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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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LA REGIONE TOSCANA IN SOCCORSO DEL CARDATO: LA GIUNTA APPROVA PROGETTO DA 2 MILIONI
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Firenze –
La Regione corre in aiuto del cardato: la Giunta ha approvato lunedì 1 luglio un progetto presentato dall’assessore alle
attività produttive e al lavoro Gianfranco Simoncini. Si tratta di due milioni
di euro di un bando del Ministero dello sviluppo economico che potranno essere
messe a disposizione delle aziende. Si stima che i destinatari potenziali siano
in tutta la Toscana tra le 10.900 e le 12.900 imprese, tra industrie tessili e
di confezione, di cui chiaramente la maggior parte si trova nel distretto
laniero di Prato, da dove proviene l’88,2% delle esportazioni italiane di
prodotti tessili cardati. Una tipicità tutta pratese, almeno un tempo. A Prato
si concentrano tra le sei e le settemila di queste imprese (per due terzi ditte
individuali), un altro migliaio sorgono nel contiguo territorio pistoiese e più
di duemila nelle vicina provincia di Firenze: sparso altrove quel che rimane.
Se si considera che in tutta Italia sono tra 60 e 70 mila, è evidente il peso
delle aziende toscane.
L’obiettivo,
comune ad altre linee messe in campo dalla Regione, è quello di sostenere
l’innovazione delle imprese più piccole ed aiutare il trasferimento
tecnologico, valorizzare i prodotti cardati sui mercati attraverso marchi o
certificazioni di qualità, innovare i processi produttivi anche per una maggior
sostenibilità ambientale del ciclo di produzione. Interventi che si intrecciano
con le azioni del progetto speciale per Prato, di cui la giunta definirà nelle
prossime settimane le priorità per i prossimi due anni.
Se il
Ministero approverà il progetto, il bando per le imprese uscirà nei prossimi
mesi e ci sarà tempo fino alla fine dell’anno per presentare domanda. Lo
potranno fare le aziende che preparano e filano fibre tessili, tessono, fanno
finissaggio o confezionano e fabbricano articoli di abbigliamento e maglieria:
di fatto tutte quelle contraddistinte dai codici Ateco 13.1, 13.2. 13.3 13.9
(esclusi 13.94, 13.99.1 e 13.99.2), 14.1 e 14.3, che hanno sede legale o
operativa in Toscana e che dichiareranno di aver utilizzato per le loro
produzioni almeno il 60% di prodotto cardato. Obbligatorio sarà aderire a
certificazioni e marchi.
I
contributi – dal 40 al 60%, a fronte di spese minime da 5.000 a 20.000 euro a
seconda della tipologia dell’impresa – riguarderanno tutti gli investimenti
volti all’acquisizione di servizi qualificati. In proporzione maggiori saranno
gli aiuti per le imprese piccole o che si aggregano. Con due milioni di euro
probabilmente potranno essere finanziati una settantina di progetti da 30 mila
euro l’uno. Premialità saranno assegnate ai progetti che integreranno le varie
fasi della filiera.
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