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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Luglio 2013 |
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SANITA’: SIGLATO IERI ACCORDO TRA ENTI PER NUOVO OSPEDALE DI PADOVA. IMPORTANTE PASSO AVANTI PER L’OPERA. ZAIA, “OBIETTIVO PRIMA PIETRA NEL 2015”.
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Padova, 2 luglio 2013 -
Passo avanti decisivo,
ieri a Padova, nel cammino che dovrà portare alla realizzazione del
Nuovo Ospedale nella città del Santo.
La Regione del Veneto con il presidente Luca Zaia, il
Comune di Padova con il vicesindaco Ivo Rossi, la Provincia con la presidente
Barbara Degani, L’università con il rettore Giuseppe Zaccaria, l’Azienda
Ospedaliera con il direttore generale Claudio Dario, l’Istituto Oncologico
Veneto con il direttore generale Piercarlo Muzzio, hanno infatti firmato
ufficialmente l’accordo ex articolo 15 della legge nazionale 241 del 1990, con
il quale le parti precisano e condividono le azioni di rispettiva competenza
per arrivare alla sigla dell’Accordo di Programma che, di fatto, darà il via
alla fase realizzativa. Era presente anche l’assessore alla sanità Luca
Coletto.
“Oggi – ha sottolineato Zaia – poniamo una pietra
miliare, perché da oggi si parte per realizzare un Policlinico Universitario di
livello europeo, grazie al quale saremo attrezzati per rispondere alla sfida
della libera mobilità dei pazienti in Europa. A Claudio Dario, che fungerà da
stazione appaltante con l’Azienda Ospedaliera, diamo oggi un obiettivo: la posa
della prima pietra entro il 2015”.
“Due anni e mezzo fa – ha ricordato Zaia – siamo
partiti da zero, senza una carta sul tavolo. Abbiamo seguito tutte le procedure
di legge, ci siamo affidati ad un tavolo tecnico importante per definire vari
aspetti, e adesso si parte, grazie ad un lavoro di squadra per il quale
ringrazio tutti i protagonisti”.
Per quanto riguarda i finanziamenti, Zaia ha
sottolineato che “si tratterà di un mix equilibrato tra pubblico e privato” e
che “chiederemo a Roma un importante apporto dei fondi Cipe ex articolo 20 per
l’edilizia sanitaria, che ci spetta di diritto visto che 18 miliardi di tasse pagate
ogni anno dai veneti vanno a Roma senza che un euro ritorni sul territorio”.
Ogni firmatario, con questo atto, assume precisi
impegni. La Regione garantisce di svolgere entro 60 giorni le verifiche
tecnico-finanziarie relative alla sicurezza idraulica. Sarà compito della
Regione anche attivare appena possibile tutte le necessarie procedure per
accedere ai fondi pubblici Cipe ex articolo 20 per l’edilizia ospedaliera.
Comune e Provincia, ognuna per la parte di sua competenza, adotteranno tutte le
modifiche agli strumenti urbanistici utili alla miglior valorizzazione delle
aree e delle strutture esistenti e svolgeranno le verifiche dell’iniziativa
sotto il profilo viabilistico e dell’accessibilità. Il comune, entro 60 giorni
dalla comunicazione dell’avvenuta formalizzazione dell’Azienda Ospedaliera
quale stazione appaltante, svolgerà le verifiche tecnico-finanziarie relative
alle opere di urbanizzazione primaria a servizio dell’area con particolare
riferimento, oltre alle infrastrutture stradali, alle fognature,
all’acquedotto, e alle infrastrutture pedonali tramviarie. Lu funzioni di
verifica e indirizzo per le azioni strumentali alla conclusione dell’Accordo di
Programma finale saranno svolte da un “Comitato di Coordinamento” composto da
un rappresentante per ogni Ente sottoscrittore e presieduto dal presidente
della Regione o suo delegato.
La struttura nascerà nell’area denominata “Padova
Ovest”.
Il costo totale dell’investimento è stimato in oltre
643 milioni di euro, di cui 318 milioni di finanziamento pubblico, anche
utilizzando i fondi Cipe “ex articolo 20” per l’edilizia sanitaria. Rispetto al
totale, 410 milioni costituiranno il costo di costruzione, 132 milioni il costo
per attrezzature e attivazione, a 55 milioni ammonteranno le spese generali, più
Iva.
Per quanto riguarda le procedure per la realizzazione
della struttura, l’accordo prevede che si valuti la proposta di project
financing a iniziativa privata già pervenuta, per l’eventuale dichiarazione di
pubblico interesse. Nella valutazione dello strumento realizzativo si
applicherà la metodologia del cosiddetto “value for money”, ovvero un’analisi
comparata della proposta rispetto ad altre modalità procedurali o finanziarie.
La stazione appaltante sarà l’Azienda Ospedaliera, la
quale si impegna tra l’altro a valutare la sostenibilità dei costi del canone
di concessione e la durata del project.
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