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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Luglio 2013
 
   
  ASSEMBLEA MARCHE APPROVA LA PDL SULLE EMERGENZE SANITARIE

 
   
  Ancona, 3 luglio 2013 - “Un passo fondamentale verso quella riforma complessiva del sistema sanitario che garantirà ai marchigiani servizi migliori e più appropriati, nonostante il quadro economico nazionale metta a rischio le certezze conseguite negli anni”. La soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della proposta di legge sulle emergenze sanitarie. L’assessore ha ringraziato la V Commissione assembleare e i funzionari regionali che hanno lavorato a questa proposta, mostrando disponibilità e collaborazione alla definizione di un disegno di riforma complessivo. “Quanto approvato oggi in Assemblea – rimarca Mezzolani – contribuisce a qualificare in maniera significativa il sistema sanitario regionale. Assicurando la presenza di un punto di primo intervento nelle Case della salute (gli ex Ospedali di polo), si garantisce la sostenibilità economica del sistema e si avvicinano le risposte ai reali bisogni dei cittadini. Un ulteriore momento di qualificazione sarà rappresentato dal rafforzamento del servizio di emergenza territoriale e dal potenziamento delle reti cliniche per le quali sono in corso le necessarie condivisioni a livello di Area vasta e con le organizzazioni sindacali. Il completamento di tutto questo percorso consentirà di dare un avvio definitivo e completo alla riforma, sempre più necessaria per le esigenze dei marchigiani e per la sostenibilità del sistema”. Mezzolani ha poi stigmatizzato il comportamento dei consiglieri del centro destra uscita dall’Aula: “Il loro è stato un atteggiamento frutto di un chiaro disegno politico per stravolgere e scardinare l’opera di riforma in atto. Presentando emendamenti non concordati in V Commissione, non hanno voluto partecipare al dibattito con proposte sulle quali far convergere le adesioni, ma hanno inteso assumere un chiaro atteggiamento, seppur legittimo nell’ambito della dialettica assembleare, che mirava a ostacolare e scardinare un processo di riforma sempre più necessario non per garantire gli equilibri della maggioranza, ma per le necessita della comunità regionale. La loro francamente è stata un condotta discutibile e una provocazione che l’Aula ha rigettato con la necessaria determinazione”.  
   
 

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