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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Luglio 2013
 
   
  DAILY GOLGOTHA”: A PECCIOLI UNA SUGGESTIVA MOSTRA SUL TEMA DELLA CROCE

 
   
  Peccioli (Pi), 3 luglio 2013 - Il Museo prende il nome dall’antico Palazzo Pretorio, di epoca medievale, che si trova nella piazza principale del borgo di Peccioli. Edificio adibito allo svolgimento della pubblica amministrazione fu residenza, prima, dei Consoli del Comune pisano e poi dei Podestà del Governo fiorentino. Sulla facciata, secondo l´usanza di applicare all´esterno ed all´interno delle residenze dei podestà i loro blasoni, sono inseriti venti stemmi in pietra serena, terracotta invetriata policroma e marmo; diciannove formano una sorta di coronamento del primo piano. Entrando nell’atrio si trovano alle pareti altri stemmi podestarili dipinti. Al di sotto del pavimento sono visibili, attraverso tre aperture chiuse da vetri, gli ambienti in origine adibiti a prigione che le testimonianze documentarie ci descrivono come umidi e malsani. Questi spazi oggi ospitano l’installazione di Vittorio Corsini dal titolo Fonte. Il palazzo presenta, inoltre, una corte interna di forma rettangolare nella quale sempre Corsini ha collocato la sua opera Chiacchiere. Al primo piano del palazzo si apre la Sala Consiliare, anch’essa arricchita da numerosi stemmi dipinti. Palazzo Pretorio fu sede della prefettura fino al 1923, successivamente delle Scuole Medie statali e più recentemente del Comune di Peccioli. Dal 2000 ospita il Museo delle Icone Russe “F. Bigazzi” e dal 2013, con il nome di Museo di Palazzo Pretorio, è sede anche del museo Collezioni e Litografie – Donazione Vito Merlini. Il primo, inaugurato nel 2000 è luogo di conservazione ed esposizione di due collezioni di Icone, per un totale di circa 200 opere esposte, la raccolta Bigazzi e quella Belvedere che vengono periodicamente ampliate attraverso mirati e attenti acquisti di opere selezionate. La Collezione Bigazzi si caratterizza per la presenza di icone prevalentemente russe risalenti ai secc. Xviii-inizi Xx, tipiche di una venerazione domestica. La Collezione Belvedere, unica nel suo genere, presenta icone lignee dalla singolare e inconsueta peculiarità: risalenti ai secc. Xviii-xx e provenienti dal tutto il mondo ortodosso sono datate, firmate o con dedica. Un’intera sezione espositiva è inoltre dedicata a croci, icone e polittici di bronzo, tra cui spicca un rarissimo esemplare di croce battesimale risalente al Xv secolo. A queste collezioni è andata ad aggiungersi il Museo Collezione Incisioni e Litografie – Donazione Vito Merlini, una raccolta di opere che spaziano dall’informale al figurativo, alla Metafisica; 279 fogli tra incisioni, litografie, xilografie e serigrafie raccolte da Vito Merlini, ex medico condotto di Peccioli, che nel 2006 le ha donate al Comune di Peccioli.  
   
 

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