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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Luglio 2013
 
   
  “DECRETO DEL FARE”: UMBRIA “TOTALMENTE IGNORATA L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA”

 
   
  Perugia, 2 luglio 2013 - “È gravissima l’assenza di misure nel Decreto del Fare per contrastare l’emergenza abitativa”, lo sostiene l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, ricordando i dati regionali e nazionali relativi agli sfratti. “Soltanto in Umbria si stimano circa 1300 sfratti per il 2013 mentre, nel prossimo triennio, altre 4000 famiglie potrebbero restare senza un alloggio. Queste stime peraltro si inseriscono in una quadro nazionale che vede almeno 125 mila famiglie a rischio sfratto per morosità per il 2013. I dati del ministero dell´Interno segnalano che negli ultimi 5 anni sono stati emessi almeno 290.000 provvedimenti di sfratto, di cui 240.000 per morosità. Nello stesso periodo gli sfratti eseguiti sono stati 140.000 di cui 100.000 per morosità. Secondo le proiezioni ai 150.000 provvedimenti emessi che potrebbero essere eseguiti nei prossimi mesi, se ne potrebbero aggiungere altri 150.000 nei prossimi tre anni. Si prevedono un totale di 300.000 sfratti verosimilmente eseguibili nei prossimi 3 anni di cui 250.000 per morosità. Gli sfratti per morosità, negli ultimi cinque anni, dal periodo antecedente la crisi a oggi, sono aumentati del 64% (nel 2006 erano 33.893)”. “Proprio alla luce di questi dati, afferma Vinti, è assolutamente sbagliata la linea del governo Letta – Alfano, che sembra proseguire quella tracciata dai governi Berlusconi e Monti. L’abbandono di politiche pubbliche per la casa e l’affidamento al mercato ed alla speculazione immobiliare, hanno aggravato le ripercussioni della crisi per le famiglie che, alle prese con le difficoltà economiche e con la perdita di posti di lavoro, non riescono più a far fronte al pagamento dei canoni di locazione. In Italia servirebbero un milione di alloggi per rispondere alla emergenza abitativa sempre crescente, e in Umbria si stima la necessità di almeno 10 mila alloggi ma il Decreto del Fare ignora totalmente l’edilizia residenziale pubblica, come se la casa non fosse una priorità. “La Regione Umbria dal canto suo, ha sottolineato l’assessore Vinti, è fortemente impegnata per cercare di fronteggiare la situazione, nonostante la drastica riduzione, o meglio, di fatto l’azzeramento delle risorse nazionali per la casa. Nell’ambito del Piano triennale 2008/2010 di edilizia residenziale pubblica sono state programmate varie categorie d’intervento: locazione a canone sociale, locazione a termine a canone concordato, locazione permanente a canone concordato, interventi sperimentali di bioarchitettura, interventi sperimentali per anziani ultrasessantacinquenni autosufficienti, interventi sperimentali per anziani studenti universitari, buono casa per acquisto prima casa da parte di “giovani coppie”. Sono attualmente aperti i bandi per l’acquisto della prima casa destinati alle famiglie monoparentali e ai single. È allo studio un bando per l’erogazione di contributi a favore di nuclei familiari in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole. È stata programmata, con il Piano 2008/2010, la realizzazione di complessivi 692 alloggi, di cui 518 da destinare alla locazione a canone sociale o concordato, 91 da destinare alla vendita, 41 da destinare alla locazione a favore di anziani ultrasessantacinquenni o studenti universitari e 42 da acquistare tramite il “buono casa”. I risultati raggiunti nei due Piani triennali sono più che positivi in quanto hanno consentito di immettere sul mercato uno “stock” consistente di alloggi circa 2.328, con un investimento pubblico complessivo pari a circa € 128.000.00,00”. “Di questi 2.328 alloggi, n. 1.636 sono già stati assegnati agli aventi diritto e gli altri 692 saranno pronti per essere inseriti nel mercato della locazione o della vendita nel breve periodo, appena terminata la costruzione”, conclude l’assessore. “È chiaro che questo sforzo ingente da parte delle istituzioni regionali difficilmente potrà essere garantito in futuro, senza l’assunzione, da parte del governo nazionale, del l’emergenza casa quale priorità per le politiche del Paese. Purtroppo con il Decreto del Fare si è persa un’altra occasione per dare risposte concrete alle tante famiglie che stanno vivendo il dramma della perdita della casa”.  
   
 

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