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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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CONGIUNTURA COMMERCIO E RISTORAZIONE I TRIMESTRE 2013: IL FATTURATO DELLE IMPRESE PIEMONTESI DIMINUISCE DELL’1,9% RISPETTO ALLO STESSO TRIMESTRE DELL’ANNO PRECEDENTE
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Torino, 4 luglio 2013 - Le criticità della fase
congiunturale che sta attraversando il sistema economico regionale si
ripercuotono anche nei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della
ristorazione. Nel I trimestre 2013, infatti, il fatturato (a valori correnti,
iva esclusa) delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio in sede fissa
e della ristorazione ha registrato una variazione del -1,9% rispetto allo
stesso trimestre del 2012. La flessione risulterebbe ancora più intensa se
valutata al netto della componente inflativa: nel periodo gennaio-marzo 2013,
infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività
(Nic) del Piemonte ha registrato un aumento dell’1,9% rispetto al
corrispondente periodo dell’anno precedente.
È quanto emerge dall’indagine congiunturale sui
settori del commercio e della ristorazione relativa al I trimestre 2013,
realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle
Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di
aprile e maggio 2013 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2013, e
ha coinvolto 1.108 imprese piemontesi dei settori del commercio al dettaglio in
sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo pari a 3,65
miliardi di euro.
”In un contesto economico che permane critico, anche i
settori del commercio e della ristorazione mostrano evidenti segnali di
difficoltà. La diminuzione progressiva del potere d’acquisto delle famiglie
colpisce infatti sia le strutture di vendita medio grandi, sia i piccoli
esercizi di vicinato. Si rendono quindi indispensabili efficaci interventi di
supporto alla domanda interna da parte del sistema camerale e degli attori
istituzionali: serve un lavoro di squadra che infonda nuovo coraggio e una rinnovata
fiducia alle aziende e ai consumatori del nostro territorio” ha dichiarato
Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte.
Scendendo nel dettaglio delle categorie merceologiche
oggetto di indagine, si osserva un andamento differenziato del volume d’affari
generato. Gli esercizi commerciali appartenenti al dettaglio tradizionale -
esercizi di vicinato - hanno realizzato un decremento del fatturato dello 0,3%
rispetto al I trimestre 2012, mentre quelli della grande distribuzione organizzata
- medie e grandi strutture di vendita - hanno riscontrato una diminuzione
tendenziale del 2,9%. Il volume d’affari complessivamente generato dalle
imprese della ristorazione si è ridotto dello 0,2% rispetto al periodo
gennaio-marzo 2012.
Scendendo nel dettaglio degli esercizi di vicinato, si
rileva la flessione del fatturato scontata dai settori dell’abbigliamento
(-2,0%) e della cultura e tempo libero (-0,4%), cui si affianca il risultato,
solo debolmente positivo, dell’alimentare (+0,2%); risultati migliori si
registrano, invece, per gli esercizi di vicinato che operano nella vendita di
prodotti legati alle sfere dei prodotti per la casa e Ict (+3,7%) e degli altri
prodotti (+2,6%).
La contrazione del fatturato a valori correnti ha
interessato tutte le realtà provinciali, a eccezione della provincia di Novara,
che ha registrato un lieve incremento tendenziale dello 0,9%. Le province di
Vercelli, Alessandria, Torino e Asti hanno realizzato decrementi tendenziali
del volume d’affari del -5,2%, -2,4%, -2,3% e -2,2%. A seguire le flessioni
tendenziali del fatturato riscontrate nelle restanti province: si va dal -1,2%
di Cuneo al -1,1% di Biella, passando per il -0,4% del Verbano Cusio Ossola.
Alla flessione del fatturato si accompagna un giudizio
tutt’altro che positivo fornito dagli imprenditori intervistati in merito
all’andamento degli ordini ai fornitori: il 67% degli intervistati ne ha
dichiarato una contrazione nel trimestre in esame (rispetto allo stesso periodo
del 2012), solo il 7% un aumento, generando così un saldo di opinione negativo
per ben 60 punti percentuale.
Le previsioni degli imprenditori piemontesi per il
periodo aprile-giugno 2013 registrano segnali negativi per tutte le principali
voci, in particolare per quanto concerne gli ordini effettuati ai fornitori
(con un saldo di opinione negativo per 34 punti), il fatturato (con un saldo di
opinione di -33 punti) e l’occupazione (per cui si registra un saldo negativo
per 11 punti).
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