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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Luglio 2013 |
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AGENDA DIGITALE E BANDA LARGA: TRENTINO TRA I MIGLIORI CASI EUROPEI
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Trento, 3 luglio 2013 - “È un onore per noi essere stati scelti come
esempio di buone pratiche di sviluppo digitale. La Provincia autonoma di Trento
ha impostato un progetto strategico con lungimiranza all’inizio degli anni
Duemila e ora i nostri risultati vengono riconosciuti a livello
internazionale”. A parlare è Sergio Bettotti, responsabile del Progetto
Speciale di Sviluppo delle Reti Telematiche, che accoglie con piacere
l’approvazione arrivata dall’Unione Europea. Oggi a Bruxelles, nell´ambito
della conferenza del Comitato delle Regioni intitolata "Agenda Digitale
per l’Europa; il ruolo delle regioni e delle città", il progetto trentino
- fra l´altro l´unico caso italiano scelto - è presente come uno dei migliori
casi di diffusione della banda larga a livello europeo.
Già nel 2010 il 52% delle famiglie trentine aveva
accesso a servizi a banda larga, ossia la percentuale più alta in Italia
secondo i dati Istat. L´obiettivo principale della Provincia autonoma di Trento
è stato quello di trasformare il Trentino in un´area di eccellenza
nell’innovazione guidata dal settore Ict. Secondo la Provincia, infatti, le
infrastrutture a banda larga sarebbero diventate la spina dorsale della futura
crescita economica: per questo motivo si sono adottate tutte le misure
necessarie affinché i cittadini e le imprese non fossero esclusi dallo sviluppo
economico, sociale e occupazionale derivante dalle innovazioni nel settore
delle nuove tecnologie.
Per raggiungere questo obiettivo è stato così messo in
atto un piano di medio-lungo termine tramite la società di sistema Trentino
Network basato su tre azioni principali: eliminare il digital divide di prima
generazione grazie al progetto Winet (creazione di una rete senza fili);
superare il digital divide di seconda generazione, vale a dire garantire una
velocità di connessione pari a 20Mbps a tutti i cittadini; attivare
un’iniziativa per la creazione di un’infrastruttura in fibra ottica che copra
il 100% della popolazione entro il 2018.
Tra il 2012 e il 2013, in linea con i tempi previsti,
Trentino Network realizza la dorsale in fibra ottica e porta avanti gli
allacciamenti in banda ultra larga delle principali aree industriali del
territorio favorendo la competitività imprenditoriale locale. Inoltre, entro il
primo semestre 2013, tutte le centrali telefoniche presenti nel territorio sono
connesse in fibra ottica garantendo così al 95% della popolazione trentina la
possibilità di navigare a una velocità fino a 20 Mbps. Infine si sono create
520 aree (piazze o parchi), dislocate in tutti i Comuni trentini, dove poter
utilizzare gratuitamente internet attraverso la rete Wi-fi Freeluna.
Un´iniziativa in linea con l’articolo 10 del recente decreto legge (21 giugno
2013) che prevede la liberalizzazione dell´allacciamento dei terminali di
comunicazione alle interfacce della rete pubblica
(http://www.Bn.camcom.it/news/2013/decreto_legge_69_2013.pdf). Non va
dimenticato che si è previsto un sistema di accreditamento alla rete unico per tutti
i siti presenti nel territorio provinciale.
Un modello, dunque, quello trentino che per la
Commissione Europea merita d’essere conosciuto e premiato a livello
internazionale.
Recenti dati, infatti, mostrano come a fronte di un
aumento del 10% del tasso di diffusione della banda larga si verifica una
crescita annua del prodotto interno lordo pro-capite di circa 1-1,5 %. Questo
ha come effetto diretto una crescita annua dell’offerta di lavoro di
professionisti nel campo dell’Information Communication Technology (Ict) pari
al 3%.
Se questo trend rimarrà stabile - riporta l’Unione
Europea - nel 2015 in Europea, si creeranno ben 900.000 nuovi posti di lavoro.
Su questo fronte la Provincia autonoma di Trento si trova in prima linea:
“Investire nelle tecnologie di internet – spiega Alessandro Zorer,
amministratore delegato di Trentino Network - significa investire nel futuro
delle nuove generazioni. Basta considerare che lavorare in rete è ormai
necessario per tutte le imprese, in primo luogo per il terziario ed il turismo;
gran parte delle nuove professioni e delle start-up innovative possono emergere
solo laddove sia presente un’infrastruttura avanzata di rete ed un ecosistema
che le valorizzi per stimolare l’innovazione”.
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