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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Marzo 2007 |
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IN OCCASIONE DELLE FESTA DELLA DONNA DIFFUSIONE DI UN SONDAGGIO CONDOTTO NEL 2007 DA AVON TRA LE DONNE DI TUTTO IL MONDO E L’INDICE DI EMPOWERMENT FEMMINILE GLOBALE, IL PRIMO DEL SUO GENERE
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Milano, 8 marzo 2007 - Ieri 7 marzo Avon Products, Inc. Ha reso pubblici presso la sede delle Nazioni Unite a New York i risultati del sondaggio condotto nel 2007 tra le donne di tutto il mondo. All’inaugurazione del Global Summit for a Better Tomorrow, presentato dalla Virtue Foundation in collaborazione con Avon, Andrea Jung - Chairman e Ceo di Avon – ha illustrato questi risultati in un evento, che raccoglie le voci più rappresentative sul tema delle problematiche femminili nel mondo moderno. In concomitanza con la Festa della Donna, il sondaggio, condotto su 8000 donne di 16 paesi diversi, misura i livelli di soddisfazione e di empowerment femminile e non ha precedenti quanto a obiettivi ed estensione. Il sondaggio e l´indice di empowerment femminile globale Avon 2007 mostrano differenze significative e obiettivi comuni nella percezione che le donne di tutto il mondo hanno nei confronti dell´empowerment femminile e mettono in evidenza possibilità di miglioramento future per le donne. Il report completo è disponibile su www. Avon. Com . L´indice di Empowerment Femminile Globale Avon 2007 ha analizzato le percezioni delle donne su 6 aspetti della propria vita quotidiana, ricavando un unico valore di empowerment mondiale: 64, in una scala da 0 a 100. Questo significa che le donne di tutto il mondo hanno coperto due terzi del cammino per raggiungere una percezione di empowerment completa. Nei paesi sviluppati l’indice è 70; in quelli in via di sviluppo è 61. In tutto il mondo la soddisfazione delle donne è massima per quanto riguarda gli aspetti più personali dell´esistenza: controllo sulla propria vita (92% si sono dichiarate molto/abbastanza soddisfatte), libertà decisionale in materia religiosa o spirituale (89% molto/abbastanza soddisfatte) e livello di cure e assistenza dedicate alla propria famiglia (88% molto/abbastanza soddisfatte). In tutti i paesi sviluppati e in via di sviluppo, la grande maggioranza delle donne ritiene che il proprio futuro sia roseo. Più di sei donne su dieci ritengono che tra dieci anni una donna diventerà capo di stato del loro paese. Da notare soprattutto che nei paesi in cui le difficoltà sono maggiori, ossia nei paesi in via di sviluppo, le donne sono più ottimiste sul loro futuro rispetto alle donne dei paesi sviluppati. Nei paesi in via di sviluppo i due terzi delle donne sono convinte che tra dieci anni le giovani avranno una vita migliore rispetto ad oggi, quasi il doppio rispetto alle donne dei paesi sviluppati. Nella scuola e nel mercato del lavoro vi è un ampio margine di miglioramento: Le donne dei paesi in via di sviluppo sono notevolmente insoddisfatte delle opportunità di studio a loro disposizione. In questi paesi, pur essendo un fattore critico per i successi futuri delle donne e per un maggiore empowerment femminile, le opportunità di studio hanno ottenuto gli ultimi posti della classifica. In termini di lavoro e carriera, solo 4 donne su 10 sono soddisfatte dell’opportunità di trovare un lavoro pagato e perseguire la carriera prescelta. In quest´area la distanza tra la soddisfazione delle donne nei paesi sviluppati (52%) e nei paesi in via di sviluppo (33%) è piuttosto pronunciata: 19 punti percentuali. Nel sondaggio Avon 2007 le donne sono state intervistate su livello di soddisfazione e senso di empowerment valutato in base a 34 aspetti della loro esistenza. Tali aspetti coprono sei aree: (1) potere decisionale in famiglia e assistenza familiare, (2) partecipazione alla vita sociale e civile, (3) indipendenza economica, (4) salute e sicurezza, (5) opportunità di studio e (6) opportunità di lavoro e di carriera. Tutte queste aree contribuiscono insieme a descrivere il concetto di empowerment che passa attraverso il conseguimento di bisogni essenziali, l´accesso alle opportunità e alla loro realizzazione e il raggiungimento di parità e indipendenza. Derivato in base ai risultati del sondaggio, l´Indice di Empowerment Femminile Globale Avon 2007 è calcolato partendo dai livelli di soddisfazione medi rilevati negli indici delle sei aree. L’indice si è tradotto in un unico dato in grado di esprimere qual è in tutto il mondo la percezione che le donne hanno dell´empowerment femminile. In Italia gli indici di soddisfazione riguardanti le sei aree citate mostrano che, in misura più marcata rispetto ad altri paesi sviluppati, le donne italiane sentono particolarmente sviluppato l´empowerment nell´area Potere decisionale in famiglia e assistenza familiare, un fattore che è anche caratteristico della cultura mediterranea. Il secondo fattore in ordine di importanza è Partecipazione alla vita sociale e civile, seguito da Indipendenza economica e dalle Opportunità di studio. I fattori che occupano i posti più bassi della classifica sono Salute e sicurezza e soprattutto Opportunità di lavoro e di carriera. "Siamo consapevoli che le donne di tutto il mondo continuano a godere di una sempre maggiore libertà e di un crescente successo, e lo diciamo con soddisfazione", afferma Andrea Jung, presidente e Ceo Avon. "Dall´empowerment economico al desiderio di migliorare la propria istruzione, sicurezza personale e salute, in questa ricerca abbiamo sentito donne provenienti da ogni parte del mondo esprimere speranza per un futuro migliore. Siamo particolarmente incoraggiati nel sentire che l´ottimismo più convinto giunge da donne che abitano in paesi che hanno ancora molta strada da percorrere". "Avon è impegnata nel difficile lavoro di promuovere l´empowerment femminile nelle famiglie, nelle comunità e nei paesi di appartenenza. Il progresso femminile è subordinato a tutte queste aree dell´empowerment" ha aggiunto Jung. "Grazie a questo nuovo indice abbiamo anche una sorta di "roadmap" che ci consente di vedere e di capire come per le donne di tutto il mondo le maggiori opportunità non realizzate risiedano nel lavoro, nella carriera e nelle opportunità di studio". “Mai prima d´ora siamo riusciti ad ascoltare la voce di un numero così elevato di donne di tutto il mondo in un unico studio perfettamente incentrato sulle loro vite, sul loro futuro e sugli aspetti per loro più importanti” ha affermato Xiaoyan Zhao, Vice-president Senior e Global Director di Gfk Roper Public Affairs. “Questi dati sono indispensabili per la comprensione e il miglioramento continuo delle condizioni di vita delle donne di tutto il mondo. ” Il sondaggio e l´indice di empowerment femminile globale Avon 2007 sono stati condotti dalla Gfk Roper Public Affairs, con sede a New York City, Usa, in collaborazione con affiliati e partner nazionali. I dati relativi all´indagine condotta in Cina sono per gentile concessione della Horizon Research and Consulting cinese. Sono stati selezionati campioni della popolazione non rurale di ogni paese. In ogni paese sono state intervistate 500 donne di età superiore ai 18 anni. In Brasile, Messico, Venezuela, Cina, India, Filippine, Egitto, Sudafrica e Turchia le donne sono state intervistate di persona e a domicilio con selezione casuale degli indirizzi. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Polonia, Russia e Giappone sono invece state utilizzate interviste telefoniche a numeri selezionati con il sistema di campionatura digitale Rdd (Random Digit Dialing). Le interviste sono state effettuate tra il 12 e il 29 gennaio 2007. I dati di ciascun paese sono stati ponderati in base a età e livello di istruzione in modo da riflettere in modo accurato la distribuzione della popolazione rappresentata. Per il campione totale di 8000 donne, l´errore di campionatura è dell´ordine di +/- 1,1%. Per quanto riguarda l´analisi dei dati, in base alla metodologia della Banca Mondiale, i "Paesi sviluppati" comprendono Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Italia e Giappone; i “Paesi in via di sviluppo” comprendono invece Polonia, Russia, Brasile, Messico, Venezuela, Cina, India, Filippine, Egitto, Sudafrica e Turchia. Per le dimensioni del campione “Paesi sviluppati” pari a 2500 unità, l´errore di campionatura è dell´ordine dell´1,9%, mentre per le dimensioni del campione "Paesi in via di sviluppo" pari a 5500 unità, l´errore di campionatura è dell´ordine dell´1,4%. . |
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