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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Luglio 2013 |
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PAGAMENTI IN SANITÀ. L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA IL PROGETTO DI LEGGE DELLA GIUNTA DELL’ EMILIA ROMAGNA CHE SBLOCCA 448 MILIONI DI PAGAMENTI ALLE AZIENDE FORNITRICI NEL SETTORE SANITARIO
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Bologna, 3 luglio 2013 – Sbloccate le risorse per pagare i fornitori
della sanità. L’assemblea legislativa ha approvato nella seduta di ieri il
progetto di legge della Giunta che rende subito disponibili circa 448 milioni
di euro per consentire alle Asl di sbloccare i pagamenti alle aziende
fornitrici nel settore sanitario. Rispetto al testo uscito dalla Giunta, la
Regione ha provveduto ad un aumento di 24 milioni di euro di liquidità, grazie
ad un nuovo riparto nazionale di cui l’Emilia-romagna ha beneficiato.
Il provvedimento, che dà seguito a quanto previsto da
misure nazionali, permetterà alle Asl di pagare i propri fornitori già nei
prossimi mesi di quest’anno, mentre una seconda tranche è prevista per il 2014.
Con il decreto legge n. 35 del 2013 il Governo ha infatti introdotto all’articolo 3 la possibilità per
le Regioni di accedere ad una anticipazione di liquidità per il pagamento dei
debiti sanitari cumulati al 31 dicembre 2012. La Regione si è impegnata con
questa stessa legge a restituire in 30 anni la somma anticipata. Un’opportunità
che l’Emilia-romagna ha immediatamente colto, per permettere alle imprese
fornitrici di beni e servizi del Servizio sanitario regionale di accedere con
rapidità alle risorse finanziarie loro
spettanti.
“Con questa legge possiamo finalmente dare una
risposta alle esigenze delle aziende fornitrici del nostro Servizio sanitario,
abbiamo raccolto l’opportunità concessa dal decreto che mette a disposizione a
livello nazionale 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi, non ancora ripartiti,
per il 2014 – spiega l’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti –
Il problema dei ritardi per l’Emilia-romagna deriva dal ritardo del
trasferimento di risorse statali, dal mancato finanziamento degli ammortamenti
netti e dall’utilizzo di risorse correnti per investimenti altrimenti non
finanziati”.
“Continuiamo nella nostra attività di messa a
disposizione delle nostre comunità di risorse finanziarie fresche che
serviranno a rimettere in moto l’economia sostenendo imprese e lavoro - spiega
Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione
Emilia-romagna – Proprio in questi giorni la Regione ha sbloccato altri 100
milioni di euro di potenzialità di
spesa di Comuni e Province altrimenti impossibilitati dal patto di stabilità
nazionale a spendere risorse che pure hanno in cassa per pagare fornitori e investimenti”.
Le ragioni dei tempi di pagamento in alcuni settori
della spesa sanitaria in Emilia-romagna risiedono principalmente nel ritardo
del trasferimento alla Regione delle risorse statali: a fine 2012 l’ammontare
dei crediti della Regione Emilia-romagna verso lo Stato era di oltre 350
milioni.
Ha inoltre contribuito ad allungare i tempi anche il
mancato finanziamento degli ammortamenti netti e l’utilizzo di risorse correnti
per finanziare investimenti. Nonostante l’impegno della Regione a sostegno
degli investimenti in sanità e ad integrazione dei fondi statali, le Aziende
sanitarie regionali si sono trovate nella necessità di dover sostenere costi
aggiuntivi per realizzare alcuni interventi indifferibili e indispensabili per
continuare ad erogare le prestazioni. In questo contesto, alcune Aziende
sanitarie hanno fatto ricorso alle risorse correnti per finanziare gli
investimenti per garantire l’ammodernamento e il rinnovo strutturale e
tecnologico.
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