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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Luglio 2013
 
   
  PIEMONTE: RICERCA DI IDROCARBURI LIQUIDI E GASSOSI

 
   
  Torino, 2 luglio 2013 - Di seguito Le Dichiarazioni del 29 giugno Degli Assessori Ravello E Vignale Sul Ritiro Di Eni Della Richiesta Di Compatibilita’ Ambientale Sul Progetto Esplorativo Di Carisio-carpignano Sesia : “ Eni ha espresso la volontà di non procedere con la valutazione di compatibilità ambientale del progetto di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi “Carisio - Pozzo esplorativo Carpignano Sesia 1” e, conseguentemente, ha ritirato la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale presentata alla Regione Piemonte. La decisione è motivata dall’intenzione di Eni di presentare entro un anno un nuovo progetto di perforazione del pozzo esplorativo che, utilizzando nuove tecnologie, abbia maggiore flessibilità in termini di ubicazione. Con questa scelta, la società conferma la propria volontà di venire incontro alla istanze emerse dal territorio, dagli enti e da tutti i soggetti interessati. L’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello, dichiara che “nell’annunciare formalmente alla Regione la decisione, Eni ha comunicato di essere impegnata nello sviluppo di innovative tecnologie di perforazione che permetterebbero di spostare l’ubicazione del pozzo ‘Carpignano Sesia 1’ in un raggio di circa 5 km dall’attuale sito proposto e, allo stesso tempo, di fornire un maggior numero di soluzioni alternative, con la finalità di allontanarsi ulteriormente dalle zone abitate e da quelle ritenute più sensibili da un punto di vista idrogeologico, naturalistico e sociale. Prescindendo dal progetto che riguardava il territorio dell’Est Sesia, sono convinto che sia necessario affrontare il tema dell’approvigionamento energetico in modo serio e corretto, superando comportamenti ideologici e strumentali che tendono ad instillare paure ingiustificate: nuove e sicure tecnologie potranno garantire la tutela dell’ambiente e rappresentare, al contempo, elementi di sviluppo per i territori, anche in termini occupazionali”. L’assessore alle Attività estrattive, Gian Luca Vignale, sottolinea che “le nuove tecniche di perforazione non rappresentano, quindi, una rinuncia o un passo indietro, bensì, una soluzione ottimale per garantire i 150 dipendenti diretti e indiretti del Centro Olio di Trecate, che, essendo in esaurimento i pozzi trecatesi e senza nuove possibilità di approvvigionamento, vedrebbero a rischio il loro posto di lavoro. Inoltre, tali tecniche innovative rappresentano una concreta possibilità per il territorio che in un momento di grave crisi economica non può non essere colta come un’occasione di sviluppo compatibile”.  
   
 

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