità e di far fare alla Campania enormi passi in avanti sul terreno delle
politiche di family friendly.
Sono stati
inoltre finanziati voucher per 2,4 milioni di euro (1,5 milioni provenienti da
risorse del Fondo per la famiglia e 900 mila euro dalla conciliazione dei tempi
di vita e di lavoro) finalizzati a servizi per lŽinfanzia (fino a 12 anni).
Per favorire una distribuzione più uniforme di
servizi sul territorio regionale, allo stato concentrata in alcune aree
geografiche, soprattutto nel Salernitano, a discapito di altre, come il
Casertano, sono stati invece ripartiti 30 milioni di euro tra gli Ambiti
territoriali della Campania. Un riparto questŽultimo tutto dedicato a minori da
0-36 mesi con due formule ammesse: asili
nido (per numero di posti non inferiore a 30 e non superiore a 60) e micro-nidi
(unità aggregate a scuole materne, ad altre idonee strutture già esistenti
oppure come nuclei decentrati di altro asilo-nido, con un numero di utenti
potenziali inferiore a 30 bambini).
Tale
intervento ha previsto lŽerogazione di
un importo pari a 700mila euro per ciascun Ambito Territoriale che non ha
attivato almeno un asilo o micro-nido e lŽerogazione di 450mila euro a favore
degli altri Ambiti.
LŽintervento
porterà ad incrementare il numero di bambini che usufruiscono dei nidi e
micro-nidi e a riequilibrare in sede territoriale la presenza di tali strutture
nelle diverse aree della regione.
Gli
interventi messi in campo sono perfettamente in linea con la nuova
programmazione comunitaria, dato esplicitato anche dal commissario al Welfare
dellŽUe Laszlo Andor durante la sua ultima visita a Napoli, e sono coerenti con
il nuovo Piano Azione e Coesione 2.
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